Devasta e avvelena, chi è STATO?

Di Gualtiero Alunni

Con lo “Sblocca Italia” e la “Legge Obiettivo” il PD, la Lega e FI, hanno creato le condizioni per dare avvio alle più nere azioni contro la salute e il territorio: i nostri mari disseminati di trivelle, le nostre terre cementate e asfaltate, la nostra aria inquinata dalle diossine degli inceneritori. Inoltre, abbiamo tante “terre dei fuochi” in giro per l’Italia e tanti depositi pericolosi di sostanze plastiche e rifiuti speciali che senza le dovute precauzioni di sicurezza e controlli, prendono fuoco.

Come è stato possibile tutto questo? I Governi che si sono succeduti, nessuno escluso, hanno risposto servizievolmente sempre e solo agli interessi privati dei grandi gruppi prenditori di appalti, che si sono riempiti le tasche per miliardi di euro pubblici. A ognuno il suo!

Agli avvoltoi come Salini-Impregilo, con il Consorzio Sis, Gavio, Astaldi e Pizzarotti, hanno dato la gestione delle grandi opere inutili autostradali; agli sciacalli come Sorgenia e Cerroni le discariche e gli inceneritori; alle sanguisughe come Total e ENI, le trivellazioni per il petrolio.Parliamo di decine di miliardi di euro che hanno danneggiato drasticamente i territori e il paesaggio a scapito di tante piccole opere utili. Briciole o nessun investimento per la messa in sicurezza delle strade e delle scuole, per la prevenzione sismica e la tutela dai dissesti idrogeologici. Se prendiamo ad esempio il Basso Lazio, e il sud pontino, la situazione è inquietante per l’infiltrazione della criminalità e il connubio con il traffico illecito di rifiuti tossici, il ciclo illegale dei rifiuti, le discariche abusive e le agromafie. A Borgo Montello, zona ad alta concentrazione di industrie chimico-farmaceutiche, fin dagli anni 70 sono stati creati numerosi invasi. Dopo le dichiarazione del pentito di camorra, Schiavone, nel 1993 l’ Enea ha verificato la sua testimonianza sui traffici illeciti verso la discarica di Borgo Montello, confermando la presenza di sostanze pericolose. La bonifica della centrale nucleare di Borgo Sabotino va a rilento e c’è incertezza sul futuro delle scorie. Mentre, nel frattempo, la Regione Lazio e il Governo hanno approvato diversi siti per biogassificatori e biomasse, altrettanto inquinanti. Nel pontino, negli ultimi anni, sono accaduti due grandi incidenti. Il primo alla centrale turbogas di Aprilia con lo sversamento di duemila litri di olio dielettrico dispersi nei terreni circostanti che hanno inquinato le sorgenti di acqua sottostanti. Il secondo, l’incendio a Pomezia nella ditta EcoX specializzata in stoccaggio di rifiuti industriali, dalla plastica al ferro fino alla carta, disperdendo nell’aria la pericolosa diossina. Le alternative sostenibili sono la raccolta differenziata spinta porta a porta e le fonti energetiche rinnovabili. Una nota di rilievo dobbiamo farla alla multinazionale del Gruppo Benetton. Non andando troppo lontano, come in Argentina dove ha espropriato le terre ancestrali dei mapuche, ma rimanendo nell’area metropolitana di Roma, questo Gruppo, dopo aver comprato 1.200 ettari di terra della Maccarese, sta cercando di speculare con la richiesta del raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, ma anche, essendo proprietario della Soc. “Grandi Stazioni”, sta già costruendo una mega piastra per oltre 1.200 posti macchina e un centro commerciale, sopra i binari della stazione Termini. Però la gallina dalle uova d’oro resta sempre la Soc. “Autostrade per l’Italia”. Infatti ogni anno aumentano vertiginosamente i pedaggi di tutte le tratte per tutti i gestori privati. Il rialzo medio dei pedaggi sulla rete autostradale per il 2018 è stato del 2,74%, con incrementi fino al 52,69%. Avere rincari del 13,91%, come per la Milano Serravalle, vuol dire dissanguare i bilanci di quei pendolari costretti a prendere quella tratta. Per questi motivi è arrivata l’ora di chiedere a gran voce la nazionalizzazione delle autostrade! Nonostante tutto questo, i Governi e i Presidenti della Regione Lazio, che si sono succeduti, nessuno escluso, da 19 anni tentano di far partire la costruzione dell’autostrada A12-Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone. Solo l’eco-resistenza dei Comitati Nocorridoio/Nobretella, fino ad oggi ha impedito la sua realizzazione. La regia è sempre la stessa, non si informano le comunità e i cittadini non si fanno partecipare alle scelte che li riguardano. I ricorsi al TAR non vengono discussi, rimanendo in un cassetto da ormai 5 anni. Eppure perfino l’UE, con il suo libro bianco sulla mobilità e i trasporti, indica di non andare verso la costruzione di nuove autostrade, ma di adeguare in sicurezza le strade esistenti e di investire sul ferro. Difatti, i movimenti civici chiedono, nelle loro proposte alternative, proprio questo. Nel progetto approvato nel 2013, si parla di salato pedaggio che, per i pendolari che dovranno percorrere l’autostrada da Latina a Roma sarà di almeno 13 euro/giorno a/r, ma questo è un calcolo in forte difetto visto che sono passati 6 anni e ci vorranno almeno 7 anni dall’apertura del cantiere per la messa in esercizio. Oltre il salasso anche la beffa. Difatti l’eterno problema dell’intasamento dell’ingresso a Roma, rimarrà com’è adesso e si continueranno a fare file interminabili. Questo mostro di cemento e asfalto porterà conseguenze distruttive irreversibili. Decine di abitazioni abbattute, 52 aziende agricole biologiche e d’eccellenza espropriate con la contestuale perdita del lavoro di 4.500 posti nel settore. La Riserva Naturale di Decima-Malafede e la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano compromesse per sempre. Contro chi devasta e avvelena la nostra terra e la nostra vita, la risposta forte e chiara è ora e sempre eco-resistenza!

IL 9/3 A LATINA – UNIRE TUTTE LE VERTENZE SOCIALI E AMBIENTALI

IL 9/3 A LATINA – UNIRE TUTTE LE VERTENZE SOCIALI E AMBIENTALI

VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 23/3

CONTRO LE GRANDI OPERE E LE NOCIVITA’

Di Gualtiero Alunni*

Sabato 9 Marzo 2019 alle ore 17,30 promossa dai Nodi del Comitato No corridoio Roma-Latina, si terrà a Latina, presso “Il Gabbiano” in Viale XVIII Dicembre n.126, una Assemblea aperta a tutte le Associazioni , i Comitati e i cittadini, propedeutica e organizzativa verso la Manifestazione Nazionale a Roma del 23 Marzo 2019 contro le Grandi Opere inutili e per il clima.

La Via Pontina, pericolosa e volutamente lasciata insicura, ha fatto oltre 600 vittime per incidenti stradali; l’assenza di manutenzione ha prodotto centinaia di buche per il dissesto del fondo stradale; gli incidenti sono all’ordine del giorno e le file inesorabili di accesso a Roma sono chilometriche; l’inquinamento è ai massimi livelli. Le strade provinciali come le Migliare sono abbandonate e lasciate in condizioni critiche. La rete ferroviaria vive sofferenze estreme e, come per Terracina, determina l’isolamento traumatico di chi ci vive. Non stanno bene nemmeno i ponti, molti dei quali sono stati chiusi ed altri sono palesemente a rischio di crollo. La strada statale 156, la famigerata Monti Lepini, da anni è in attesa del completamento dei lavori. La sistemazione di questa arteria strategica è fondamentale e sufficiente per il collegamento viario e lo sviluppo economico della Provincia di Latina, senza dover ricorrere alla speculativa costruzione della Bretella Cisterna-Valmontone.

Il territorio pontino ha subìto negli anni una aggressione senza precedenti.

L’impianto della centrale nucleare di Borgo Sabotino costruito nel 1958, dopo la sua “chiusura” è diventata un pericolo per la salute dei cittadini. La bonifica e la post gestione della discarica di borgo Montello marca il passo. Intanto, le falde acquifere continuano ad essere inquinate. Il percolato (liquido derivato dalla macerazione dei rifiuti in discarica), è fuoriuscito da alcuni invasi non impermeabilizzati e ha avvelenato la falda. Le sostanze pericolose quali piombo, rame e zinco, ritrovate nell’acqua sotto la discarica, hanno determinato la modificazione delle acque di falda rendendole pericolose per la salute pubblica. Chi ha gestito il traffico illecito di rifiuti pericolosi ha trasformato una cava dismessa in provincia di Latina, in un’enorme discarica per rifiuti tossici, attraverso l’uso di decine di camion e macchinari utilizzati per il trasporto e il conseguente interramento delle sostanze pericolose, che sono ancora lì..

In assenza di una pianificazione virtuosa della gestione dei rifiuti, di là da venire, la Regione Lazio continua a disseminare il territorio di impianti a biometano (es. Latina Scalo), biogas e biomasse che, al di là del nome, producono inquinamento (la letale diossina) come gli inceneritori.

Le nostre proposte alternative, e di buon senso, sono note da sempre e riguardano la messa in sicurezza delle strade e dei canali, delle scuole pubbliche e del territorio; la prevenzione dei dissesti idrogeologici; impegno per la riforestazione. Insomma tante piccole opere necessarie all’ambiente e a chi ci abita.

Per questi motivi invitiamo tutte/i a partecipare all’Assemblea per rafforzare unitariamente la nostra eco-resistenza civica contro nocività e devastazioni.

* Portavoce Nodi Territoriali Comitato No Corridoio Roma-Latina

COSTITUITO IL NODO DI TERRACINA

Nella Riunione di Sabato 16 Febbraio 2019, le Associazioni e i Comitati hanno costituito ufficialmente il Nodo Territoriale di Terracina del Comitato No Corridoio Roma-Latina.

Nel dibattito è stato sottolineato come l’inutile autostrada a pedaggio, abbia escluso totalmente l’altra metà della Pontina, da Borgo Piave a Terracina. La drammatica voragine al km 97,700 della Via Pontina, ha accentuato l’isolamento della città e la via crucis dei pendolari, per la già difficile situazione dei trasporti, della viabilità pubblica e privata su gomma, della rete ferroviaria. Alla ferma contrarietà alla devastante autostrada, è stata riaffermata la necessità di stornare i soldi pubblici per l’urgente adeguamento di TUTTA la Via Pontina e la dovuta viabilità sostenibile a partire dalle infrastrutture del territorio di Terracina e comuni limitrofi come San Felice Circeo e Sabaudia come la Frosinone – Mare, il ponte sul fiume Sisto ma soprattutto il ripristino della  tratta ferroviaria Terracina – Fossanova.

Nel prossimo incontro del Nodo, verranno decise le azioni e gli incontri pubblici a sostegno di una piattaforma comune, virtuosa e di buonsenso.

A conclusione della Riunione è stata approvata all’unanimità l’adesione alla marcia nazionale per il clima e contro le grandi opere inutili e imposte del 23 Marzo 2019 a Roma. Per informare e partecipare a questa grande mobilitazione civica e sociale, si terrà una Assemblea Pubblica aperta a tutte/i, il 9 Marzo 2019 a Latina.

Comunicato sul presidio del 2 febbraio 2019 a Terracina

Il 2 Febbraio 2019 si è svolto il Presidio promosso dal Comitato No corridoio Roma -Latina per la metropolitana leggera, dal Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina, dal WWF Litorale laziale sez. di Terracina, Terracina Social Forum, Social Forum Circeo, Città Partecipata, Sempre Verde- Pro Natura Latina, I.S.D.E.- Medici per l’Ambiente Sezione di Latina. La manifestazione si è tenuta sotto la pioggia sulla Via Pontina al km 95, nei pressi di un secondo cantiere, sopra ad un canale che dava segni di cedimento.

L’obiettivo della manifestazione era portare all’attenzione dei cittadini l’insostenibile situazione di mobilità in tutto il territorio della provincia e in particolare la situazione di isolamento della città di Terracina causa di questa criticità.

Al tempo stesso le associazioni partecipanti al presidio hanno voluto sottolineare l’assurdità del progetto che prevede la costruzione del Corridoio intermodale Roma Latina e bretella Cisterna – Valmontone, praticamente un’autostrada con pedaggio a pagamento.

L’enorme quantità di denaro (3 miliardi di Euro), necessaria alla costruzione dell’autostrada potrebbe servire invece alla messa in sicurezza di tutta la Pontina, del monte Cucca e al ripristino della tratta ferroviaria Terracina – Fossanova attraverso un piano straordinario di manutenzione che darebbe nuovo impulso all’economia della Regione e lavoro a tante imprese e lavoratori.

Inoltre denunciamo l’impatto devastante che l’autostrada a pedaggio determinerebbe sul nostro territorio e in particolare su due aree di grande pregio naturalistico, la Riserva Naturale di Decima Malafede e la Riserva Statale del Litorale Romano.  Il ripristino e la messa in sicurezza della Pontina da Roma a Terracina è urgente dopo che la stessa è stata interrotta lo scorso 25 Novembre 2018 in prossimità di Terracina al km 97,700 in seguito all’apertura di un incredibile voragine, in cui ha perso la vita il povero Valter Donà. Voragine che sta creando grandi difficoltà alla viabilità da e verso Terracina, ma del cantiere ancora nemmeno l’ombra. Una Città che ha visto la chiusura da oltre due anni il Ponte sul Fiume Sisto (ora oggetto di un intervento di emergenza con un ponte provvisorio), i frequenti cedimenti strutturali e conseguenti chiusure della Frosinone Mare, il grave dissesto idrogeologico del Monte Cucca e la chiusura dal 2012, della tratta ferroviaria Terracina-Fossanova, gli allagamenti della Via Appia nella zona di Pontalto, le Vie Migliare colabrodo, vive una grave situazione di disagio ed è sempre più isolata dal resto della provincia.

A questo quadro di dissesto delle infrastrutture, va aggiunta la carenza di domanda e di offerta del trasporto pubblico locale, la situazione di degrado delle strade cittadine disseminate di buche, la carenza della pianificazione in tema di mobilità (PUMS) ed i servizi sicuramente migliorabili da e per la stazione di Monte San Biagio.

Le nostre osservazioni critiche sono calate anche nel contesto più generale dei cambiamenti climatici per cui le strutture viarie come ponti, viadotti, canali costruiti tanti decenni fa, non reggono l’impatto di eventi meteorologici estremi che stanno diventando la norma. Ciò dovrebbe comportare un continuo controllo e una seria manutenzione delle strutture esistenti, cosa questa, che il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e l’Astral non hanno fatto.

Mettiamo in evidenza l’inquinamento dovuto all’eccessivo uso del trasporto su gomma che oltre all’emissione di gas di scarico in atmosfera sta facendo correre alla popolazione rischi sanitari gravi.

Vogliamo affermare la necessità di progetti condivisi con i territori, attraverso lo strumento del dibattito pubblico, garanzia, questa, per il rispetto dei requisiti di difesa del paesaggio e della trasparenza gestionale.

Una mobilità sostenibile amica delle persone ha bisogno di treni e metropolitane, di un trasporto pubblico su gomma, di piste ciclabili all’interno di un contesto naturale integro.

Diamo appuntamento a tutte/i alla Riunione di Sabato 16 Febbraio 2019 ore 15 presso i locali della Rete Solidale in Via Traiano s.n.c. a Terracina, per la costituzione del Nodo di Terracina del Comitato No Corridoio e per discutere delle prossime iniziative.

LATINA. CISL, L’AUTOSTRADA A PEDAGGIO E IL CAPORALATO

Una foto con Marco Vaccaro (il primo a destra)

A febbraio del 2017, come si legge sul sito della Fai Cisl Latina, fu confermato Marco Vaccaro come segretario generale.
“L’elezione unanime da parte del direttivo territoriale è avvenuta oggi pomeriggio” – comunicava il sindacato – “dopo la celebrazione del congresso provinciale. Con lui nella squadra di segreteria anche Orietta Alessandroni e Agelo Semenzato. Dopo la relazione introduttiva dello stesso Vaccaro, tra gli altri, hanno preso la parola il segretario regionale Fai Claudio Tomarelli e il segretario Ust Cisl Roberto Cecere. Ha concluso l’assise un intervento del segretario generale della Fai Luigi Sbarra”.

Oggi, un’operazione della Polizia, denominata “Commodo”, ha portato all’arresto dell’ispettore del lavoro Nicola Spognardi e del summenzionato segretario provinciale Fai Cisl Marco Vaccaro. Sei le persone finite in manette nell’operazione in corso dalle 4 di stamane e portata avanti da parte dello SCO, della Squadra mobile di Latina, coordinata dalla Procura pontina, contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli nelle campagne dell’agro pontino e di tutta la regione.

Ancora caporalato, una piaga della nostra provincia sviscerata dal sociologo Marco Omizzolo e che ormai ci consacra come una delle province “leader” in Italia. Durante l’ultima puntata di “Presa Diretta” di Riccardo Iacona, in onda su RaiTre lo scorso lunedì 14 gennaio, l’attento giornalista che ha condotto l’inchiesta sulla macchina scassata della giustizia, parlando di Latina, in riferimento a Via Filzi, la sezione fallimentare e del lavoro del Tribunale di Latina, ha rilevato quanto sia critica la situazione d’emergenza pontina in una terra ammorbata dal caporalato.

L’arresto di un sindacalista della Cisl – a breve si conosceranno i particolari – fa pensare, ancora una volta, però, non tanto all’eventuale fatto criminoso, piuttosto a comequesto sindacato, in buona compagnia con l’Ugl, negli ultimi tempi ha pensato piuttosto ad assurde battaglie pro-autostrada a pagamento, la famigerata Roma-Latina già costata oltre cento milioni di euro, più il danno erariale da venti, per cui non si capisce cosa c’entri un organismo che, in questo modo, fa gli interessi di un consorzio privato che vuole costruire un’opera pubblica inutile con soldi dello Stato, invece di tutelare i lavoratori, essere vigile durante le crisi aziendali (si registrano molti malumori tra i lavoratori riguardo alla conduzione Cisl nella trattativa aziendale con la Corden Pharma) e, magari, denunciare forme di sfruttamento del lavoro, caporalato, capetti negrieri, furgoncini modello “campi di cotone della Lousiana di due secoli fa”. Sarebbe tempo guadagnato, invece di perderlo a organizzare sit-in, per la verità piuttosto tristi di spirito e numero, in favore di un’opera inutile.

Bernardo Bassoli, LatinaTu

Report Assemblea a Terracina 11 gennaio 2019

Si parte da Roma (Tor de Cenci) nel pomeriggio, per andare alla Riunione di Terracina.
Per tutta la Via Pontina non troviamo nessun cantiere, anche piccolo, che tappa almeno le copiose buche. Dopo Latina la strada ex Mediana, è un continuo cambio precario di forma: doppia corsia, corsia unica ampia o stretta, 7 rotonde, decine e decine di innesti a raso pericolosissimi, illuminazione assente. Nel superare uno dopo l’altro i tanti canali che passano sotto la strada e le diverse strade Migliare, arriviamo all’interruzione presso il km 97,7 dove si è verificata la voragine che ancora non ha restituito il corpo di Valter Donà. Siamo costretti ad una deviazione verso strade piccole e dissestate con un prolungamento del percorso di 15 km. Finalmente arriviamo a Terracina e troviamo la sede della “Rete Solidale”, aiutati da un manifesto affisso all’esterno che annuncia la nostra Riunione. La sala si riempie di almeno 50 persone e sono presenti ed intervengono la Legambiente, il WWF, Terracina Social Forum, l’Associazione “Città Partecipata” e Forum “Agenda21”, Meetup 5 Stelle. L’introduzione è stata curata dal Portavoce del Comitato, Gualtiero Alunni che in estrema sintesi ha raccontato la storia del Movimento e illustrato l’impatto della devastante e inutile autostrada a pedaggio che si ferma a Borgo Piave di Latina. Ha denunciato le gravi responsabilità di tutte le Istituzioni (Governi, Regione Lazio) che non hanno mai volutamente adeguare in sicurezza TUTTA la Via Pontina, ma anche quei carrozzoni come l’Astral e il Consorzio di Bonifica Agro Pontino che non hanno mai onorato le finalità per cui sono state costituite: controllo, manutenzione e sicurezza. Tutti gli interventi qualificati che sono seguiti, hanno condiviso la priorità dell’adeguamento in sicurezza della Pontina e hanno denunciato l’isolamento in cui versa Terracina in materia di viabilità e trasporti in particolare quello pubblico su ferro. Oltre alle realtà cittadine sono intervenuti rappresentanti dei nostri Nodi Territoriali: Bassoli, Necci, Pisano, solo per citarne alcuni. Inoltre, la Consigliera Regionale del M5S, Gaia Pernarella, che ha fatto il punto della situazione in riferimento al posizionamento del Ministero delle Infrastrutture, ancora non chiaro, al passaggio della manutenzione della Pontina, dall’Astral all’Anas. La riunione si è conclusa con la costituzione del Nodo Territoriale di Terracina e con la decisione di promuovere per il 2 Febbraio 2019 una manifestazione popolare vicino al luogo della voragine.
Terracina, 11 Gennaio 2019

Archivio 2016

MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2016

12/10 – Incontro in Campidoglio

Alle ore 10,30 una nostra delegazione incontrerà il Presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale, Marcello De Vito, per chiedere di mandare una lettera urgente al Ministro Delrio al fine di convocare una nuova Conferenza dei Servizi, visto la mutata situazione politica-amministrativa di Roma, Pomezia, Ardea, Aprilia e Latina.

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016

RISOLUZIONE SULL’AUTOSTRADA

Martedi 4 Ottobre 2016 ore 9,00 è convocato il Consiglio del IX Municipio di Roma Capitale con all’odg anche la risoluzione contro l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e a sostegno delle proposte alternative.

 

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2016

Sabato 24/9 a Latina

GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE 2016

RIUNIONE del NODO di ROMA del Comitato NO corridoio

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare!

LUNEDI 12 Settembre 2016 ore 21,00 presso la sede dell’Unione Inquilini a Spinaceto in Viale Caduti della Guerra di Liberazione, 268.

MARTEDÌ 6 SETTEMBRE 2016

SETTEMBRE di/con NOcorridoio/NObretella

1) Domenica 11 ore 8,00 – 20,00 “Lago Cantato” – Rassegna di oralità e civiltà contadina. Si svolgerà nell’ambito del Festival PE I NDO, presso il Lago di Giulianello (Cori – LT).

2) Domenica 18 ore 14,00 alla “Fiera della Sostenibilità e delle Relazioni” presso l’area Pizzamore in Via Nettunense km 34,500 ad Anzio.

3) Sabato 24 ore 9,30 – 17,00 In occasione della “Grande Piantumazione Libero Orto di Latina” presso ex Parco S. Marco – Via Vincenzo Rossetti – Assemblea informativa a cura del comitato NO CORRIDOIO | jam session a cura del collettivo SWAMP.

VENERDÌ 5 AGOSTO 2016

Comunicato richiesta nuova Conferenza dei Servizi

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO dei Comitati NOcorridoio/NObretella

Oggetto: Richiesta una nuova Conferenza dei Servizi sull’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone.

Nei giorni scorsi ci sono state delle novità.
Lunedi 25 Luglio 2016 si è tenuta presso il Circolo Heminghuay di Latina la Riunione del Nodo territoriale del Comitato No corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera.
La sala era strapiena di cittadini che hanno fatto molte domande qualificate, così da ottenere quelle informazioni negate dalla stragrande stampa di Latina e non solo, dalla pattuglia di parlamentari e consiglieri regionali (PD-FI-FdI) favorevoli alla devastante autostrada a pedaggio. Oltre due ore intense di dibattito che si sono concluse con l’impegno di continuare la campagna d’informazione, di partecipazione dei cittadini alle scelte li riguardano e con la mobilitazione-autorganizzazione d’autunno, in particolare attraverso la costituzione del Presidio Permanente a Borgo Piave di Latina, dove presumibilmente inizierà il cantiere. In questa occasione, oltre a diversi cittadini, hanno aderito al Nodo di Latina: il Collettivo “Libero Orto”, il Collettivo “Swamp”, il Circolo PRC di Latina, Meetup 256 “I grilli e le cicale di Latina”, il Meetup “5 stelle latina in movimento”, Comitato “Salviamo il Paesaggio” di Latina e Provincia.
Alle ore 16 del 27 luglio 2016 presso la sede del Comune di Latina la nostra delegazione è stata ricevuta dal sindaco Coletta e dall’assessore Buttarelli. Il portavoce Gualtiero Alunni in apertura dell’incontro ha ringraziato la Giunta di Latina che per la prima volta, diversamente da quelle che l’hanno preceduta, si è resa disponibile a confrontarsi con i nostri Comitati. Dopo aver consegnato una documentazione relativa alle criticità dell’opera e alle proposte alternative, il portavoce Gualtiero Alunni ha chiesto l’impegno della Giunta a promuovere, attraverso incontri pubblici, un percorso informativo e partecipativo della comunità latinense alle opere che ricadono sul proprio territorio e ricevendo in tal senso risposta affermativa e l’impegno del sindaco Coletta ad organizzare un incontro istituzionale aperto alla cittadinanza.
Lo stesso Sindaco di Latina, Coletta ha dichiarato: “Autostrada, soldi da utilizzare meglio. Avrei potenziato la rete ferroviaria e adeguato la Pontina”.
ADESSO TUTTI I SINDACI DA ROMA A LATINA HANNO ESPRESSO LA LORO CONTRARIETA’ ALLA DEVASTAZIONE, per questo chiediamo che sia SUBITO convocata UNA NUOVA CONFERENZA DEI SERVIZI!
Siamo ancora in tempo per salvare la nostra terra, il lavoro e l’ambiente da questa opera, inutile per i pendolari, onerosa per tutti i cittadini e devastante per gli agricoltori.4/8/2016

 

MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2016

Salini-Impregilo RINUNCIA ALLA SOSPENSIVA

02/08/2016 – TAR DEL LAZIO – CAMERA DI CONSIGLIO
Giudizio Cautelare 113
Salini-Impregilo RINUNCIA ALLA SOSPENSIVA
Lo interpretiamo in due modi:
1) sapendo di perderlo hanno evitato un pronunciamento negativo prima dell’udienza di merito del 19/10/16;
2) hanno avuto garanzie che l’Anas non procederà alla firma del contratto con la SIS.

GIOVEDÌ 28 LUGLIO 2016

COMUNICATO incontro con il Sindaco di Latina

COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Incontro della delegazione dei Comitati Nocorridoio/Nobretella con il Sindaco di Latina e l’Assessore alle Infrastrutture.
Alle ore 16 presso la sede del Comune di Latina la nostra delegazione è stata ricevuta dal sindaco Coletta e dall’assessore Buttarelli. Il portavoce Gualtiero Alunni in apertura dell’incontro ha ringraziato la Giunta di Latina che per la prima volta, diversamente da quelle che l’hanno preceduta, si è resa disponibile a confrontarsi con i nostri Comitati. Dopo aver consegnato una documentazione relativa alle criticità dell’opera e alle proposte alternative, il portavoce Gualtiero Alunni ha chiesto l’impegno della Giunta a promuovere, attraverso incontri pubblici, un percorso informativo e partecipativo della comunità latinense alle opere che ricadono sul proprio territorio e ricevendo in tal senso, una risposta affermativa e l’impegno del sindaco Coletta ad organizzare un incontro istituzionale aperto alla cittadinanza. A conclusione dell’incontro la nostra delegazione ha informato il Sindaco, nella presunzione che il cantiere aprirà a Borgo Piave di Latina, che i nodi dei nostri comitati si stanno adoperando per la costituzione di un presidio permanente pacifico ma deciso per fermare la violenza e l’ingiustizia dell”inutile e devastante autostrada a pedaggio.
Latina, 27 luglio 2016

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

Comunicato Riunione Nodo di Latina

Comunicato Stampa

Oggetto: Riunione Nodo di Latina – Lunedi 25 Luglio 2016

Si è tenuta presso il Circolo Heminghuay di Latina la Riunione del Nodo territoriale del Comitato No corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera.

 

Hanno relazionato il portavoce del Comitato No Corridoio, Gualtiero Alunni  e Eugenio Marchetti del Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone. La sala era strapiena di cittadini che hanno fatto molte domande qualificate, così da ottenere quelle informazioni negate dalla stragrande stampa di Latina e dalla pattuglia di parlamentari e consiglieri regionali (PD-FI-FdI)  favorevoli alla devastante

autostrada a pedaggio. Oltre due ore intense di dibattito che si sono concluse  con l’impegno a continuare  la campagna d’informazione, di partecipazione dei cittadini alle scelte li riguardano e con la mobilitazione-autorganizzazione d’autunno,  in particolare attraverso la costituzione del Presidio Permanente a Borgo Piave di Latina, dove presumibilmente inizierà il cantiere. Per il nostro movimento civico, il rilancio del Nodo di Latina è un fatto altamente strategico anche e soprattutto per la gestione del Presidio.   In questa occasione, oltre a diversi cittadini, hanno aderito al Nodo di Latina: il Collettivo “Libero Orto”, il Collettivo “Swamp”, il Circolo PRC di Latina, il Meetup  “Le cicale e i grilli”, il Meetup  “5 stelle Latina in movimento”.

Autostrada, rischio infiltrazioni

LUNEDÌ 25 LUGLIO 2016

L’INTERVISTA di MARCO BATTISTINI su “Il Giornale di Latina

Gualtiero Alunni, presidente del Comitato per il No incontrerà Coletta mercoledì 27.

“Autostrada, rischio infiltrazioni”

“Ai latinensi il pedaggio costerà 1800 euro all’anno, 52 aziende agricole potrebbero chiudere”

Saranno ricevuti mercoledì alle ore 16 i rappresentanti del comitato per il No alla Roma-Latina. Quella del 27 luglio può essere considerata una data storica. Per la prima volta un sindaco di Latina ascolterà le ragioni di chi si oppone all’autostrada. Gualtiero Alunni, 63 anni, presidente del comitato sarà presente già questa sera alle ore 20 nel capoluogo pontino per la riunione del Nodo di Latina presso il Circolo Hemingway a piazza Moro. Si parlerà ovviamente dell’autostrada a pedaggio A12 Roma-Latina, e come recita la locandina “l’incontro è aperto a tutti i cittadini, agli agricoltori, ai pendolari, alle realtà socio-culturali-ambientale, alle istituzioni locali”. Gualtiero Alunni da anni si batte contro l’opera infrastrutturale. La Roma-Latina non rischia di essere uno scempio ambientale con annesso spreco di denaro pubblico e con l’aggiunta di espropri e chiusure di aziende agricole? “Il problema primario è che quando si fa un’opera, si dovrebbero verificare i rapporti fra costi e benefici. In questo caso ci sono vantaggi solo per chi costruisce l’autostrada. Ci saranno ripercussioni pesantissime per i cittadini che pagheranno un pedaggio. Non sono stati informati i pendolari di questa problematica. Abbiamo calcolato che chi da Latina si recherà a Roma 5 volte alla settimana spenderà quasi 1800 euro l’anno. Le file poi continueranno ad esserci. L’autostrada non arriva dentro Roma e tutta la parte urbana non è interessata dall’opera. Resterà un imbuto all’ingresso della città”.

 

Crede che entro l’autunno i cantieri per la Roma-Latina possano essere aperti? “Pe n s i a m o che possano essere aperti dall’autunno. Ma rileviamo contraddizioni. C’è un’assegnazione  provvisoria  impugnata da Salini-Impregilo il 1 aprile, sulla quale il Tar deve pronunciarsi. L’udienza è fissata al 19 ottobre. Nonostante ciò l’Anas poi ha assegnato l’opera definitivamente senza attendere la sentenza del Tar. Così entro il 10 agosto ci sarà la firma del contratto. Per fare un ricorso qualche anno fa abbiamo speso 20.000 euro di cui 4.500 solo per depositarlo. Noi per la precisione abbiamo impugnato l’ultima decisione del Cipe riguardante il tratto A12-Tor de Cenci. L’impatto sarebbe pesantissimo, si dovrebbe scavalcare il Tevere. Forti ripercussioni sociali, dal momento che è nato un quartiere di 15.000 abitanti con rischi sul piano ambientale. E’ coinvolta la riserva naturale del parco romano di Decima Malafede. Di certo ci sarà un’in – frazione notevole ai danni dell’Italia. Noi abbiamo fatto ricorso all’Unione europea per le direttive calpestate. Noi non siamo solo ambientalisti, ma difendiamo anche il lavoro ed i tempi di vita che i pendolari perdono ogni giorno. Ci sono in ballo 50.000 nuovi posti di lavoro? Ma non scherziamo.

 

Non c’è industria a Pomezia e l’opera va ad attaccare le aree agricole, penso alla Cisterna-Valmontone. 52 aziende sono coinvolte e potrebbero rischiare la chiusura. Quasi tutte sono biologiche e saranno costrette a terminare la propria esistenza. Un danno incalcolabile proprio per l’area pontina. Ad ogni modo ad oggi gli unici veramente che ci sostengono sono quelli del M5S”. Cosa direte al sindaco Coletta mercoledì? “Lo ringrazieremo perché è il primo sindaco di Latina a riceverci. Le nostre comunità non sono mai state informate dalle istituzioni. Chiederemo che l’amministrazione del capoluogo pontino per dimostrare di voler favorire la trasparenza, informi i cittadini sulle diverse opinioni riguardanti la Roma-Latina”. Come mai secondo lei a Latina i partiti sono tutti a favore dell’autostrada, tranne il M5S? “L’autostrada inizierà da Borgo Piave. I segnali che abbiamo sono pesanti. Soggetti conosciuti (politici, ndr) sono ben indirizzati. A Roma non abbiamo consiglieri regionali e parlamentari così schierati per l’autostrada. Vorrei ricordare le parole del questore di Latina, che in commissione Antimafia ha dichiarato come operino quattro gruppi criminali in questa provincia. Chi vince la gara non costruirà l’autostrada. Il Consorzio Sis ha un capitale sociale enorme ed andranno a cercare piccole e medie aziende del territorio per i lavori. Il rischio di infiltrazioni criminose è alto per questo appalto. Segnalo pure come l’Acer, ovvero i piccoli e medi costruttori ha denunciato che l’opera è un danno. A dimostrazione che non ci sono solo ambientalisti o comitati spontanei contro l’autostrada. L’Acer ha fatto presente i problemi presenti allo stato attuale. Tanto da aver depositato un progetto per la messa in sicurezza della Pontina fattibile in due anni. Che credo sia più opportuno. Lo dice anche l’istituto nazionale Urbanistico, contrario la Roma-Latina”. Parliamo dei progetti alternativi. Credete davvero nel treno tram? “Tutto dipende dalla volontà politica. Abbiamo visto come a Barcellona funziona un’opera di questo tipo. Abbiamo visto un’operazione eccezionale. Quale sarebbe invece l’intermodalità della Roma-Latina. Il sistema del treno tram abbraccia tre reti, dalla Litoranea alla Pontina con un passaggio verso Ardea. Abbiamo privilegiato il primo tratto Roma-Pomezia-Ardea chiedendo alla Regione dei fondi per la progettazione. Per il momento è stata sempre rigettata in commissione. Pd e FI sono sempre stati uniti nel respingere la proposta. Il consumo di suolo sarebbe minimo. Appena tre metri di larghezza e 200 m di lunghezza. Da vedere le corse come le stesse banchine sarebbero da costruire. Ovviamente va potenziato il trasporto ferroviario, in particolare la Roma-Formia. Sono da ristabilire tutte le corse, c’è quindi da rafforzare il trasporto merci”. Comitati e associazioni che si oppongono all’opera hanno ricevuto solidarietà dal mondo politico – istituzionale? “Ci manca solo Latina. Per il resto tutti gli enti ci sono vicini, a partire da Aprilia e Cori. Latina purtroppo pagherà dazio maggiore per il pedaggio. Adesso creeremo uno zoccolo duro nel capoluogo pontino. Ci sarà un presidio permanente a Borgo Piave verso il mese di ottobre. Abbiamo diversi agricoltori di Cisterna di Latina pronti a sostenerci e a darci il supporto logistico. Faremo concerti e saremo molto visibili. A settembre potremo già essere ben operativi. Spero che il sindaco di Latina voglia partecipare alle nostre iniziative”. Cosa pensa di questi incendi a ripetizione che stanno devastando il territorio fra Roma e Latina lungo la Pontina? “Ho l’impressione che si stia strumentalizzando la questione degli incendi. Ce ne sono stati in passato, ma mai come quest’anno. E’ quasi certo il dolo e vorrei che la magistratura approfondisse la vicenda. So che è stata aperta un’indagine, spero si vada fino in fondo sulle responsabilità. Sulla zona di Roma si prevedono danni ingenti. Decine di ettari in fumo e 90 alberi che verranno abbattuti. Un problema ulteriore che si aggiunge a quello dell’opera autostradale.

VENERDÌ 22 LUGLIO 2016

Interrogazione parlamentare (M5S) per sospensione aggiudicazione gara d’appalto

Interrogazione a risposta orale 3-02398

presentato da

DAGA Federica

testo di

Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

DAGABUSTODE ROSAMANNINOMICILLOTERZONIZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:

da fonti stampa si apprende che il 6 luglio 2016 Autostrade del Lazio (partecipata pubblica in misura paritaria fra Anas e regione Lazio) ha disposto l’aggiudicazione definitiva in favore del Consorzio Stabile Sis S.c.p.A, per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione realizzazione e gestione del corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone. La stipula del contratto tra la stazione appaltante e il Consorzio Sis non potrà avvenire prima del 10 agosto 2016, così come disposto dall’articolo 11, comma 10, decreto legislativo n. 163 del 2006, e solo dopo l’esito positivo dei controlli sui requisiti generali di partecipazione della società;

il progetto prevede la realizzazione di 186 chilometri di infrastrutture: l’asse autostradale Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone, oltre alle opere per la connessione con la viabilità locale e alla realizzazione di due viabilità complanari all’autostrada, gratuite per alcuni tratti, nonché l’adeguamento per il traffico locale dell’attuale Pontina, tra Pomezia nord ed Aprilia sud, per un costo totale dell’opera pari a 2,8 miliardi di euro (di cui oltre 900 milioni di euro stanziati dallo Stato) e una durata massima prevista per la concessione di 50 anni;

l’opera in questione (dichiarata strategica e di preminente interesse nazionale con deliberazione del CIPE n. 12 in data 21 dicembre 2001) presenta un iter burocratico estremamente contorto ed articolato, caratterizzato da molti contenziosi legali. Dopo una serie di controversie burocratiche e giudiziarie (che in questa sede e si evita di ricordare in quanto oggetto di numerose precedenti interrogazioni parlamentari), il 19 dicembre 2011 Autostrade del Lazio ha pubblicato il bando di gara, in cui, tra le altre cose, si specifica che il bando non vincola Autostrade del Lazio né all’espletamento della gara, né alla diramazione degli inviti, né alla successiva aggiudicazione. Inoltre, si legge testualmente che «Autostrade del Lazio si riserva espressamente la possibilità di annullare la gara o di modificarne o rinviarne i termini in qualsiasi momento ed a suo insindacabile giudizio, senza che i concorrenti possano avanzare pretese di qualsiasi genere e natura» e contestualmente si stabilisce un termine per il ricevimento delle domande di partecipazione. Nel giorno 9 febbraio 2012 (data di scadenza della presentazione predisposta dal bando) sono solo 6 le domande di partecipazione pervenute alla stazione appaltante;

dopo 28 mesi, il 10 aprile 2014 Autostrade del Lazio ha spedito le lettere d’invito ai concorrenti prequalificati, ma sono solo due le società che hanno presentato l’offerta: il Consorzio Sis, composto dai torinesi Dogliani e dall’iberica Sacyr, e la RTI Impregilo (società costituita dall’alleanza tutta italiana fra Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella). La RTI Impregilo propone uno sconto di 303 milioni di euro sul contributo pubblico. Si passa così da 902 e 605 milioni per l’intera tratta e da 468 a 367 milioni per la sola tratta Roma-Latina. Mentre il Consorzio Sis propone di incassare tutta la somma di finanziamento pubblico, 902 milioni di euro, ma si impegna a restituirla con un interesse del 5 per cento, «solo» dopo trent’anni dall’avvio della concessione e «senza garanzie finanziarie». Da fonti stampa si apprende che la società RTI Impregno, ha intrapreso le vie legali facendo ricorso al Tar, ritenendo inammissibile l’offerta presentata dalla società italo spagnola;

nonostante il codice dei contratti non imponga una specifica tempistica tra la fase di preselezione dei concorrenti e l’invio delle lettere di invito, è evidente che in questi 28 mesi, altri e nuovi operatori avrebbero potuto affacciarsi sul mercato e avere interesse a partecipare. Allo stesso tempo è altresì evidente che chi aveva già manifestato interesse poteva aver intanto modificato le proprie situazioni soggettive e non essere più interessato o in grado di partecipare. Risulta chiaro che l’eccessiva dilatazione dei tempi tra le fasi della gara e della procedura ristretta ha comportato una restrizione della concorrenza. Si precisa che quanto appena detto era stato segnalato precedentemente dall’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che aveva manifestato dubbi sulla correttezza e/o convenienza del bando di gara. Tali dubbi erano stati ratificati dal consiglio nell’adunanza del 4 luglio 2012 in una delibera, e successivamente dall’Anac con la delibera n. 29 del 9 dicembre 2014 (http://www.anticorruzione.it) si rileva, inoltre, il mancato coinvolgimento delle piccole e medie imprese richiesto dall’articolo 2 comma 1-ter del decreto legislativo n. 163 del 2006. Infatti, la stazione appaltante può: a) imporre al concessionario di lavori pubblici di affidare a terzi appalti corrispondenti ad una percentuale non inferiore al 30 per cento del valore globale dei lavori oggetto della concessione. Tale aliquota minima deve figurare nel bando di gara e nel contratto di concessione. Il bando fa salva la facoltà per i candidati di aumentare tale percentuale; b) invitare i candidati a dichiarare nelle loro offerte la percentuale, ove sussista, del valore globale dei lavori oggetto della concessione, che intendono appaltare a terzi. Di conseguenza, permane una evidente inottemperanza formale e sostanziale del bando di gara e della lettera d’invito; inoltre nessuna delle due società concorrenti ha fatto ricorso all’istituto della cooptazione (istituto che permette all’impresa di affidare una percentuale non superiore al 20 per cento dell’importo complessivo dei lavori ad altre imprese cooptate);

si evidenziano, altresì, ad avviso degli interroganti gravi carenze nella esplicitazione e chiara indicazione del quadro economico di progetto in merito alle reali somme destinate alle spese inerenti alle misure previste per i protocolli di legalità così come disposto dalla delibera del CIPE n. 58/2011 (Approvazione linee guida per la stipula di accordi in materia di sicurezza e lotta antimafia ex articolo 176, comma 3, lett.e) del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni; infatti, nel quadro economico risulta assente la voce «costi per il protocollo di legalità», carenza, quest’ultima, che rischia di esporre la stazione appaltante a ulteriori contenziosi giudiziari;

in riferimento anche a quanto pubblicamente indicato dalla società RTI Impregilo, che si è detta intenzionata ad impugnare l’aggiudicazione definitiva in favore del Consorzio Stabile Sis s.c.p.a, si evidenziano delle carenze nel bando/lettera di invito nelle modalità di assegnazione dei punteggi per gli elementi quantitativi 7.1 e 7.2: il problema risiede in ciò che è stato previsto nella lettera d’invito e nella formula utilizzata per l’assegnazione dei punteggi, in cui si tiene conto solo dell’entità della restituzione del contributo e non delle tempistiche;

appare doverosa e necessaria una specifica valutazione da parte dell’ANAC estesa all’atto di aggiudicazione definitiva, anche in virtù dell’articolo 211, comma 2, del decreto legislativo n. 50 del 2016, al cui esito positivo e privo di criticità condizionare l’assegnazione dei finanziamenti statali;

appare altresì doveroso, in ossequio dei principi di correttezza e trasparenza delle procedure di scelta del contraente e dell’utilizzo di denaro pubblico, che le valutazioni espresse dall’ANAC sulla procedura in questione siano rese pubbliche e vincolanti rispetto all’adozione degli atti di competenza e alla stipulazione del contratto di gara –:

se il Ministro sia a conoscenza delle irregolarità riportate in premessa e, in considerazioni di queste nonché in virtù di quanto stabilito nel bando del 19 dicembre 2011 pubblicato da Autostrade del Lazio, non reputi doveroso avviare le iniziative di competenza per sospende l’iter amministrativo, in attesa di verifiche in merito alla legittimità della procedura di gara, accompagnate da una valutazione in ordine alla possibilità di evitare la realizzare dell’ennesima faraonica infrastruttura autostradale;

se in Ministro interrogato non ritenga di assumere iniziative volte a condizionare all’esito positivo dei pronunciamenti dell’Anac l’erogazione dei finanziamenti statali. (3-02398)

25/7/16 – Riunione del Nodo di Latina

 

Ottenuto incontro con il Sindaco di Latina

INCONTRO CON IL SINDACO DI LATINA
In seguito alla nostra richiesta ufficiale presentata l’11/7/2016, ci è stato comunicato la disponibilità di ricevere una delegazione dei nostri Comitati NoCorridoio/No Bretella per il giorno Mercoledi 27 Luglio 2016 ore 16,00.

VENERDÌ 15 LUGLIO 2016

INOLTRATA richiesta incontro ufficiale con il nuovo Sindaco di Latina, dr. COLETTA

All’attenzione di Michela Bondioli

Responsabile Segreteria del Sindaco di Latina
Il sottoscritto Gualtiero Alunni, Portavoce di tutti i Nodi territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera, CHIEDE un INCONTRO con il Sindaco dr. COLETTA e con gli Assessori competenti, sul progetto dell’autostrada a pedaggio denominato “Corridoio Integrato Intermodale A12-Roma-Latina”. Sicuro di trovare ascolto, nella piena trasparenza e partecipazione, nel fare i più sinceri auguri di buon lavoro e di buona amministrazione, rimango in attesa di un cenno di riscontro positivo.
Gualtiero Alunni
Portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
11 Luglio 2016

 

17 Comitato di Quartiere del IX Municipio contro la devastazione

Con una lettera spedita a tutte le istituzioni, 17 CdQ si posizione contro la devastazione dell’autostrada a pedaggio. Di seguito le richieste conclusive:

“Il Coordinamento dei CdQ del IX Municipio chiede di fermare la realizzazione dell’opera autostradale Roma-Latina contraria agli interessi legittimi delle popolazioni residenti, rinnovando con forza la richiesta di dare corso alle opere di mobilità sostenibile del Corridoio della Mobilità e della ferrovia leggera Roma-Pomezia unica soluzione per diminuire il congestionamento della circolazione veicolare sulle nostre arterie stradali.”

 

LUNEDÌ 11 LUGLIO 2016

Roma-Latina, il caso del bando vinto promettendo di rendere i contributi

Riportiamo l’art. uscito su “Il Corriere della Sera” del 7/7/16 a firma di Sergio Rizzo:

La nuova infrastruttura bloccata da quindici anni. E ora c’è un nuovo ricorso. L’ultima opera della legge obiettivo prima del nuovo codice appalti rischia di impantanarsi in una palude di carte bollate.

 

Quindici anni non sono bastati perché gli ingegneri avessero la meglio sugli avvocati. Così, nel luglio del 2016, l’ultima opera della morente legge obiettivo prima del nuovo codice degli appalti rischia di impantanarsi di nuovo in una palude di carte bollate. Parliamo dell’autostrada Roma-Latina e Cisterna-Valmontone, una roba da 2,8 miliardi che dovrebbe essere realizzata con quello che è in voga definire project financing. Traduzione: i privati ci mettono i soldi e si rifanno con i pedaggi. Ma è un project financing all’amatriciana. Non proprio tutti i soldi sono privati, e come sempre finisce in un pasticcio. C’è infatti un contributo pubblico di 902 milioni, e quello scatena una guerra senza precedenti. Alla gara indetta dalla Autostrade del Lazio, società pubblica al 50% fra Anas e Regione Lazio, si presentano in due: il consorzio Sis, composto dai torinesi Dogliani e dall’iberica Sacyr, e un’alleanza tutta italiana fra Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella. Quando si aprono le buste dell’offerta tecnica sono in vantaggio i quattro italiani. Ma alla verifica dell’offerta economica ecco il sorpasso. La cordata Impregilo propone uno sconto di 303 milioni del contributo pubblico: da 902 a 605 per l’intera tratta e da 468 a 367 per la sola Roma-Latina. Il suo avversario però spiazza chiunque. Non chiede infatti un solo euro. Non a fondo perduto, almeno. Nel senso che quei 902 milioni li vuole tutti quanti e subito, ma si impegna a restituirli con un interesse del 5%. Dopo trent’anni dall’avvio della concessione e senza garanzie finanziarie.

Il ricorso di Impregilo

Tanto basta per dare fuoco alle polveri. Il 23 giugno pochi giorni dopo che l’appalto è stato aggiudicato in via provvisoria, parte da Impregilo la richiesta all’Anas, alla Regione e ai ministero dell’Economia e delle Infrastrutture a dichiarare inammissibile l’offerta degli italo-spagnoli. Con la seguente motivazione: se il gruppo Sis dice che restituirà il contributo pubblico, questo deve necessariamente essere in relazione con stime di traffico spropositate. Dunque come può garantirne la restituzione? Già a marzo la cordata Impregilo, del resto, aveva fatto ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della gara. Il cui esito singolare non aveva mancato di sollevare qualche domanda nella stessa stazione appaltante, se è vero che era stato sollecitato alla commissione aggiudicatrice un supplemento di istruttoria: ricevendo tuttavia una conferma del giudizio in favore del gruppo italo-spagnolo. Esiste anche un precedente, riguardante il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi. In quel caso, come in questo, la gara era stata vinta dal consorzio (guidato da Autobrennero) che aveva promesso di restituire il contributo pubblico: particolare curioso, del raggruppamento faceva parte anche la Pizzarotti, che ora invece contesta quel meccanismo.

La mediazione di Autostrade del Lazio

Per risolvere la controversia Autostrade del Lazio propone allora ai ricorrenti di congelare l’azione promossa davanti al Tar per poter ottenere un parere dell’autorità Anticorruzione di Cantone. Ma il ricorso non viene ritirato. Così a restare nel congelatore è il parere dell’Anac, che su quella gara surreale ha intanto aperto un’istruttoria. E il 6 luglio arriva l’aggiudicazione definitiva dell’appalto al consorzio Sis, con il contestuale annuncio di un nuovo ricorso al Tar degli sconfitti. Avanti dunque con gli avvocati e le scartoffie. La morale, purtroppo, è sempre la stessa. Bandi confezionati spesso con il copia-incolla, in modo discutibile, con gare che durano all’infinito: questa è cominciata addirittura nel 2012, quattro anni fa. Nessuna certezza sui tempi e i costi delle opere, con il risultato di vanificare qualunque seria finanza di progetto. Il tutto regolarmente imprigionato in una giungla di cause, ricorsi e controricorsi.

Un calvario iniziato nel 2001

 

Il Calvario della Roma-Latina comincia nel 2001, quando la giunta laziale di Francesco Storace decide di affidare l’operazione a una joint venture pubblico-privata che si chiama Arcea: 51 per cento Regione Lazio, 49 suddiviso fra Autostrade, Monte dei Paschi, e un consorzio dai toni rossoneri. Accanto alla cooperativa Ccc che fa capo alla Legacoop troviamo infatti Erasmo Cinque, già capo dei costruttori romani, il cui studio trabocca di ritratti di Benito Mussolini. La cosa però non va avanti anche perché Bruxelles — com’era immaginabile — pianta una grana sul fatto che non si possono assegnare concessioni pubbliche a privati senza una gara. Poi nel 2008 Piero Marrazzo azzera tutto: fuori i privati, dentro l’Anas. Cinque e gli altri innescano il solito arbitrato, chiedendo danni per 859 milioni. E ci sarebbe quasi da ridere. Peccato che quattro anni fa, proprio mentre parte la gara ora contestata, il collegio arbitrale riconosca loro un danno di 43 milioni…

SABATO 25 GIUGNO 2016

26/6/16 Tutte/i al Lago di Giulianello

VENERDÌ 24 GIUGNO 2016

INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

 

“Con il via libera alla costruzione del tratto autostradale Roma-Latina, si rischia un impatto forte sul delicato ecosistema protetto dei Siti di Interesse Comunitario di Castel di Decima e Castel Porziano in prossimità dell’area di Tor De’ Cenci (Municipio IX di Roma)». Il Movimento 5 Stelle, attraverso l’eurodeputato di Roma, Fabio Massimo Castaldo e grazie al lavoro del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera, si è fatto carico di portare la questione in Europa presentando un’interrogazione a firma dello stesso Castaldo e della collega Isabella Adinolfi. «Il via libera definitivo al progetto, dato dal Cipe nel 2013 – spiega Castaldo – è stato deciso sulla base di una Valutazione di Impatto Ambientale  (VIA) risalente al lontano 2004”. Nel frattempo, la zona in questione ha visto nascere e svilupparsi il quartiere Torrino Mezzocammino, un fitto insediamento urbano, la cui presenza cambia in modo decisivo il quadro di impatto ambientale precedentemente delineato. “Il progetto preliminare e la relativa VIA hanno quindi necessariamente subito modifiche, di cui non è stato tenuto conto in mancanza di una VIA più aggiornata”, conclude Castaldo.

GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2016

Assegnazione appalto, Interrogazione Europea, Presidio Permanente

Settembre nero?
Autunno caldo!

Dopo gli ennesimi inciampi e gli immediati interventi “riparatori” del Governo e di Zingaretti, la Società Autostrade del Lazio ha deliberato l’assegnazione provvisoria dell’appalto autostradale alla SIS (cordata italo-spagnola). Sono partiti i 30 giorni per l’eventuale ricorso da parte dell’altra cordata, l’ATI, capitanata da Salini-Impregilo. Se non verrà impugnata (molto probabile), il concessionario dovrà fare il progetto esecutivo, rispondente alle oltre 140 prescrizioni con cui i vari soggetti istituzionali avevano vincolato il loro parere favorevole. Conseguentemente verrà fatta l’assegnazione definitiva. Quindi, presumiamo che in autunno potrebbero aprire i cantieri. Considerato che i maggiori sponsor politici del territorio sono quelli di Latina (Forte e Moscardelli del PD, Fazzone e Simeone di FI). Visto la forte infiltrazione della camorra e non solo, nelle aziende pontine. Per questi motivi è lecito pensare che il cantiere aprirà a Borgo Piave di Latina.

Di seguito due art:

http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/-/46894

 

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_14/roma-latina-cisterna-valmontone-aggiudicata-gara-28-miliardi-a1c378fc-325b-11e6-9479-1c0658e56669.shtml

 

Interrogazione alla Commissione Europea

Nei prossimi giorni verrà presentata dal parlamentare europeo del M5S, Fabio Massimo Castaldo, sulla violazione delle Direttive 2001/42/CE e 2011/92/CE.

 

Verso il Presidio Permanente, avanti con l’autorganizzazione e l’autofinanziamento!

Il 29 Maggio si è tenuta la nostra Festa della Primavera EcoResistente presso la Coop Agricoltura Nuova dentro alla Riserva Naturale di Decima-Malafede. Tanta partecipazione e 980 euro raccolti per finanziare l’allestimento del Presidio. Ringraziamo TUTTE/I e in particolare la Coop Agricoltura Nuova, la Mimo Arelis e la meravigliosa Orchestra Malancia.

 

Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

Web: http://quartiereroma12.blogspot.com – e.mail: nocorridoio@tiscali.it

Portavoce Gualtiero Alunni – cell. 3332152909

 

Facebook: Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2016

Rendiconto della Festa della Primavera EcoResistente del 29/5/16

 

 

Rendiconto sottoscrizione al netto delle spese, Festa della Primavera per l’autofinanziamento del Presidio Permanente: 980 euro!
Un GRAZIE ecoresistente a TUTTE/I.

Autostrada Roma-Latina, un mostro da fermare

Autostrada Roma-Latina, un mostro da fermare

di Stefano Porcari

 

 

“Immagina questa valle con un viadotto alto quindici metri che l’attraversa”. L’immagine stride brutalmente con quella evocata da Francesco Guccini che invitava a immaginare “tutto questo coperto di grano” o con la nostalgia del ragazzo della via Gluck che torna lì dove il cemento ha soppiantato l’erba. Eppure sono questi i flash che ti attraversano mentre dalla collinetta guardi la valle della riserva del parco di Decima-Malafede e Marco Antonini, dottissimo e tostissimo attivista del Wwf, ti descrive dove passerà l’autostrada Roma-Latina. Antonini è uno degli animatori  del Comitato No Corridoio che quasi da 26 anni si batte contro il progetto e che dalla Legge Obiettivo del 2001 è dovuto passare anche alla mobilitazione per fermarlo.

L’autostrada Roma-Latina adesso è nelle mani di un consorzio multinazionale italo-spagnolo , la SIS, che ha vinto come General Contractors “battendo” il consorzio dei due giganti italiani Salini-Impregilo. Ma più che una competizione è sembrato un accordo tra i due colossi, visto che collaborano allegramente in altri grandi appalti. La Sis è una creatura della spagnola Sacyr y Vallermoso (grande impresa impegnata proprio con Salini Impregilo per l’allargamento del nuovo canale di Panama) e oggi controllata al 51% dal gruppo Fininc di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.

Secondo gli attivisti del Comitato No Corridoio che le hanno provate tutte – dalle manifestazioni alle occupazioni di Regione e Anas ai ricorsi al Tar – i cantieri partiranno in autunno e partiranno da Latina, forse per la speranza della lobby del cemento di incontrare meno resistenza che nei dintorni di Roma. E proprio a Latina occorrerà dare un’occhiata molto vicino su a chi andranno i subappalti, visto che le stesse autorità di polizia denunciano la spartizione “a quattro” del territorio tra clan affiliati a mafia, camorra, n’drangheta e malavita sinti come i Ciarenti-Di Silvio legati ai Casamonica.

Domenica nella riserva di Decima-Malafade c’è stata una festa per raccogliere fondi per acquistare quello che servirà per il presidio permanente contro l’avvio dei cantieri (gruppo elettrogeno, cucina da campo etc.). A Latina si preparano a mobilitarsi gli agricoltori che si vedranno espropriare le terre –  e di fatto chiudere le aziende agricole –  mentre un paio di collettivi giovanili si vanno aggregando intorno a questa battaglia definita dai suoi protagonisti come “ecoresistente”.

Gualtiero Alunni portavoce storico del Comitato No Corridoio raccogli i fondi, distribuisce magliette, libri, gadget, materiali e spiega la storia e il senso di questa “No Tav” alle porte di Roma.  Poco prima Marco Antonini ha portato in giro un gruppo di persone spiegando con una dovizia di particolari entusiasmante flora, fauna, geologia, morfologia e archeologia di tutta l’area. Si è battuto a tutto campo anche contro una certa inerzia e complicità di associazioni e presidenti “ambientalisti” che si scoprono rapidamente collaterali alle istituzioni e ai poteri forti appena ricevono un incarico. L’idea che un paradiso come la riserva di Decima-Malafede venga devastata dall’autostrada gli accende una luce bellicosa negli occhi.

Mentre da un pentolone si sversano mestoli di zuppa di farro e fagioli che reclamano bis e tris, Alunni e Antonini spiegano come l’autostrada costerà miliardi (secondo alcuni 2,7, secondo altri quasi il doppio), di cui un quinto di soldi pubblici attraverso la furbata del project financing, e poi sarà a pedaggio andando a confluire esattamente nella stessa strozzatura all’ingresso di Roma che già oggi fa impazzire i pendolari che ogni giorno arrivano a Roma dal sud pontino.  Ma il Comitato No Corridoio respinge ogni catalogazione di “Nimby”, in questi anni ha avanzato controproposte concrete, fattibili e assai più economiche del progetto fortemente voluto dalla Regione Lazio e dai big delle infrastrutture. Hanno proposto e presentato la fattibilità di una metropolitana leggera sul tracciato già esistente (e ormai sottoutilizzato) della Roma Napoli, la messa in sicurezza della Pontina. Il tutto con il costo di un decimo di quanto previsto con l’autostrada. Non solo. Le soluzioni indicate avrebbero un impatto sul territorio irrilevante. Ma non c’è stato niente da fare. Il totem dell’autostrada ha ipnotizzato molti che si dicevano contrari quando erano all’opposizione in Regione Lazio (con una trasversalità che è arrivata da  An fino al Prc) ma che una volta al governo regionale hanno cambiato radicalmente opinione. Le associazioni ambientaliste ufficiali si sono via via defilate e azzittite, mentre è toccato ad un organo prestigioso come l’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) mettere nero su bianco le criticità dell’autostrada e la validità delle proposte dei comitati. Niente da fare. I ricorsi al Tar del Comitato No Corridoio sono ancora, stranamente, in attesa di essere discussi; i pareri contrari di vari enti pubblici e di vari comuni come Pomezia non sono stati neanche presi in considerazione.  Il mostro dell’autostrada Roma-Latina si prepara ad ingoiare tutto il territorio dell’Agro Romano e Pontina che riterrà di suo gradimento, e poi i soggetti privati passeranno all’incasso anche con il pedaggio. “Le abbiamo provate tutte” dice Alunni “adesso non ci resta che metterci davanti alle ruspe e bloccare i cantieri e i lavori. Ci auguriamo che in tanti capiscano il valore di questa lotta, come è stato per la Tav in Val di Susa, e vengano a darci manforte”. I nibbi, rapaci tornati dopo decenni sui cieli della riserva, volano alti su di noi e fanno spettacolo con i loro due metri di apertura alare. Quando le macchine sfrecceranno nella valle della riserva, se ne andranno un’altra volta, da un’altra parte, sempre che ci non sia un altro mostro di cemento e asfalto pronto a devastare territori come questi, di una bellezza straordinaria. I nibbi cacciano soprattutto i rettili. Ce ne sarà bisogno per fermare il nido di vipere che istituzioni e comitati d’affari hanno costruito intorno al progetto dell’autostrada Roma-Latina, inutile, costosa, devastante.

LUNEDÌ 18 APRILE 2016

Incontro in-formativo sulle grandi opere

La Rete dei Comitati di Roma e il Forum Salviamo il Paesaggio di Roma e del Lazio, nell’ambito dei “Corsi e percorsi in-formativi metropolitani”, INVITANO tutte/i, Giovedì 21 aprile 2016 ore 18,00
all’incontro su:
“Le grandi opere tra Legge Obbiettivo, Project Financing
e General Contractor” – Relatore: Gualtiero Alunni
presso la sede del Consiglio Metropolitano Partecipato
Via Giovanni Giolitti, 231- Roma.

 

 

DOMENICA 10 APRILE 2016

Appuntamenti del mese di AprilEcoResistente

 

INFORMAZIONE
Sabato 16 Aprile 2016 alle ore 21,00 “Libero Orto Folk Fest” presso SOTTOSCALA9 Circolo Arci in Via Isonzo, 194 – Latina.
Saremo presenti con un nostro banchetto.
FORMAZIONE
Giovedì 21 aprile 2016 ore 18,00“Corsi e percorsi in-formativi metropolitani”
presso la sede del Consiglio Metropolitano Partecipato in Via Giolitti 231- Roma
“Le grandi opere, tra Legge Obiettivo, Project Financing e General Contractor”
Relatore: Gualtiero Alunni
INVITO a partecipare.
VOLANTINAGGIO
Dal 22 al 25 Aprile ore 9,00 – 20,00 Mostra Agricola Campoverde (Aprilia – LT) in Via Pontina km. 55 uscita Campoverde.
Servono volontari.
OGNI CANTIERE SARA’UN PRESIDIO, NON UN PASSO INDIETRO!

 

 

VENERDÌ 8 APRILE 2016

Il video dell’assemblea generale del 4/4/16

https://www.youtube.com/watch?v=AT_1Or2gtEQ&feature=youtu.be

MARTEDÌ 5 APRILE 2016

Se per ignoranza o malafede: nostra risposta

Autostrada Roma Latina: “La Bretella è inutile. Spinaceto soffocherà nel traffico”

Gli studi trasportistici dell’Autostrada Roma Latina attestano che, ad oggi, solo l’11% del traffico veicolare si muove da Latina verso la Roma Civitavecchia. Diversamente l’80% si dirige verso il centro. Alunni: “Chi vuole la Bretella li conosce questi dati?”

Fabio Grilli

Redattore Roma

04 aprile 2016 17:42La Bretella che passando per Tor de’ Cenci consentirà di congiungere la futura autostrada Roma Latina all’A-12 è davvero utile? Per il Comitato di Quartiere di Tor de’ Cenci e Spinaceto la risposta è affermativa. Da tempo il suo Presidente ribadisce un concetto. “Eravamo contrari alla Roma Latina. Ma se si fa, pretendiamo anche la Bretella, perché altrimenti il traffico passerebbe nei nostri quartieri. E noi non vogliamo morirne soffocati”.

GLI STUDI TRASPORTISTICI – Il timore del CdQ potrebbe tuttavia essere infondato. “Gli studi trasportistici dell’autostrada Roma Latina, dichiarano formalmente che l’80% del traffico veicolare, oggi, è diretto verso il Centro. Il 9% usa la Pontina per raggiungere il Raccordo e poi procedere verso i Castelli. Ed il restante 11 %, punta invece ad arrivare a Civitavecchia – spiega Gualtiero Alunni, storico portavoce del Comitato No Corridoio – questo significa che se il timore è di restare soffocati, allora si deve temere l’Autostrada. Il grosso dei pendolari, deve infatti andare a lavorare in Centro e non è interessato dal percorso che farebbe la Bretella”.

L’EFFETTO SOFFOCAMENTO – La posizione del Comitato che da anni si batte per la messa in sicurezza dell’attuale Pontina, è chiara. Lo ribadisce ancora una volta Gualtiero Alunni.“Con l’Autostrada aumenteranno anche i veicoli che oggi transitano da Latina verso Roma. Gli stessi studi trasportistici attestano che cresceranno di circa un terzo, passando dagli attuali 2800 mezzi ai futuri 4500. Non c’è scritto da nessuna parte invece, che si modificheranno i flussi”. E’ quindi plausibile ritenere che la maggior parte dei veicoli si continueranno a muovere da Latina per raggiungere il Centro di Roma. E quelli “transiteranno nell’attuale Pontina – chiarisce Alunni – cioè passeranno proprio dentro Spinaceto”. Alla luce dei dati descritti, realizzare la Bretella Tor de’ Cenci-A12  per decongestionare le strade del quartiere e ridurre “l’effetto soffocamento”, servirà a ben poco.

Decisioni dell’Assemblea Generale del 4/4/16 Ardea

Comunicato Stampa Congiunto

dei Comitati No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e No bretella Cisterna-Valmontone

Oggetto: Decisioni approvate dall’Assemblea Generale del  4/4/16 ad Ardea.

Considerato la chiusura dei lavori della Commissione d’aggiudicazione della Gara d’appalto per la costruzione dell’autostrada/bretella a pedaggio, che ha visto assegnare il maggior punteggio  nell’esito tecnico/economico alla SIS.

Considerato che il Governo e la Giunta della Regione Lazio, in maniera unilaterale e senza ascoltare le comunità e le istituzioni locali interessate dal tracciato, sta sostenendo questa immane devastazione.

Visto che, presumibilmente, fra qualche mese, potrebbe aprire il cantiere.

Visto che le innumerevoli manifestazioni popolari, le circostanziate motivazioni critiche e le proposte alternative di buon senso, sono rimaste inascoltate.

L’Assemblea Generale dei Nodi del movimento NOcorridoio/NObretella ha approvato quanto segue:

1)      Pianificare l’organizzazione di un PRESIDIO PERMANENTEnel luogo dove inizierà il cantiere;

2)      continuare la campagna d’informazione e di autofinanziamento, promuovendo Assemblee Territoriali in ogni quartiere, paese e città coinvolte dal tracciato.

Per questi motivi chiediamo a tutte/i, di sostenere e di partecipare attivamente alla nostra “PRIMAVERA ECORESISTENTE”:

–          volantinaggio presso la Mostra Agricola di Campo Verde;

–          due giornate per la difesa della nostra, al Lago di Giulianello (Cori – LT) e al Parco di Decima-Malafede, presso la Cooperativa Agricoltura Nuova (Roma).

 

Ogni cantiere sarà un presidio, non un passo indietro!

GIOVEDÌ 24 MARZO 2016

Lunedi 4 Aprile 2016 alle ore 18,30 Assemblea Generale

IN PRIMA PERSONA CONTRO LA DEVASTAZIONE!

Considerata la conclusione dell’esito tecnico/economico,con la quale la Società SIS si aggiudicherà la gara d’appalto per la costruzione dell’odiosa e devastante autostrada/bretella a pedaggio.

Considerato il frontale Nocorridoio con Zingaretti, avvenuto presso la Sala Tevere alla Regione Lazio in V. C. Colombo, con il quale il nostro Portavoce, Gualtiero Alunni, durante la presentazione del PTPR (Piano Territoriale Paesaggistico Regionale), si è avvicinato al tavolo della Presidenza, e faccia a faccia con Zingaretti, gli ha chiesto di motivare la sua posizione sull’autostrada, considerato che il Ministro Delrio il 12/4/15, dopo aver “congelato” l’opera, si rimetteva alla decisioni della Giunta Regionale del Lazio. Zingaretti, prima ha affermato che lui era x la messa in sicurezza della Pontina, ma poi il Ministro Lupi lo ha “costretto” a sostenere l’autostrada, perché se diceva di no all’autostrada, i soldi, il Ministro li avrebbe destinati ad altra opera. Nel ricordare che Lupi c’era ieri e oggi c’ è Delrio, nel rispondere in quella forma, Zingaretti ha esplicitamente affermato di aver dato il via libera all’opera inutile e concludeva perfino accusando il nostro Portavoce, di non essere rispettoso della democrazia, perché aveva interrotto la sua riunione. La risposta è stata chiara e ferma: “la democrazia l’ha continuamente calpestata Lei Presidente, non venendo mai a informare e a confrontarsi con i cittadini e le comunità locali” e concludeva: “Lei Presidente, è il portatore dell’insana devastazione, l’aspettiamo al Presidio!”

—-> Per questi motivi è convocata per il giorno
Lunedi 4 Aprile 2016 alle ore 18,30
l’Assemblea Generale
 di tutti i Nodi Nocorridoio/NObretella,
presso il “Ristorante Madime” in Via Pontina Vecchia, Km 34,200 (Loc. Caronti – Ardea).

Odg:

aggiornamenti sul Ricorso al TAR del Lazio;

organizzazione del Presidio Permanente;

altre iniziative.

L’incontro è aperto a tutte/i e invitiamo i Sindaci, le Istituzioni Locali, i consiglieri comunali e regionali, i parlamentari, le Associazioni, i CdQ, gli agricoltori, i pendolari, i Patiti e i Sindacati.

—-> Di seguito il link dell’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Fassina (SI) alla Camera:

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4%2F12183&ramo=CAMERA&leg=17&parlamentare=FASSINA&primoFirmatario=FASSINA&testo=4+FASSINA

OGNI CANTIERE SARA’ UN PRESIDIO!

LUNEDÌ 7 MARZO 2016

Uscita la graduatoria assegnazione gara d’appalto

 

OGNI CANTIERE SARA’ UN PRESIDIO!

Con la pubblicazione sul sito della Soc. Autostrade del Lazio Spa della Graduatoria di Merito (vedi allegato) – Seduta del 19.02.2016, la Commissione di aggiudicazione della Gara affidamento in concessione ha concluso il suo lavoro. Si sta andando verso l’assegnazione provvisoria/definitiva della costruzione dell’inutile Autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone. Come da tabella allegata, la cordata italo-spagnola Sis, con l’offerta economica (+ 15 punti circa) ha ribaltato i parametri dell’offerta tecnica (-5 punti circa). In particolare con: – l’offerta sul contributo per l’intero intervento; – l’offeta sul contributo per le tratte A12-Tor de Cenci e Tor de Cenci-Borgo Piave di LT; – la durata della concessione. Insomma, la Sis ha fatto un forte ribasso e ha ridotto i tempi (anni) della concessione.
Questo ribaltamento a sfavore di una multinazionale italiana fortemente interna alle stanze del potere, non ci convince.
Di eseguito le due cordate:
1) ATI Salini-Impregilo (capofila), Astaldi, Pizzarotti, Ghella;
2) Consorzio stabile Sis SCpA. Alleanza tra il colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di TO, tramite la Soc. di Costruzioni Inc SpA e la Soc. di Ingegneria Sipa SpA, l’altro 49% di Sacyr.
Detto questo, purtroppo, nei prossimi giorni/settimane potrebbe essere formalizzata l’aggiudicazione dell’opera e se non ci saranno “inciampi”, il cantiere potrebbe aprire nei prossimi mesi.
Come avevamo annunciato, non sarà più tutto come prima. Dovremo attrezzarci a contrastare frontalmente il cantiere con un nostro presidio permanente. Servirà organizzare delle turnazioni che ricoprano tutti i giorni della settimana h24. Per questo motivo chiederemo a tutti i Nodi e a tutti i cittadini di formare delle squadre di ecoresistenti.

IN PRIMA PERSONA CONTRO LA DEVASTAZIONE, NON UN PASSO INDIETRO!

GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO 2016

Indigestione di biodigestori nocivi e inquinanti

Di Gualtiero Alunni

Ci vogliono far fare indigestione di centrali nocive ed inquinanti.

Come per Rocca Cencia (VI Municipio di Roma), dove vogliono costruire un biodigestore per il trattamento di oltre 400.000 tonnellate di rifiuti l’anno, quatti, quatti e senza informare i cittadini, il Comune di Roma e il Dipartimento, con la convocazione della Conferenza dei Servizi, volevano approvare il progetto di un’altro biodigestore al km 21 della Via Laurentina, vicino alla “Zolforata”, per sversare 240mila tonnellate annue di rifiuti organici della Capitale.

Per capire dove vogliono istallarlo, riporto un estratto di un art di Marco Antonini (naturalista): ”Uno dei geositi più interessanti del Lazio che insiste all’interno della riserva di Decima-Malafede. Si tratta di un’area caratterizzata da fenomeni naturali legati alla presenza di zolfo, di emissioni gassose e di acque fortemente mineralizzate, che danno luogo ad un paesaggio assolutamente unico. La presenza di un grande lago dalle acque colorate dai solfobatteri, di altri laghetti più piccoli caratterizzati da emissioni gassose che danno luogo a piccoli geyser, le pareti colorate dai minerali, rendono l’area affascinante dal punto di vista paesaggistico. L’area è anche molto significativa dal punto di vista floristico a causa della presenza di una particolare specie, l’Agrostis canina subsp Montelucci, una pianta endemica del territorio Italiano, che qui forma estese praterie, abitate anche da una avifauna tipica delle steppe, con specie rare. La Zolforata è molto importante anche dal punto di vista storico-archeologico, in quanto citata nell’Eneide come sede di un antichissimo culto legato al dio Fauno, venerato in una grotta, tuttora esistente, dove gli antichi pastori del Lazio arcaico si recavano a fare offerte ed avere visioni. Analizzando gli elaborati progettuali, si evince che l’area dove verrà realizzato l’impianto ricade parzialmente all’interno dei confini della riserva, interessando sia una parte del grande lago, sia la zona dei laghetti dei geyser e sia le spallette boscate che li sovrastano.

Che cos’è un biodigestore? Si tratta di una grande vasca nella quale vengono lasciati marcire scarti alimentari utilizzando dei “batteri digestivi” appositamente immessi per accelerare il processo. Da questo processo si ottiene il metano, che viene poi successivamente bruciato per produrre energia termica o elettrica.
Gli effetti negativi:

1) non è un dispositivo ad impatto zero, perché i miasmi e i gas nocivi si andrebbero ad aggiungere alla puzza già prodotta dal Trattamento Meccanico Biologico (TBM);

2) provoca l’aumento dell’inquinamento acustico, sia per il continuo andirivieni dei camion che trasportano i rifiuti, sia per quanto riguarda la sua apparecchiatura;

3) danneggia la salute, dato l’aumento di patologie in corrispondenza di tali strutture, come i tumori, le malattie tiroidee e le allergie infantili.

4) altera e distrugge il nostro Ecosistema per la presenza di prodotti di scarto come l’ammoniaca;

5) la contaminazione delle falde acquifere, provocherebbe un irrimediabile disastro ambientale.

Per fare un esempio,  non dobbiamo andare molto indietro con il tempo. Difatti, il 10 febbraio 2016 si è verificato un grave incidente nella centrale turbogas di Aprilia, nella quale un incendio ha provocato  la fuoriuscita di parte dell’olio dielettrico. La causa è stato  il malfunzionamento di un componente elettrico dell’alternatore della turbina che determinando un anomalo innalzamento della tensione di alimentazione del trasformatore, con il conseguente surriscaldamento ed innesco dell’olio di isolamento contenuto in una sezione dello stesso trasformatore, ha provocato la fuoriuscita di circa 1500-2000 litri di olio dielettrico, che si sono riversati sul terreno, inquinandolo, con seri pericoli di infiltrazione e danneggiamento delle falde acquifere sottostanti.

Di giorno in giorno aumenta il numero delle falde freatiche inquinate per sversamenti di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo. Il percolato delle discariche è un veleno micidiale che penetra e si espande nel sottosuolo distruggendo le falde e anche quando si cerca di proteggerle con barriere (polder), serve una continua attenzione per controllare la loro tenuta, come sanno tutti i cittadini che abitano vicino alla quarantennale mega-cloaca-discarica di Malagrotta.

Dobbiamo contrastare e fermare ad ogni costo, chi diffonde nocività a scapito dalla salute di tutte/i, siano i Governi o le Amministrazioni Locali, a cominciare dal “RottamaItalia”, con i suoi nuovi 9 inceneritori.

Per concludere una ulteriore nota dolente: il Governo sta disarticolando le Istituzioni Pubbliche che dovrebbero fare i controlli come  il Corpo Forestale dello Stato che  è stato soppresso e anche la Polizia Provinciale sta facendo la stessa fine, sul ridicolo numero degli ispettori, caliamo un velo pietoso.

 

Archivio 2015

MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2015

Il progetto di messa in sicurezza della Pontina

Quella che riportiamo è la scheda presentata dall’ANCE/ACER (Associazione delle Piccole e Medie Imprese) sull’efficacia di stornare i 468 mln di euro dall’autostrada a pedaggio e investirli per l’adeguamento in sicurezza di tutta la V. Pontina.

 

REPORT Incontro NOcorridoio del 21/12/15

Nel ringraziare tutti i partecipanti alla riunione, di seguito riportiamo le decisioni prese:
1) Verificare la possibilità di aprire un’azione penale;
2) portare gli “auguri” al Consiglio Regionale del Lazio;
3) fare ricorso alla Corte di Giustizia Europea.
• Per ovvi motivi non diamo info più dettagliate.

SABATO 19 DICEMBRE 2015

Comunicato Stampa – Non sarà più tutto come prima

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

 

Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e Comitato No bretella Cisterna-Valmontone

 

Oggetto: dopo lo sblocco e l’assegnazione della gara d’appalto, non sarà più tutto come prima.

 

In 25 anni di opposizione popolare abbiamo costruito un percorso partecipato che ha visto centinaia di cittadini, associazioni, comitati, istituzioni locali, coinvolte attivamente nella difesa della nostra terra dal mostro di asfalto e cemento dell’inutile, costosa e devastante autostrada/bretella. Da parte dei Governi e delle Giunte della Regione Lazio che si sono succedute, non c’è mai stato ascolto, hanno negato qualsiasi confronto/contraddittorio pubblico. I grandi mezzi della dis-informazione, hanno fatto da cassa di risonanza alla becera e falsa propaganda sostenitrice degli interessi privati di un General Contractor come il pidduista massone Pietro Salini. Perfino la 1^ Sezione del TAR del Lazio, dopo 21 mesi dalla presentazione del nostro Ricorso, non ha calendarizzato la prima udienza di merito.

Prendiamo atto che anche il Ministro Delrio, diversamente da quanto da lui dichiarato al momento dell’insediamento, si è dimostrato uguale a tutti i suoi predecessori perché gli strumenti della corruzione: la Legge Obiettivo, il General Contractor, il Project Financing, non sono stati minimamente scalfiti. Come non denunciare il ruolo della Giunta Zingaretti che con l’inserimento dell’autostrada/bretella nel Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2016 ha sbloccato l’iter.

Siamo sempre stati coscienti che la nostra lotta non era facile, perché toccava gli interessi dei grandi avvoltoi rapaci im-prenditori di appalti pubblici. NOI siamo stati e saremo sempre dalla parte  delle nostre comunità, dei pendolari e degli agricoltori, per l’adeguamento in sicurezza di tutta la V. Pontina e i 600 morti per incidenti stradali sono tutti sulla coscienza dei governanti, come quelli per il forte inquinamento atmosterico, per la difesa dall’esproprio di decine di aziende agricole d’eccellenza, per la tutela contro lo sventramento del Parco di Decima-Malafede e dell’impatto sul Lago di Giulianello, per la difesa della qualità della vita contro il grave danno sociale sui quartieri di Roma Sud, per la metropolitana leggera meno costosa e più efficace perché ridurrà del 60% il traffico delle auto sulla V. Pontina eliminando le interminabili file, riducendo i tempi di percorrenza sia per chi utilizzerà il mezzo di trasporto su ferro e sia per chi continuerà ad usare il mezzo privato.

Ci appelliamo a tutte/i gli uomini e le donne liberi/e, alla cittadinanza attiva, affinché come un solo corpo vivo ed ecoresistente si compattino unitariamente e fraternamente al nostro movimento autonomo e indipendente per bloccare la devastazione. Con l’apertura del cantiere, tutto non sarà più come prima. Invitiamo tutte/i a non arrendersi, perché un atto ingiusto trasformato in legge è violenza. Per questo motivo è nostro dovere resistere e continuare la lotta con altri mezzi a partire da presidi permanenti e azioni dirette. La nostra forza è la massa critica e la partecipazione democratica dei cittadini alle decisione che dovremo intraprendere. Il primo appuntamento sarà Lunedi 21 Dicembre 2015 ore 17,30 presso il Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio,60 a Spinaceto (Roma).

 

 

Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

web: http://quartiereroma12.blogspot.it/ – email:nocorridoio@tiscali.it 

Portavoce: Gualtiero Alunni – cell.: 3332152909

FB: Comitato no corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

 

Comitato NO alla Bretella Cisterna-Valmontone

web: www.laspinosavelletri.blogspot.com – e.mail:laspinosa@gmail.com

 

Portavoce: Corrado Bisini – Cell. 3283864047

 

FB: Comitato No alla bretella Cisterna-Valmontone

DOMENICA 13 DICEMBRE 2015

Una fine del 2015 pericolosa – 21 Dicembre INCONTRO PUBBLICO

 

In prima persona contro la devastazione dell’inutile autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina

 

LUNEDI 21 DICEMBRE 2015 ORE 17,30

Presso il Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio,60 Spinaceto – Roma

 

INCONTRO INFORMATIVO PUBBLICO

 

Un fine 2015 pericoloso:

25/2/15 – La Commissione aggiudicatrice (C.A.) dell’appalto ammette due cordate, tra cui l’ATI capitanata da Salini-Impregilo;

12/4/15 – il nuovo Ministro alle Infrastrutture, Delrio, non inserisce l’autostrada tra le opere strategiche prioritarie,ma non bolla i lavori della C.A.;

16/11/15 – la C.A. si vede bloccata e rinviata l’assegnazione della gara perché le risorse pubbliche non erano state finalizzate;

8/12/15: il nuovo Presidente dell’ANAS, Armani, dichiara che entro il mese di Dicembre c.a., con un accordo di programma Ministero/Regione Lazio le risorse economiche saranno rese disponibili.

 

 

VIGILANZA, PARTECIPAZIONE, MOBILITAZIONE

MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2015

Comunicato di adesione e partecipazione alla manifestazione del 24/11/15 alla Regione Lazio

COMUNICATO STAMPA

Dichiarazioni di Gualtiero Alunni, Portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

 

Oggetto: Adesione e partecipazione alla manifestazione del 24 Novembre 2015 proposta dal Sindaco e dalla Giunta del Comune di Pomezia.

 

 

La situazione per quanto riguarda l’iter del progetto della devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina, è molto pericolosa. Dopo il “congelamento” del 12/4/15 da parte del nuovo Ministro Delrio, la Commissione di aggiudicazione dell’appalto ha continuato a lavorare e a Settembre ha chiuso l’analisi tecnica con esito a favore della Salini-Impregilo. Quindi, dopo l’analisi della proposta economica, sembra scontata a chi verrà aggiudicata la costruzione dell’opera. Abbiamo un mostro a due teste: se non verrà bloccato subito il progetto, partiranno i lavori il prossimo anno, ma se verrà bloccato dopo l’aggiudicazione, la Società chiederà rimborso di penali milionarie. La Giunta Zingaretti deve esprimersi nettamente contro questa inutile opera che favorisce i soliti prenditori/predatori di grandi appalti pubblici. Da 25 anni oltre ad opporci abbiamo elaborato proposte alternative di buonsenso, come l’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina e la costruzione della metropolitana Leggera (treno-tram) Roma-Pomezia-Ardea.

Per questi motivi, accogliamo l’appello del Sindaco di Pomezia, Fabio Fucci: “Con pazienza e dedizione impegniamo il nostro tempo affinché temi di fondamentale importanza, quali ambiente e difesa del suolo non rimangano solo ideali, ma si traducano in azioni politiche concrete. Di atti ne abbiamo prodotti diversi. Ma più le nostre azioni sono incisive, più le Istituzioni sovra ordinate rispetto la nostra comunale non ascoltano i territori o peggio lavorano in direzione opposta, annullando i nostri sforzi e proseguendo una strategia politica devastante. L’attacco al territorio del sud di Roma è ormai insopportabile. Cementificazione, inceneritore, centrali biogas, nuove autostrade. Vogliamo costringere Regione Lazio e Stato a rispettare il nostro territorio.”
Per difendere la nostra terra contro nocività e devastazioni, PARTECIPIAMO TUTTE/I, Martedì 24 Novembre 2015 ore 10 alla manifestazione sotto il palazzo della Regione Lazio, Piazza Oderico da Pordenone (Via Cristoforo Colombo sede della Giunta).

Roma, 18 Novembre 2015

SABATO 4 LUGLIO 2015

Brutte notizie: a settembre “scongeleranno” l’autostrada

In controtendenza con le promesse fatte dal ministro Delrio il 12/4/2015, in data 18/6/2015, il Parlamento ha rilanciato il project financing e il general contractor, due mostri che hanno generato devastazione e corruzione nelle grandi opere. Adesso la coppia Delrio-Zingaretti annuncia, soddisfatta, che a Settembre c.a. l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina verrà re-inserita nel Piano Programmatico delle infrastrutture Strategiche.

La Troika:Delrio, Zingaretti e Marino, dopo essere fuggita da ogni confronto democratico, dimostrando di aver paura della cittadinanza attiva e delle comunità ecoresistenti, costringe i cittadini a subire decisioni di vertice, escludendoli dalla partecipazione alle scelte che li riguardano. Così facendo dimostrano, volenti o nolenti, che si devono inchinare, come utili sciocchi servitori, agli avvoltoi prenditori privati dei grandi appalti!

Settembre nero?
Autunno caldo!
NOcorridoio/NObretella!

GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2015

L’ANCE LAZIO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA V. PONTINA

L’Ance insiste: Fondi della Roma-Latina per la messa in sicurezza

«La decisione presa dalla Regione Lazio di non procedere all’approvazione del bilancio 2014 di Autostrade per il Lazio costituisce un chiaro segnale che qualcosa si sta muovendo per quanto riguarda l’affidamento per la costruzione dell’autostrada Roma Latina». Così in una nota il Presidente di Ance Lazio Stefano Petrucci.

«La decisione della Giunta – come si legge nel provvedimento – è stata presa in quanto “sono in corso incontri tra l’amministrazione regionale ed il Governo tesi ad accertare il perdurare dell’interesse pubblico nazionale al mantenimento e finanziamento dell’intervento pubblico concernente il completamento del corridoio tirrenico meridionale”».

«Ora – aggiunge Petrucci – ci si attivi nel confronto con il Governo per arrivare a riconvertire la risorse stanziate dal Cipe per un progetto diverso: la messa in sicurezza dell’attuale tracciato, affidando i lavori in piena trasparenza e assicurando ai cittadini e al sistema economico locale un miglioramento rapido delle condizioni di viabilità della seconda strada italiana per numero di incidenti e di perdite umane».

«La motivazione della Giunta Regionale – continua Petrucci – sta ad indicare come il nuovo ministro delle Infrastrutture Del Rio abbia avviato una ricognizione attenta sulla convenienza e sulla compatibilità economica e finanziaria relativa alle grandi opere strategiche previste dalla Legge Obiettivo. La vicenda della Roma Latina, come abbiamo ripetutamente segnalato, merita questa attenzione. L’auspicio è che finalmente si proceda con un metodo che salvaguardi il finanziamento destinato alla nostra regione, utilizzandolo per un intervento di riqualificazione dell’attuale superstrada, attraverso meccanismi ordinari e trasparenti di affidamento sia progettuale che dei lavori, in grado di selezionare imprese qualificate del territorio, assicurando costi e tempi certi. Esattamente il contrario di quanto avvenuto con il sistema e il metodo previsto dalla legge obiettivo».

Comunicato di Italia Nostra

 

MARTEDÌ 14 APRILE 2015

Comunicato Stampa su congelamento e richiesta di cancellazione dell’autostrada

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
dei Comitati NOcorridoio Roma-Latina e NObretella Cisterna -Valmontone.

Oggetto: Bene il congelamento – ora la cancellazione definitiva di tutta l’inutile opera autostradale.

Giudichiamo positivamente l’azione del Ministro Delrio, non solo per il “congelamento” del progetto dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, ma  per la volontà di superare l’odiosa e devastante Legge Obiettivo, il General Contractor e il  Project Financing.
L’affermazione del Ministro, di chiudere il capitolo nero dei 14 anni di emergenza delle grandi opere per battere la corruzione, non deve essere solo una enunciazione o una mera indicazione di marcia, ma si deve agire subito e conseguentemente, senza lasciare un vuoto incomprensibile e inaccettabile da tutti i pendolari, con l’atto necessario e dovuto della cancellazione definitiva di questa odiosa opera, stornando contestualmente i 468 milioni di euro per impegnarli nell’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina. In soli due anni di cantiere avremo una strada sicura e senza il fardello del pedaggio. Una strada killer lasciata da sempre, volontariamente, da tutti Governi e le Amministrazioni Regionali, in condizioni precarie al fine di far richiedere, beffardamente, dagli molti utenti, la costruzione dell’autostrada, ma questa operazione fino ad oggi è costata la vita a 600 cittadini.
La stessa cosa chiediamo per quanto riguarda l’intervento urgente per eliminare le quotidiane file interminabili di auto private: progettare e costruire la linea di treno-tram, la cosidetta metropolitana leggera, complanare alla SR148 che ridurrà drasticamente il numero dei mezzi privati su gomma fino al 60%, facendo fluidificare il traffico da/a per Roma. Il quadro degli interventi si chiude con il potenziamento della rete ferroviaria esistente e con il raddoppio dei binari (attualmente a binario unico) delle linee Roma-Velletri e Nettuno-Campoleone.

Tra l’altro, di primaria importanza sarà la ricaduta positiva sull’occupazione, perché come preventivato dall’Associazione delle Piccole e Medie Imprese (PMI), l’ANCE/ACER, si risponderà alla crisi del settore dando lavoro al 27% in più di lavoratori, senza chiudere e espropriare le decine di aziende agricole biologiche e di eccellenza, mantenendo i livelli occupazionali, senza la triste e drastica conseguenza del licenziamento per centinaia di lavoratori agricoli.

Per questi motivi siamo disponibili ad incontrare in tempi brevi, il signor Ministro Delrio per sottoporgli le nostre proposte alternative più economiche, utili ed efficaci.

Il risparmio di almeno i 2/3 delle risorse economiche, potrà essere investito nel piano triennale che verrà presentato nel mese di Settembre 2015, per l’adeguamento in sicurezza di altre strade e degli edifici scolastici, l’intermodalità ferroviaria regionale e la lotta al dissesto idrogeologico.
Roma, 14 Aprile 2015

GIOVEDÌ 9 APRILE 2015

Assemblee nelle Sale Consiliari dei Comuni di Pomezia e Ardea

 

PARTECIPIAMO E INVITIAMO A PARTECIPARE!

Lettera/appello dei Comitati e Associazioni al Ministro Delrio

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Graziano Delrio

 

Oggetto: Richiesta di sospensione immediata dell’assegnazione gara di appalto per la costruzione dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.

 

Egr. Sig. Ministro,

 

Non appena ricevuta la nomina a Ministro delle Infrastrutture Ella ha fatto importanti dichiarazioni circa le necessità:

  1. a) di una selezione delle opere realmente utili;
  2. b) della riqualificazione urbana e della mobilità, soprattutto per le grandi città;
  3. c) della  pulizia di tutte le contiguità patologiche fra politica, burocrazia e malaffare;
  4. d) della abolizione della Legge Obiettivo e della figura contrattuale del general contractor.

Conseguentemente, ci appelliamo a Lei, per chiedere l’immediata sospensione della gara d’appalto in oggetto, in considerazione del rischio reale, visto anche l’inchiesta “Sistema”, dell’uso improprio delle milionarie risorse pubbliche per fini non trasparenti.

A tal proposito ricordiamo che:

  • la Magistratura Contabile della Corte dei Conti, solo qualche mese fa, ha rinviato a giudizio 11 persone tra cui l’ex Presidente della Regione Lazio, Storace, l’ex Assessore Gargano, funzionari Regionali e imprenditori per il costo raddoppiato della progettazione: 40 milioni di euro invece di 20;
  • il costo totale di 2.728 milioni di euro dell’opera per 14 milioni di euro/Km, risulta estremamente eccessivo;
  • le spese per le progettazioni, studi e varianti, fino ad oggi, sono costate all’erario pubblico ben 120 milioni di euro, escluso l’arbitrato di 67 milioni di euro che il TAR in prima istanza ha condannato la Regione Lazio a pagare ai soci privati di ARCEA, non è stato versato solo perché in attesa della sentenza di appello.

Per questi motivi è necessario stornare i 468 milioni di euro stanziati per l’inutile autostrada a pedaggio, per impegnarli nel più efficace ed economico intervento di adeguamento in sicurezza di tutta la SR148 Via Pontina che in oltre 20 anni. in assenza di qualsiasi intervento straordinario ed immediato, ha provocato un drammatico tributo di sangue, con la morte per incidenti stradali di 600 persone, senza contare le centinaia di feriti e invalidi.

L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) e l’Associazione Costruttori Edili del Lazio, Roma e Latina, le Associazione Ambientaliste Italia Nostra e VASonlus, il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio-Difendiamo i Territori, i Sindaci dei Comuni di Pomezia, Ardea, Cori, Priverno, Formia e il Presidente del IX Municipio di Roma Capitale, le decine di Associazioni e Comitati di scopo presenti nei territori coinvolte/i dal tracciato autostradale, si sono espresse/i contrariamente alla costruzione dell’autostrada a pedaggio e favorevolmente all’adeguamento in sicurezza della SR148 Via Pontina.

La informiamo che questa richiesta è stata mandata il 27 Marzo 2015 anche al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella;al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi; al Presidente della Regione Lazio, Nicola.

Nel formularLe ogni augurio di buona attività al servizio del paese e nel rappresentarLe il convincimento circa la sua coerenza, alle dichiarazione espresse, nella attività che si appresta a svolgere e certi di un Suo riscontro immediato e positivo alla nostre richieste, inviamo i più cordiali saluti.

Roma, 8 Aprile 2015

 

Firmato:

– Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera- Comitato No bretella Cisterna-Valmontone- Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa (C.A.L.M.A.)- Associazione Viviamo Vitinia- Consiglio Metropolitano Partecipato di Roma- Associazione Educazione Ambientale (A.EDUC.A.)- Lega Consumatori Regione Lazio- Coop Agricoltura Nuova- Carteinregola- Verdi Ambiente e Società (VAS) Roma- Associazione Mobilitiamoci- Camminacittà – Federazione italiana diritti pedone e salvaguardia ambiente

– Associazione Diritti Pedoni di Roma e Lazio (ADP).

 

 

DOMENICA 29 MARZO 2015

INVITIAMO TUTTE/I A SCRIVERE AI PRESIDENTI PER BLOCCARE L’ASSEGNAZIONE DELLA GARA!

IMPORTANTE URGENTE IMPORTANTE URGENTE!!!
Considerato che l’assegnazione per la costruzione dell’autostrada è in dirittura di arrivo.
Visto le indagini e gli arresti che coinvolgono gli stessi funzionari e im-prenditori come Incalza, del “nostro” progetto.
Invitiamo tutte/i a mandare SUBITO la lettera con la richiesta urgente di bloccare tutto, ai seguenti indirizzi:

Al Presidente del Consiglio – Matteo Renzi: presidente@pec.governo.it – matteo@governo.it
FB: https://www.facebook.com/matteorenziufficiale?fref=ts

Presidente della Regione Lazio – Nicola Zingaretti: presidente@regione.lazio.it

FB: https://www.facebook.com/nicolazingaretti?fref=ts

Per quanto riguarda il Presidente della Repubblica Italiana – Sergio Mattarella, bisognerà compilare la scheda: https://servizi.quirinale.it/webmail/

TESTO:

Al Presidente della Repubblica Italiana
Sergio Mattarella
Al Presidente del Consiglio
Matteo Renzi
Al Presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti

Oggetto: Richiesta di sospensione immediata dell’assegnazione gara di appalto per la costruzione dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.

Egr. Presidenti,
mi rivolgo a Voi, per chiedere l’immediata sospensione della gara d’appalto pere la costruzione dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, in considerazione del rischio reale, visto anche l’inchiesta “Sistema”, dell’uso improprio delle milionarie risorse pubbliche per fini non trasparenti.
A tal proposito ricordo che:
– la Magistratura Contabile della Corte dei Conti, solo qualche mese fa, ha rinviato a giudizio 11 persone tra cui l’ex Presidente della Regione Lazio, Storace, l’ex Assessore Gargano, funzionari Regionali e imprenditori per il costo raddoppiato della progettazione: 40 milioni di euro invece di 20;
– il costo totale di 2.728 milioni di euro dell’opera per 14 milioni di euro/Km, risulta estremamente eccessivo;
– le spese per le progettazioni, studi e varianti, fino ad oggi, sono costate all’erario pubblico ben 120 milioni di euro, escluso l’arbitrato di 67 milioni di euro che il TAR in prima istanza ha condannato la Regione Lazio a pagare ai soci privati di ARCEA, non è stato versato solo perché in attesa della sentenza di appello.
Per questi motivi è necessario stornare i 468 milioni di euro stanziati per l’inutile autostrada a pedaggio, per impegnarli nel più efficace ed economico intervento di adeguamento in sicurezza di tutta la SR148 Via Pontina che in oltre 20 anni. in assenza di qualsiasi intervento straordinario ed immediato, ha provocato un drammatico tributo di sangue, con la morte per incidenti stradali di 600 persone, senza contare le centinaia di feriti e invalidi.
L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) e l’Associazione Costruttori Edili del Lazio, Roma e Latina, le Associazione Ambientaliste Italia Nostra e VASonlus, Il Forum Naz.le Salviamo il Paesaggio-Difendiamo i Territori, i Sindaci dei Comuni di Pomezia, Ardea, Cori, Priverno, Formia e il Presidente del IX Municipio di Roma Capitale, le decine di Associazioni e Comitati di scopo presenti nei territori coinvolte/i dal tracciato autostradale, si sono espresse/i contrariamente alla costruzione dell’autostrada a pedaggio e favorevolmente all’adeguamento in sicurezza della SR148 Via Pontina.
Certo di un Vostro immediato e positivo riscontro, invio i più sinceri e cordiali saluti,
Firmato

MARTEDÌ 24 MARZO 2015

L’autostrada che… Incalza!

Nel corso del mese di marzo, la commissione incaricata, dovrebbe definitivamente varare l’apertura dei cantieri per una colossale opera che dovrebbe devastare il territorio dell’agro romano a favore di una dubbia necessità di mobilità. Parliamo dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina. Peccato che a decidere quello di cui i cittadini hanno bisogno siano alcuni indagati, un Ministro dimissionario e alcune aziende sotto pressione di giochi di potere.

di Claudio Auriemma

Lo scorso 25 febbraio, si è tenuta una delle riunioni della Commissione che dovrebbe aggiudicare l’appalto miliardario per la costruzione dell’inutile autostrada a pedaggio Roma – Latina. Un mega progetto, impattante e dannoso per l’ambiente nato dalle fantasie lombrosiane di quel “sistema” di potere che è oggi al centro di un’importante inchiesta portata avanti dalla Procura di Firenze e che verte a far luce sulla fitta rete di interessi, affari e malapolitica che ruota intorno al palazzo di Porta Pia.

Il Centro di Documentazione sui conflitti Ambientali, un organismo di documentazione e di informazione nato dal lavoro della associazione “a sud”, ha definito questo progetto come un “conflitto ambientale”, lì dove per conflitto ambientale si intende un opera che ha un impatto particolarmente elevato in termini di sfruttamento delle risorse naturali e dei beni comuni. Che prevede la perdita per la comunità di aree verdi, di biodiversità, di inquinamento delle falde acquifere e delle acque di superficie, oltre che determinare un danno alla resilienza ecologica del territorio dove andrebbe ad insistere. Senza poi parlare delle conseguenze socio economiche che ruotano intorno ad un progetto di questa portata, il rischio di corruzione negli appalti e nei sub-appalti che un opera come questa può generare è elevato e non facile da determinare in solo ambito progettuale. Ma i motivi che determinano che quest’opera sia impattante non sono finiti qui.

Viste le ultime notizie in campo giudiziario, vogliamo approfondire proprio il lato socio economico della vicenda per cercare di far luce su quali sono gli attori che ruotano intorno alla vicenda.

Comitati che si sono presentati alla riunione della Commissione lo scorso febbraio si sono trovati davanti ad un tavolo al quale erano seduti: da un lato i Commissari e dall’altro gli imprenditori della concessione autostradale formati da due mega cordate: una guidata daSalini Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella. L’altra formata dal Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), una consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” e oggi controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.

Un nome tra tutti ci colpisce particolarmente, la presenza a quel tavolo della Ghella SpA, riconducibile a Giandomenico Ghella, uno dei nomi nel registro degli indagati nel procedimento n° 15144/2013 del R.G. N.R. e n° 10785/2014 del R.G. Redatto dal Giudice per le indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti del Tribunale di Firenze. Come anche ci colpisce la presenza di Pizzarotti, che ha subito pressioni da parte del sistema Incalza/Perotti che lo ha indotto “a promettere a Perotti Stefano ed ai professionisti a lui vicini Fermi, Li
Calzi ed Oliva, il conferimento dell’incarico di progettazione e direzione lavori con riferimento alla realizzazione del lotto funzionale “Brescia-Verona” come è anche interessante rilevare che una altra delle società sedute a quel tavolo si possono ritrovare nelle oltre 200 pagine di quel fascicolo. La Salini-Impregilo sembra aver ricevuto un trattamento di favore da parte del sistema Incalza/Perotti “a fronte dell’affidamento a Perotti Stefano, da parte del suddetto Consorzio, dell’incarico di direzione dei lavori” nell’ambito della realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità Genova-Milano Terzo Valico di Giovi (contratto sottoscritto il 14.1.2014). Citiamo i virgolettati estratti dal fascicolo del Tribunale di Firenze (n.d.r.)

Senza approfondire di più, ci chiediamo come sia possibile che un opera che nasce da esigenze affaristiche, anche se poi sarà il terzo grado di giudizio a darcene conferma, contraria al parere di Cittadini, Comitati, archeologi ed ambientalisti non debba assolutamente essere fermata e rivalutata in base alle osservazioni e alle memorie presentate da tutti gli attori in campo. Inoltre tutti i cantieri riconducibili a queste lobby affaristiche andrebbero riconsiderati e ne andrebbero valutati i motivi ostativi mossi dalle Associazioni che si occupano di difesa ambientale. Se esiste un popolo nutrito di cittadini che hanno messo dei veti su progetti che vogliono devastare il territorio in cui vivono, ed è chiaro che sono progetti che nascono per fare affari e non per necessità reali della popolazione o sulla propria esigenza di spostamento, vanno a questo punto bloccati e riconsiderati. Almeno questo sarebbe quello che dovrebbe accadere in un paese civile, certo l’Italia non sono sicuro appartenga a questa specie.

Per bloccare l’autostrada in oggetto, i Comitati chiedono la partecipazione unitaria di tutti con manifestazioni, presidi e qualunque altro metodo democratico di lotta che porti a riconsiderare tale scempio per il territorio dell’agro romano. Per tenersi informati sull’agenda delle attività

Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
web: http://quartiereroma12.blogspot.com/ – e.mail: nocorridoio@tiscali.it 
Portavoce Gualtiero Alunni – cell. 3332152909
Facebook: Comitato No Corridoio – Twitter: NoCorridoio – YouTube: XIIRoma

SABATO 21 MARZO 2015

Grandi opere e corruzione in dieci mosse

Di Gualtiero Alunni

Gli scandali a ripetizione sulle ruberie e le corruttele nei grandi appalti per le grandi opere, destano nell’opinione pubblica rabbia e ribrezzo.

A mente fredda e lucida, analizzando la situazione, scopriamo che tutto ciò è un’arma volutamente caricata a salve, una bomba lanciata scientificamente e meramente scandalistica per fare cilecca.

La strategia dei grandi manovratori “occulti” e criminali è prima di tutto quella di bloccare la pianificazione e la programmazione di centinaia di “piccole” opere utili che costano meno, ma che salvaguardano l’interesse e l’incolumità collettiva, come la lotta al dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza delle strade e delle scuole. Per salvare la faccia si fanno stanziare delle briciole e spesso i pochi fondi a disposizione vengono bloccati e si impantanano nella burocrazia (vedi Genova).

La lista delle opere incompiute e dei lavori non fatti a regola d’arte, grida vendetta. Ricordiamo quelli per il G8 in Sardegna, per i terremoti de L’Aquila e dell’Emilia, le strade e i viadotti crollati in Sicilia e nel Molise, la vela di Calatrava e la nuvola di Fuksas a Roma.

Il decalogo della corruzione, della devastazione, della disinformazione e dell’impunità è articolato nelle seguenti dieci azioni, con cui questo sistema putrido dalle fondamenta, si fa gioco dell’Italia onesta e popolare:

1) Finanziare e/o corrompere politicanti e boiardi di Stato da mandare nei posti chiave di comando;

2) eleggere/nominare (per onestà intellettuale escludiamo gli attuali eletti rimasti nel M5S), trasversalmente nel Parlamento, nelle Amministrazioni Regionali, nei Dipartimenti chiave, utili idioti servitori di due padroni: le banche (per es. Intesa, MPS, UniCredit) e le Società dei General Contractor (per es. Salini-Impregilo, Gavio, Benetton, Pizzarotti, Caltagirone, Astaldi);

3) far approvare, tramite il Governo, il CIPE e le Giunte Regionali, leggi come la “Legge Obiettivo”, il “Project Financing”, il “Decreto Fare” e lo “SbloccaItalia”. Conseguentemente programmare le “opere strategiche”, stanziando miliardi di euro di risorse pubbliche;

4) orchestrare una campagna mediatica propagandistica finalizzata a convincere l’opinione pubblica della bonarietà e della necessità di queste opere con le tre paroline chiave: “strategico, sviluppo e lavoro”. Molto facile, visto che la proprietà dei mass media e nelle mani dei poteri forti;

5) bloccare la giustizia e la magistratura, almeno fino a quando il malloppo non sarà al sicuro, nelle tasche dei grandi lobbisti privati;

6) non ascoltare e non informare le comunità locali e i cittadini, non facendole partecipare alle decisioni sulle opere li riguardano;

7) assegnare gli appalti, distribuendoli ai vari “benefattori”;

8) criminalizzare e bloccare anche con la repressione poliziesca l’opposizione sociale dei Comitati (vedi NOTAV e NOMUOS);

9) una volta aperto il cantiere, allentare la stretta sulla magistratura e lasciare, come nei casi dell’EXPO e del MOSE, che qualche giudice, sfuggito alle maglie del controllo lobbistico, tenti di fare giustizia, ma i polli (leggi i miliardi di euro) avranno già preso il volo, atterrando su nidi sicuri (le tasche dei due padroni, come sopra descritti);

10) se malauguratamente, la magistratura bloccherà il cantiere e l’opera, all’Impresa si dovranno pagare anche i danni per milioni di euro. Oltre al danno (per i cittadini e il territorio) anche la beffa!

La farsa continua con gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto Incalza e Lupi (NCD=Nuova Corruzione Devastatrice) che in Parlamento, in occasione delle sue dimissioni da Ministro, spudoratamente, se la ridacchia e fa le corna, come fece il suo ex amico Berlusconi: stessa teppa!

Una ultra decennale vertenza ancora è viva e resiste: quella del movimento NOcorridoio/NObretella contro l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone. Si sono già mangiati decine di milioni per progetti, varianti, consulenze e indennità per i Consigli di Amministrazione di ARCEA e Autostrade del Lazio, il cantiere non è stato ancora aperto, ma lo sarà in autunno del 2015.

Fermarlo sarà possibile, se tutte/i insieme, cittadini, pendolari, agricoltori, ambientalisti, Comitati e Associazioni, saranno UNITE/I come un solo grande blocco solidale per difendere la nostra terra con i presidi permanenti, con i nostri corpi e i nostri trattori, davanti alle ruspe dei politicanti corrotti e degli avvoltoi prenditori e accaparratori di grandi appalti pubblici

 

VENERDÌ 20 MARZO 2015

BRINDIAMO per le DIMISSIONI del MINISTRO più DEVASTATORE che un governo abbia mai avuto!

Per voltare pagina bisognerà stracciare la cartina italiana delle inutile grande opere, bloccarle tutte e riprogrammare le tante piccole opere utili: interventi contro dissesto idrogeologico, adeguamento in sicurezza di tutte le strade pericolose, messa in sicurezza delle scuole.
Invitiamo a non abbassare la guardia e a vigilare perché il successore di Lupi quasi sicuramente rimarrà nel solco mostruoso di asfaltare e cementificare il nostro futuro.

NOcorridoio/NObretella!

 

 

 

 

MERCOLEDÌ 18 MARZO 2015

Anche per questo ci battiamo con la nostra ecoresistenza civica!

Nella planimetria ufficiale della Provincia di Roma, potete vedere come la devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina sventrerà il Sito d’interesse Comunitario (SIC) n.20!

 

 

L’autostrada Roma-Latina è un “conflitto ambientale”

 

VENERDÌ 6 MARZO 2015

SOS Capocotta: autorizzato il taglio criminale di migliaia di querce secolari!

Di Gualtiero Alunni

 

SOS Capocotta: autorizzato il taglio criminale di migliaia di querce secolari!

Ancor prima che le ruspe iniziassero a devastare il Parco di Decima-Malafede per la costruzione dell’inutile grande opera dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina, la speculazione ha allungato i suoi tentacoli.

Lo stridio delle motoseghe sta sostituendo il canto degli uccelli già in nidificazione. Stanno distruggendo una delle aree più preziose dell’agro romano, dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Ci troviamo nel Parco Riserva naturale di Decima Malafede, un’area naturale protetta della Regione Lazio con vincolo paesistico, istituita nel 1997 con una superficie di 6.145 ettari.

L’ente che doveva tutelarlo, Romanatura, prima ha pagato per anni l’affitto per questo prezioso bosco, poi ha rescisso il contratto di affitto e adesso ha concesso il taglio devastante, andando contro le proprie finalità istitutive. Stiamo parlando di una autorizzazione che sta consentendo il taglio di migliaia di querce secolari dell’ultimo bosco di alto fusto della Campagna Romana, quello di Capocotta. Dobbiamo sottolineare che le maggiori aree boschive dell’Agro Romano sono comprese in questa zona e costituiscono una delle maggiori foreste planiziali del bacino del Mediterraneo. Un territorio ricco di biodiversità, in cui sono state censite almeno 900 specie vegetali ed è stata certificata la presenza di 25 specie animali. La zona sia prima che dopo l’istituzione del Parco, purtroppo, è stata caratterizzata dall’abusivismo edilizio, ultimi i cosiddetti toponimi che hanno portato con se deforestazione e impermeabilizzazione del suolo. Ricordiamo che “La Sughereta” di Vallerano ha già subito un duro colpo.

Le leggi, i regolamenti e i compiti demandati alla Regione Lazio, all’ Agenzia Regionale Parchi (ARP) e All’Ente RomaNatura sono chiari:

perseguire e gestire le singole risorse ambientali nel rispetto delle relative condizioni di equilibrio naturale e di preservazione dei patrimoni genetici di tutte le specie animali e vegetali. Tutelare, recuperare e restaurare gli habitat naturali e i paesaggi, nonché la loro valorizzazione. Conservare le specie animali e vegetali e gli ambienti naturali che abbiano rilevante valore naturalistico ed ambientale.

Per questo compiti assegnati, avrebbero dovuto effettuare l’attività di monitoraggio e controllo sullo stato di qualità degli habitat, delle specie della flora e della fauna di importanza comunitaria (Rete Natura 2000). Nonché, la Gestione dei vincoli di Legge nel Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma.

Diversamente da tutto ciò, in particolare la zona di Castel di Decima è stata presa di mira dalla proprietà privata di Vaselli che ha chiesto e sembra sia stata autorizzata a fare ripetuti interventi di deforestazione, rivolti in maniera sistematica agli alberi di alto fusto secolari e in particolare a querce, sughere e lecci con la rasatura di intere colline e la distruzione del sottobosco. La deforestazione è già avvenuta in alcune parti della zona, con una celerità incredibile e sta continuando in modo selvaggio e indiscriminato radendo al suolo un’intera area della foresta. Proprio per questo è lecito pensare che ci troviamo davanti ad un intervento speculativo ancora più massiccio e mirato, che potrebbe protrarsi nel tempo. Interpellati sul posto, i taglia boschi, hanno dichiarato di essere in possesso di regolare autorizzazione proprio da quell’Ente che avrebbe il compito di far rispettare i vincoli paesistici. Annualmente scompaiono nella Riserva colline piene di alberi secolari di alto fusto, immediatamente tagliati sul posto in tronchetti destinati ad essere venduti come legna da ardere. Le prove si possono vedere andando su you tube, alla voce “indagate Romanatura”, attraverso numerosi filmati, vengono evidenziate le carenze rilevate nella gestione dei vincoli paesistici della Riserva nei riguardi sia degli interventi di deforestazione, sia degli abusi e sia di insediamenti autorizzati dall’Ente Romanatura.

Davanti a questo insensato e complice atteggiamento delle Istituzioni, non basta solo la denuncia, ma serve la mobilitazione dei cittadini per fermare lo scempio omicida che riduce la quantità di ossigeno donato a pieni “polmoni” dalle nostre utili foreste, mettendo in serio pericolo la qualità della vita di tutte/i

Se pensiamo che a capo dell’Ente vi è Gubbiotti, che prima lega l’ambiente e poi lo sega, viene naturale la richiesta delle sue immediate dimissioni o della sua rimozione dall’incarico.

Roma, 6 Marzo 2015

 

GIOVEDÌ 5 MARZO 2015

4/3 – Bella e partecipata Assemblea Pubblica

 

 

 

SOTTOSCRIVIAMO – Ognuno secondo le sue possibilità!

 

“Quando l’ingiustizia diventa legge, resistere in prima persona è un dovere!”
SOSTENIAMO l’autofinanziamento della nostra lotta, ognuno secondo le sue possibilità:
CCB intestato a “Associazione ViviamoVitinia Onlus”
c/o Banca Etica – Codice IBAN: IT03E0501803200000000168733
Causale del versamento: “contributo autodifesa territoriale”
G R A Z I E !
Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

 

MARTEDÌ 3 MARZO 2015

LE STIAMO PROVANDO TUTTE!

Nonostante la chiusura della Gara d’Appalto,
NON STIAMO LASCIANDO NULLA D’INTENTATO!

1) Al fine di portare allo scoperto le modalità del rapporto economico con l’impresa che si aggiudicherà l’opera, il prof. Antonio Tamburrino ha fatto la seguente SEGNALAZIONE all’Autorità Anti corruzione: “Il principale rischio dell’opera riguarda la domanda di traffico. Le previsioni adottate dal progetto,dell’amministrazione sembrano irrealisticamente ottimistiche. Pertanto il rischio di domanda risulta estremamente elevato. Non è stato reso noto se il rischio deve essere a carico dell’Impresa o della stazione appaltante, e di conseguenza, non sono state comunicate le forme, i modi e i tempi per farvi fronte.”

2) le cons. del M5S Regione Lazio, 

Valentina Corrado e Gaia Pernarella, hanno presentato una richiesta di accesso agli atti rispetto all’autostrada Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone.
L’istanza include la richiesta dell’elenco delle società che hanno partecipato alla gara di appalto, le cui buste sono state aperte il 25 febbraio e l’elenco di quelle che hanno ricevuto la lettera di invito per la partecipazione alla gara.
Con questo atto, si vogliono approfondire le modalità che hanno determinato la gara di appalto, verificando che le aziende che hanno partecipato alla pre-gara, coincidano con quelle che hanno ricevuto la lettera di invito.
Quindi, la visione di questi documenti sarà propedeutica per future azioni di contrasto, anche legali.

MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015

AZIONE DIRETTA alla 1^ Riunione Commissione aggiudicazione appalto

COMUNICATO STAMPA
Oggetto: azione diretta del Comitato No Corridoio alla prima riunione presso l’ANAS della Commissione aggiudicatrice dell’appalto dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina.
Una delegazione di attivisti del Comitato No corridoio Roma-Latina si è presentata nell’aula dove si stava aprendo la 1^ riunione della Commissione che dovrebbe aggiudicare l’appalto miliardario per la costruzione dell’inutile autostrada a pedaggio.
Da un lato i Commissari e dall’altro i prenditori della concessione autostradale formati da due mega cordate: una guidata da Salini Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella. L’altra formata dal Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), una consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” e oggi controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.
Considerato la censura e la continua disinformazione pianificata ad arte, abbiamo fatto visita alla sede centrale dell’ANAS, per rendere edotti i convenuti della volontà decisamente contraria espressa dalle nostre comunità alla costruzione del mostro di cemento e asfalto. Visto l’unilaterale decisione del Governo Renzi/Lupi e della Giunta della Regione Lazio di Zingaretti di perseverare nella volontà devastatrice senza informare e far partecipare i cittadini alle decisione che li riguardano. Per questi motivi i Nodi del nostro Comitato hanno deciso di mettere in pratica delle azioni tendenti a denunciare e informare pubblicamente degli impatti sociali e ambientali dell’opera e delle alternative più efficaci ed economiche. Abbiamo comunicato agli intervenuti che il nostro movimento non si piegherà e non retrocederà di un millimetro, anche davanti all’apertura del cantiere.
Il percorso per condividere e organizzare i PRESIDI PERMANENTI inizierà con la prima Assemblea Pubblica che si terrà il 4 Marzo 2015 alle ore 17,30 presso la sala Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio, 60 a Spinaceto – Roma.
Roma, 25 Febbraio 2015
Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

 

MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015

NON LASCEREMO NULLA D’INTENTATO

Al fine di portare allo scoperto le modalità del rapporto economico con l’impresa che si aggiudicherà l’opera, il prof Tamburrino (progettista della nostra proposta di Metropolitana leggera) ha fatto la seguente SEGNALAZIONE all’Autorità Anti corruzione: “Il principale rischio dell’opera riguarda la domanda di traffico. Le previsioni adottate dal progetto dell’amministrazione sembrano irrealisticamente ottimistiche. Pertanto il rischio di domanda risulta estremamente elevato. Non è stato reso noto se il rischio deve essere a carico dell’Impresa o della stazione appaltante, e di conseguenza, non sono state comunicate le forme, i modi e i tempi per farvi fronte.”

 

VENERDÌ 20 FEBBRAIO 2015

4 Marzo 2015 – ASSEMBLEA PUBBLICA: Lo spettro della devastazione

Il 18/2/15 scadono i termini per la presentazione delle offerte di Gara per la costruzione della autostrada/bretella. Il 25 Febbraio 2015 si terrà la prima riunione pubblica della Commissione aggiudicatrice dell’appalto. Il cronoprogramma prevede l’inizio dei lavori per la fine 2015-inizio 2016. Per questi motivi il nostro movimento, visto la nuova situazione che si prospetta, ha deciso di organizzare insieme al movimento No bretella, le ASSEMBLEE in tutte le città coinvolte dal tracciato autostradale. Lo scopo è sempre quello di informare, discutere e decidere insieme con tutte le nostre comunità.
Per questo invitiamo tutte/i a partecipare e a diffondere la seguente locandina della prima Assemblea Pubblica:

 

LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015

Il rinvio a giudizio per danno erariale sia solo l’inizio di un atto di giustizia complessivo.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
dei Comitati Nocorridoio Roma-Latina e Nobretella Cisterna -Valmontone.

Oggetto: Il rinvio a giudizio per danno erariale sia solo l’inizio di un atto di giustizia complessivo.

La Corte dei Conti ha quantificato un danno erariale da 20 milioni di euro “per mancato risparmio”. Per questo sono stati citati in giudizio undici persone tra funzionari regionali e imprenditori, compreso l’ex governatore Francesco Storace. Nel 2003 fu creata la società mista Arcea, con il 51% del capitale di proprietà della Regione Lazio e l’altro 49% di tre soggetti privati (Consorzio 2050, Autostrade per l’Italia e MPS) incaricata di realizzare e gestire l’autostrada a pedaggio.

La progettazione preliminare e definitiva venne affidata senza gara al Consorzio 2050, uno dei tre soci privati di Arcea, per 40 milioni di euro. I pm contabili hanno raffrontato i costi sostenuti nel 2010 per la progettazione di un’opera analoga, la Trento-Rovigo, e sono arrivati alla conclusione che si sarebbero potuti risparmiare esattamente 19.858.120 euro. In più la Regione non avrebbe dovuto assegnare direttamente ad Arcea la progettazione e questa non avrebbe dovuto assegnare a sua volta l’incarico al Consorzio 2050. Secondo l’accusa, senza un regolare confronto concorrenziale, sarebbero stati sprecati quasi 20 milioni di euro: soldi che ora la procura contabile chiede che vengano restituiti alla collettività da coloro che ritiene responsabili di quella decisione o del mancato controllo.

Si sono elargiti e gonfiati i costi in fase di progettazione per decine di milioni di euro per studi, saggi e varianti. Ad oggi, è stata superata ampiamente la cifra di 120 milioni di euro e nessun cantiere è mai stato aperto. Senza contare le ricche retribuzione, per oltre 2 milioni di euro, intascate dai membri dei due Consigli di Amministrazione di ARCEA e di Autostrade del Lazio. Inoltre, è tuttora pendente una denuncia/arbitrato dei soci privati di ARCEA verso la Regione Lazio, che in 1° grado (è in corso l’appello) ha condannato l’Amministrazione Regionale ad un indennizzo di altri 67 milioni di euro. In ogni caso sono tutti soldi dei cittadini, sottratti ad opere utili, sociali ed efficaci.

Le decine di varianti, non sono mai state fatte per “migliorare” questa Grande Opera, ma per mettere gli Uffici di Autostrade del Lazio a disposizione degli amici dei politicanti, a cui hanno spostato diverse volte il tracciato, recando danno al vicino meno amico: un vero e proprio nimbismo clientelare ed istituzionale!

Una domanda sorge spontanea: perché la magistratura ha chiamato in giudizio solo la Giunta Storace, quando tra gli imputati ci sono dirigenti delle Amministrazioni Regionali, in primis quella di Marrazzo, passati poi in tutte le successive Giunte? Gli stessi che, omettendo i controlli dovuti, hanno usato e acquisito la progettazione dell’Arcea. Le Giunte Polverini e Zingaretti, hanno perfino resuscitato e approvato il progetto del tratto Roma-Fiumicino – Tor de Cenci, con una Verifica d’Impatto Ambientale (VIA) non più idonea, visto che il territorio coinvolto era ieri una area verde incolta, ma oggi esiste il quartiere di Torrino-Mezzocammino con la presenza di 20mila abitanti, che vivrebbero sotto l’inferno dell’inquinamento acustico ed atmosferico dell’autostrada che attraverserebbe le loro case.

 

Il cantiere non è stato ancora aperto. Prima che sia troppo tardi è ancora possibile un passo indietro deciso per ritirare responsabilmente, e una volta per tutte, il progetto devastante e costoso dell’autostrada/bretella a pedaggio: fare giustizia ora e non (forse) dopo che i privati si saranno intascati la quota parte di 468 milioni di euro pubblici attualmente stanziati.

10 Febbraio 2015

 

Archivio 2014

MARTEDÌ 23 DICEMBRE 2014

Roma – Una trasformazione travestita da Stadio

Di Gualtiero Alunni

A Roma si sta giocando una partita dove gli arbitri indossano la divisa nera della speculazione edilizia. Da una parte c’é la squadra della Giunta Marino, che non vede schierato in campo l’Assessore Ozzimo, squalificato per somma di corruzioni. Oggi ci troviamo ai tempi supplementari, nel pieno dello scandalo di “Mafia Capitale”, dove molti giocatori istituzionali sono stati ammoniti o espulsi da un arbitro con la toga. In questa partita, dove lo specchietto per le allodole è il nuovo stadio della Roma, non viene usata la regola del fuorigioco, così da consentire cubature fuori piano regolatore, con la tattica delle compensazioni e degli accordi di programma. La foto del progetto – ripresa da siti statunitensi – rende esattamente l’idea della s/proporzione tra le cubature e il cemento destinati allo stadio ( più o meno il 20%) e tutto il resto.

Passiamo alla cronaca.

La vera natura dell’opera che si vuole fare in parte sull’ex ippodromo di Tor di Valle, sarà la realizzazione di un milione di metri cubi, gran parte dedicati a tre grattacieli alti cento metri ciascuno e a un centro commerciale, di cui il vicino Stadio, sarà solo la ventesima parte. La “magia” della trasformazione dal solo Stadio a Mega Centro Direzionale avverrà attraverso una errata applicazione del “contributo straordinario”. Il Piano Regolatore Generale (PRG) stabilisce che il 66% dei plusvalori immobiliari generati da una trasformazione, la cui sostenibilità urbanistica deve essere accertata prima di ogni altra cosa, tornino alla città. Con queste risorse, si devono realizzare opere pubbliche che migliorino la vita dei cittadini. Qui invece, con le opere previste, si stravolgono le norme di PRG, soprattutto con le infrastrutture di trasporto: il prolungamento linea B di una fermata, l’adeguamento delle via Ostiense/via del Mare, da Tor di Valle fino al GRA, il nuovo ponte carrabile sul Tevere e il raccordo tra l’autostrada Roma – Fiumicino e la via Ostiense, servono a far entrare e uscire gli spettatori dallo Stadio e a rendere facilmente accessibile dall’aereoporto di Fiumicino il Business Park.

Su questa partita incombono una diffida sulla proprietà dei terreni e ben tre esposti alla Procura della Repubblica di Roma per gli enormi profitti che la Società costruttrice (Parnasi & soci amerikani) potrebbe ottenere. Un giocatore, che diversamente dal passato, si è incamminato sulla “cattiva strada”, è l’Assessore Caudo che fa “melina”, con il ritornello che i costi dell’opera sono a totale carico dei privati, ma non dice il vero, perché gran parte, saranno sostenuti dalla collettività già gravata dalla crisi economica.
Irresponsabile è la scelta del campo da gioco della speculazione.

L’area è ubicata vicino all’ansa del fiume Tevere, classificata ad alto rischio idrogeologico dall’Autorità di Bacino. Non vorremmo che si faccia la fine dei Mondiali di nuoto, con opere incompiute,con l’aggravante del dubbio interesse pubblico. Con questa localizzazione, non è sbagliato pensare, che invece di una partita di calcio-cemento, nell’immediato futuro, si possa giocare una partita di palla nuoto.
Non è difficile preventivarlo, visto che l’impatto sul territorio sarà pesantissimo, sia dal punto di vista idrogeologico, ambientale – paesaggistico e della sicurezza in generale. L’assenza di una seria e approfondita analisi sulla reale pericolosità dell’area e di come l’aumento sconsiderato della esposizione, in seguito alle nuove costruzioni per migliaia di famiglie, inciderà nella valutazione di rischio.Lo squilibrio economico-finanziario è evidente in questo progetto, visto che l’implementazione dei servizi e delle attività accessorie, funzionali e pertinenziali alla struttura sportiva, sarà usato per compensare l’enorme costo (270 milioni) delle opere d’urbanizzazione necessarie, a fronte dell’esorbitante cifra di 340 milioni del costo dello stadio.

Quindi, dal punto di vista delle infrastrutture per la mobilità e le opere di urbanizzazione, il loro costo abnorme è funzionale all’intera trasformazione urbanistica e non al solo stadio o alla riqualificazione della zona. La concessione dei diritti edificatori, per circa un miliardo di euro, serve a compensare i costi di urbanizzazione che risultano principalmente funzionali alle opere compensatrici. Una spirale infernale, in grado di divorare territorio e risorse pubbliche a danno dei cittadini!

Marino e Caudo possiamo considerali due bari, che oltre tutto, hanno bruciato le tappe di un iter amministrativo, mai visto per altre opere urgenti necessarie alla città. Anche in questo caso è partita una denuncia contro il Comune di Roma per il reato di falso ideologico e cioè di menzogna in atto pubblico, perché non esiste per tale opera, l’interesse pubblico, ma solo l’interesse privato.

Il Sindaco Marino, messo in difficoltà dal pressing sociale, vuole trasformare il Campidoglio in uno Stadio e forte della disinformazione che ha fatto “bere” ai tifosi della Roma, li ha invitati in Consiglio Comunale per sostenere l’approvazione della delibera n.83/14.

Se a Natale troveremo sotto l’albero la devastazione/cementificazione di Tor di Valle, vorrà dire che la partita l’avranno persa tutti i cittadini romani e i romanisti, ma l’avranno vinta gli amerikani della Goldman Sachs, Nike e Walt Disney portati nella Capitale da Pallotta, con il collaborazionismo interessato di Parnasi e dell’utile idiota di Marino.

 

MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE 2014

AUGURI ECORESISTENTI PER UN 2015 SENZA DEVASTAZIONE AUTOSTRADALE!

 

Liberi, onesti, resistenti. I Comitati fischiano nelle orecchie al Pd

 A cura del Comitato No Corridoio Roma-Latina

In una sera autunnale, dopo la caduta di tante “foglie” della politica criminale di “mafia capitale”, il PD di Roma ha indetto il 10 Dicembre, una Riunione dei suoi iscritti e simpatizzanti presso il Centro Culturale “Elsa Morante” nell’omonima piazza nel quartiere popolare del Laurentino 38. Lo spazio del Centro è troppo piccolo e nonostante siano pochi i presenti, soprattutto istituzionali del PD dei municipi e del Comune di Roma più un nutrito gruppo di giornalisti e telecamere, l’incontro è stato spostato fuori dal Centro. Insomma, gli iscritti e i simpatizzanti, a cui era stato rivolto l’invito a partecipare, hanno disertato come pure la cittadinanza del quartiere. Le duecento persone che hanno ascoltato all’aperto gli interventi di Zingaretti, Orfini, Marino e Santoro, sono un numero estremamente misero, se si pensa che gli iscritti al PD di Roma sono oltre 8.000.

Un fuori programma, puntuale, alle ore 17,00, lo hanno praticato gli attivisti del Comitato No corridoio Roma-Latina che, dopo aver srotolato il loro striscione, ad ogni arrivo degli oratori piddini, hanno gridato slogan come: “Fuori la mafia dalla Stato”, Liberiamo Roma”, “La devastazione non passerà, l’autostrada non si farà” – vedi il video -Ad ogni bordata di slogan, i giornalisti che accorrevano verso il politicante di turno, facevano “l’onda” spostandosi verso coloro che contestavano. La tensione con alcuni supporter del PD presenti, è salita alle stelle, fino a sfiorare la rissa. Il culmine della provocazione si è raggiunto quando l’ex segretario romano e ora deputato del PD, Miccoli, avvicinandosi minaccioso al portavoce del Comitato lo apostrofava: “voi parlate come Carminati”, secca la risposta: “gli amici dei fascisti e dei mafiosi sono i corrotti del tuo partito come Ozzimo, Patanè e Coratti”. In piazza c’erano anche i militanti di Ross@ che hanno espressamente chiesto con un volantino, le dimissioni del Sindaco e della Giunta, e un gruppo del M5S che gridava “vergogna, tutti a casa”.

Veniamo ora agli interventi : Il Commissario del PD di Roma, Matteo Orfini ha, tra l’altro, dichiarato:“il PD a Roma è stato teatro di un’infinita guerra fra bande, che infeudavano dal parlamentare all’ultimo consigliere comunale”. Poi Orfini ha scomodato perfino la storica scuola di formazione del Pci: “Bisogna costituire una ‘Frattocchie’ dell’anticorruzione, per formare e dare gli strumenti atti a contrastare la corruzione ai consiglieri comunali. Ha concluso: “Un partito non può funzionare così, va raso al suolo e ricostruito”.
E Marino dà la colpa alla precedente Giunta: “Ci sarà qualcuno che nel nostro partito ha sbagliato, ma l’impianto criminale nasce nella destra di Alemanno”
Zingaretti: “evitare lo schifo di chi si chi si comprava pacchi di tessere o pagava la propria sezione.”

Insomma, tra rimpallo delle responsabilità e lo scarico delle colpe perfino ai circoli del PD, questa assemblea non ha parlato alla città, ma è stata fortemente autoreferenziale e contraddittoria, se vogliamo essere buoni.

Difatti, i problemi che strangolano le masse popolari della sterminata periferia metropolitana, sono rimasti fuori da questo contesto. Nemmeno una parola sulle privatizzazioni selvagge dei servizi a partire dal sociale, sulle cementificazioni, sulle nocività delle discariche e degli inceneritori, sulle case vuote e sulla povera gente senza case, sulle devastazioni autostradali, sul costo della vita, sulla disoccupazione e sulla precarietà.

Poco prima della conclusione, alcune attiviste del Comitato No corridoio hanno chiesto a Marino di poter far parlare un loro rappresentante. Nonostante la ritrosia di molti funzionari piddini, il Sindaco ha acconsentito. Nel prendere la parola, lo storico Portavoce del Movimento Nocorridoio, Gualtiero Alunni, ha chiesto un incontro urgente con Marino e Zingaretti, per l’immediato ritiro della grande e inutile opera dell’autostrada a pedaggio, fonte di devastazione, disoccupazione e corruzione. Ha rilanciato un accorato appello all’adeguamento in sicurezza della Via Pontina, che solo negli ultimi 20 anni, ha lasciato sull’asfalto 600 pendolari, morti per incidenti stradali. Marino, ha ripreso la parola, impegnandosi a promuovere un incontro con una delegazione di cittadini del Comitato.

Questo raduno, estraneo al quartiere popolare e lontano dai suoi gravi problemi sociali, con un fare molto depresso e sconsolato, è poi defluito e ha abbandonato l’area del Centro Culturale, con più interrogativi di quanti ne aveva prima dell’incontro. Se si vuole liberare Roma dalla mafia, dalla criminalità e dai fascisti, non saranno certo queste iniziative che lo potranno e lo vorranno fare, ma solo le masse popolari LIBERE, ONESTE E RESISTENTI.

 

LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014

Corteo su Cemento=Mafia PARTECIPIAMO!

L’Agro romano non può morire per mafia e corruzione.

il 18 DICEMBRE 2014 SCENDIAMO IN PIAZZA ore 18,oo partenza da Via Millevoi

Il Comitato No Corridoio aderisce e partecipa

SABATO 13 DICEMBRE 2014

INVITO a PIZZA con gli attivisti NOcorridoio/NObretella

 

Le “pizze”, a quelli che se le meritavano le abbiano già date, adesso siete tutte/i invitate/i alla PIZZA ECORESISTENTE con gli attivisti del movimento Nocorridoio/Nobretella per farci gli AUGURI DI NATALE e di un 2015 senza devastazioni autostradali
MERCOLEDI 17 Dicembre 2014 ore 21,00
Ristorante Pizzeria “Porta del Sole” Via Sarsina, 140 a/b – Vitinia (Roma)
MENU’ 15 euro + un obolo volontario per la causa:
Focaccia rossa
Antipasti: Bruschetta, Supplì, patatine, crocchette
Pizze a scelta
Bevande
Caffè
Prenotazioni: su profilo FB: Comitato No Corridoio – nocorridoio@tiscali.it – 3332152909

 

 

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014

Diamo gambe all’altra città, contro il cuore di tenebra su Roma

Di Gualtiero Alunni

La scoperta a Roma, da parte della magistratura della “mafia capitale” ha scoperchiato un sistema di potere putrefatto dalle sue fondamenta. Tristemente note sono le esternalizzazioni, le liberalizzazioni, le privatizzazioni che negli ultimi 20 anni hanno sostituito il welfare sociale pubblico, regalando milioni di euro al profitto privato. La prima ad essere sul banco degli imputati è la legge di privatizzazione dei servizi a partire dal settore sociale. Le decine di “Società dello sfruttamento e dell’accaparramento” chiamate impropriamente Coop sociali, hanno avuto dagli anni ’90 l’autorizzazione (leggi accreditamento) ad approfittarsi del disagio e della sofferenza umana degli ultimi: i migranti, i rom, i diversamenti abili e i poveri, con lo scopo di arricchirsi legalmente. La coop 29 Giugno, che è solo l’iceberg della rete di corruzioni, di clientele e di connivenze e forse, per le modalità emerse dall’inchiesta, con i suo intrecci fascio-mafiosi, quella senza scrupoli e criminale. Chi interpretava la cooperazione nello spirito solidale e di vero servizio, è stato emarginato, non ha avuto vita facile o gli sono state assegnate solo le briciole dell’assistenza.

A farne le spese sono stati soprattutto gli strati popolari della sterminata periferia metropolitana. Dalle Giunte Rutelli a quelle Veltroni le coop accreditate erano per la stragrande maggioranza riconducibili ai partiti della maggioranza di centro sinistra, comprese quelle di estrazione cattolica. Poi è arrivato Alemanno che ha espulso le poche coop trasparenti favorendo ulteriormente le grandi “coop” politicamente trasversali. Vanno evidenziate altre due cicche di Aledanno: parentopoli e il tentativo di approvare altri 27 milioni di metri cubi di cemento oltre quelli già previsti dal PRG. I vari Bettini e Marroni e tutto l’apparato PDS/DS/PD, sono stati da sempre i registi degli accordi con i poteri forti dei vari settori che hanno svenduto la città di Nathan e di Petroselli. Per fare alcuni esempi basta citare i veri padroni di Roma: Caltagirone, Parnasi, Mezzaroma ed altri (cementificazione), Cerroni (rifiuti), Benetton e Salini-Impregilo (mobilità), la finanza delle Banche (Unicredit e Intesa San Paolo).

Ruota di scorta a sinistra Nieri (SEL) vice Sindaco di Roma e stato colui che ha portato Marino presso la coop “sociale” 29 Giugno, la quale ha finanziato con 30mila euro la campagna elettorale del Sindaco e fino a pochi mesi ha ricevuto appalti per 60 milioni di euro.

La coppia kriminale Carminati/Buzzi, per dichiarazioni di un ex poliziotto, collaborava con i servizi segreti, proprio quando nella guerra di mala per il controllo della Capitale, negli ultimi anni, sono state uccise 200 persone.

A questo capitolo vergognoso dobbiamo aggiungere la politica devastante e nociva di tutte le Giunte, da 30 anni a questa parte, contro la salute dei cittadini e l’aggressione del cemento a quello che rimane dell’agro romano. Da Malagrotta, la più grande cloaca d’Europa, al nuovo PRG da 70 milioni di metri cubi con il suo cavallo di troia degli “Accordi di programma” che permettono varianti fuori piano e guarda caso portano colate di cemento nelle aree verdi, agricole e a servizi. Come non ricordare le centinaia di posti macchine del Piano Urbano Parcheggi (PUP), l’odierno parcheggio sopra la Stazione Termini (1.300 posti auto, qualche decina di posti moto e un centro commerciale), i Punti Verdi (grigi) Qualità (PVQ), i 10 art.11 funzionali anch’essi a togliere verde e servizi ai quartieri di edilizia popolare, l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.

Corruzione o non corruzione, chi ha amministrato e amminestra la Capitale, ha comunque legittimato l’ennesimo sacco di Roma, ha favorito gli avvoltoi prenditori di appalti pubblici, ha disumanamente affondato il coltello del profitto, nella disperazione e sulla pelle di migliaia di poveri cristi.

Chi più, chi meno, questa è la colpa di tutte le Giunte che si sono succedute, altro che “mele marce”, ci troviamo davanti ad un sistema di potere senza scrupoli, ad una lotta di classe contro le masse popolari a cui questi politicanti sono allineati e consapevoli.

Gli uomini e le donne liberi/e, onesti/e e resistenti, in questo quadro pieno di ingiustizia, non hanno “giunte amiche” e “partiti amici”!

Non si può non ricordare Pablo Neruda: “Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, chi rinuncia ad inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati”.

Rovesciamo il tavolo, diamo voce e gambe alla città di sotto, contro le tenebre fascio-dem-mafiose.

L’autostrada è tra i 40 progetti finanziabili dall’UE

 

 

Una Storia infinita: i predatori della nostra terra non mollano e nemmeno NOI!
Se si andrà avanti sarà calpestato il “Libro bianco della Mobilità” dell’UE. Il Piano Juncher “illustra” 40 progetti finanziabili dalla metà del 2015, tra cui l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina di 2.700 milioni di euro.

 

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014

I 408 milioni del Cipe per la messa in sicurezza sono una bufala!

Dopo l’Assemblea Pubbica 1/12/14 dei Nodi NOcorridoio/NObretella, la cons reg.le Valentina Corrado, ha posto questo problema al Dip.to Bilancio e ha ricevuto come risposta documentativa la delibera del 2/8/13 dell’autostrada/bretella. Quindi pensiamo che vi sia stata una erronea interpretazione del procuratore della Corte dei Conti anche per quanto riguarda l’importo complessivo.
Alla luce dei fatti Valentina procederà come segue:
-.scriverà direttamente al procuratore per avere delucidazioni o conferma delle supposizioni;
– scriverà alla società autostrade del lazio per capire se intendono proseguire con la gara, nonostante i rilievi (censure) fatti dall’autorità anticorruzione;
– continuerà a cercare Refrigeri e se avrà novità ce le comunicherà in tempo reale.

3^ PROROGA DEI TERMINI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE GARA AUTOSTRADA

SE NON FOSSE UNA COSA SERIA, SIAMO ALLE COMICHE!
3^ PROROGA DEI TERMINI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE CHE COMUNQUE NON RISPONDE ALLA CENSURA DELL’ANAC…
“Prendendo atto del ristretto tempo a disposizione dei Concorrenti per ottemperare a tutte le osservazioni inserite nelle note di riscontro al quesiti,si ritiene opportuno, nell’ambito dell’approfondimento in corso dell’iniziativa, prorogare il termine di presentazione delle offerte della procedura in oggetto alla data del 18 febbraio 2015 alle ore 12,00 – pena esclusione.
La prima seduta pubblica si terrà il 19 febbraio 2015 alle ore 10,00 presso Autostrade del Lazio – c/o ANAS – Direzione Generale – Unità Gare e Contratti, Via Mozambano,10 – ROMA.”
p.s.: gli errori grammaticali sono a cura di Autostrade del Lazio!

 

 

VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014

BUONA NOTIZIA, MA CONTRADDITTORIA

Da quanto leggiamo, la Regione Lazio sembra che abbia deciso di “riservare gli stanziamenti Cipe di 408 mln di euro a opere urgenti di messa in sicurezza della Via Pontina”.
Nello stesso tempo non si è chiuso il triste capitolo della costruzione dell’autostrada a pedaggio. Quindi i 468 mln rimangono messi a bando per l’autostrada, ma la cosa che più ci rende perplessi, è il fatto che la maggior parte dei 408 mln verrà utilizzato nel tratto Roma-Latina, proprio quello interessato dall’autostrada (!?).
Tra l’altro, gli interventi di messa in sicurezza saranno inutili, perché per costruire l’autostrada (x 130 km/h), il fondo stradale di una strada regionale (x 90 km/h) non è a norma, quindi dovranno rifarlo di sana pianta.
“A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…”: vuoi vedere che questo sperpero di denaro pubblico è un compromesso legato alla lettera dell’Ance Lazio e alla censura dell’Autorità Anticorruzione?
COSI’ FACENDO SI ACCONTENTANO TUTTE LE IMPRESE, MA SI DEVASTA IL TERRITORIO, SI DANNEGGIANO I PENDOLARI CON UNA CANTIERIZZAZIONE SENZA FINE E SI SPRECA IL PUBBLICO DENARO!
Lo ribadiamo e lo diciamo con sempre più convinzione visto le novità:
RITIRARE IL BANDO E ADEGUARE IN SICUREZZA LA PONTINA!
p.s.: ci riserviamo di cercare ulteriori info più dettagliate.

Dalla Regione 408 milioni per i lavori sulla Pontina

27/11/2014, di Redazione (online).

«Esprimiamo il nostro compiacimento per il fatto che la Giunta regionale del Lazio abbia deciso di riservare gli stanziamenti Cipe di 408 milioni di euro a opere urgenti di messa in sicurezza della via Pontina, con l’allargamento delle carreggiate, la realizzazione delle corsie di emergenza e l’eliminazione degli incroci pericolosi». Lo ha detto Il procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti Angelo Raffaele de Dominicis in occasione del Rendiconto Generale della Regione Lazio per il 2013.

«Non si possono confondere i grandi progetti, come la realizzazione dell’Autostrada Roma-Latina – ha spiegato il procuratore – con le opere di messa in sicurezza della Pontina» una «strada della morte» dove negli ultimi 4 anni si sono registrati numerosi incidenti con feriti con esito mortale.

GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE 2014

1/12/14 ASSEMBLEA PUBBLICA importante PARTECIPARE TUTTE/I!

Il momento è delicato, se la censura (non vincolante) dell’Autorità Anticorruzione non determinerà la sospensione del bando di gara, a Dicembre si chiuderà il percorso.A questo punto, NOI tutte/i dovremo decidere come cambiare la nostra azione di opposizione alla devastante e inutile opera autostradale a pedaggio. Per questi motivi, invitiamo alla massima partecipazione per decidere insieme il che fare.

GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014

IMPORTANTE ATTO DI CENSURA DELLA GARA DI APPALTO

Roma-Latina in project, censura Anac: «Norme violate su concorrenza e Pmi»

Per l’autostrada da 2,8 miliardi accolto l’esposto dell’Ance Lazio – «Troppo tempo dalla prequalifica agli inviti, e nulla si è fatto per favorire la partecipazione delle Pmi, come chiede il Codice»

di Alessandro Arona

 

 

L’infinita vicenda dell’autostrada Roma-Latina in project financing (opera da 2,8 miliardi di euro, di cui 970 di contributo pubblico, progetto prelimnare approvato dal Cipe nel 2004, bando di concessione a fine 2011) si arricchisce di un nuovo capitolo. A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle offerte, l’Autorità anticorruzione (competente anche per la vigilanza sugli appalti) ha accolto i rilievi segnalati il 18 giugno scorso da Ance Lazio e Acer (costruttori di Roma) e afferma così – in una lettera inviata alla società concedente Autostrade del Lazio (Anas-Regione Lazio) – che la gara in corso viola i principi del Codice Contratti in materia di concorrenza e non discriminazione, contravviene al principio introdotto dalla legge 214/2011 che invita a favorire la partecipazione delle Pmi alle grandi opere, e infine «è limitativa della concorrenza»», sempre in relazione alla partecipazione delle Pmi.
Le affermazioni dell’Anac non sono per ora in alcun modo vincolanti, perché danno comunque tempo ad Autostrade per il Lazio di presentare controdeduzioni o una eventuale richiesta di audizione entro 20 giorni dalla ricezione della lettera. E non saranno comunque vincolanti neanche dopo, se l’Anac dovesse confermare i suoi giudizi negativi. Tuttavia potrebbero a quel punto “sostenere” un eventuale ricorso di una parte interessata (la stessa Ance o una piccole e media imprese edile che si ritenga illegittimamente esclusa dalla gara) presso la giustizia amministrativa.
Da capire c’è anche se la “diffida” inviata dall’Autorità di Cantone potrà avere effetti sulla scadenza del 24 novembre, convincere cioè Anas e Regione Lazio a rinviare nuovamente la scadenza (il termine originario era il 16 settembre 2014, adesso il 24 novembre).
L’autostrada, che per molti tratti sarà un’ammodernamento dell’attuale superstrada Ss 148 Pontina, costa in tutto 2.787,7 milioni di euro, ma la tratta di cui si garantisce la copertura del piano economico-finanziario (delibera Cipe 51/2013, in Gazzetta il 3 gennaio 2014) è solo la A12-Roma (Tor de’ Cenci)-Latina e opere connesse, che costa 2.063 milioni (1.839 al netto del ribasso di gara stimato) e gode del contributo publico di 468 milioni a valore attuale, stanziati nel 2004. La delibera 51/2013 approva il progetto definitivo della A12-Tor de’ cenci (594,4 milioni), che ancora mancava all’appello, ed esprime parere favorevole allo schema di convenzione, nel quale lo Stato non assume nessun obbligo di finanziamento delle tratte attualmente non coperte da finanziamento pubblico (la Cisterna-Valmontone), come d’altra parte stabilito dall’articolo 18 comma 4 del decreto Fare. Il Cipe 2013 (governo Letta, ministro Lupi) ha comunque confermato l’impostazione della gara Anas 2011 secondo la quale l’aggiudicazione riguarda tutta l’opera, anche la parte non finanziata (la bretella Cisterna-Valmontone, collegamento alla A1), la cui realizzazione è tuttavia condizionata allo stanziamento dei 502 milioni mancanti.
La gara Anas pubblicata nel dicembre 2011 è rimasta a lungo bloccata, dopo la prequalifica di sei imprese nella prima metà del 2012, sia per i ricorsi pendenti dopo la revoca del contratto ad Arcea Lazio (società concessionaria diretta senza gara, all’epoca del presidente del Lazio Francesco Storace), sia per la mancata registrazione della delibera Cipe di metà 2012 da parte della Corte dei conti, proprio sulla faccenda della concentrazione dei fondi 2004 (i 468 milioni) su una sola tratta, obiezione superata per legge con il Dl 69/2013.
Nel giugno scorso, dopo il riavvio della gara e l’invio delle lettere invito da parte di Autostrade del Lazio, nell’aprile scorso (tra le cordate in gara dovrebbe esserci il Gruppo Salini, l’austriaca Strabag, Astaldi, Pizzarotti), Ance Lazio e Acer hanno fatto esposto all’Autorità di vigilanza sui contratti.
Nell’esposto si denunciava proprio il lungo lasso di tempo passato dal bando (dicembre 2011) alle lettere di invito (aprile 2014), 28 mesi. Questo violerebbe secondo l’Ance il principio di tempestività negli appalti (art. 2 Codice) e inoltre dopo oltre due anni il numero dei concorrenti con qualifica adeguata potrebbe essere cambiato.
Ance-Acer denunciava anche illegittimi, per violazione degli articoli 2, commi 1-bis e ter del Codice (divisione in lotti funzionali ove possibile e partecipazione delle Pmi alle grandi opere, norme introdotte nel 2011 e poi modificate nel 2012 e 2013) perché non è prevista nessuna suddivisione in lotti, sebbene secondo l’Ance ciò fosse tecnicamente ed economicamente possibile.
L’Anac dà in sostanza ragione all’Ance su tutta la linea.
Afferma che la gara viola i principi di cui all’articolo 2 comma 1 del Codice, in particolare ilprincipio di tempestività, libera concorrenza e non discriminazione. L’atto di avvio del procedimento di evidenza pubblica, sostiene l’Anac, è la fase di prequalificazione, avvenuta nella primavera 2014, e l’invio delle lettere invito due anni dopo viola l’esigenza di non dilatare troppo il tempo della gara.
Il principio di concorrenza è invece secondo l’Anac violato per irragionevoli restrizioni all’accesso alla gara.
In particolare sarebbe secondo l’Autorità violato il principio di cui all’articolo 2 comma 1-ter del Codice che prevede forme di coinvolgimento delle Pmi alle gare. «Nel bando – scrive l’Anac – non solo non si prevede per la realizzazione delle tre tratte A12-Roma tor de Cenci, Roma Tor de Cenci-Latina, bretella Cisterna-Valmontone la suddivisione in lotti dell’opera, ma malgrado il finanziamento sia sufficiente solo per una tratta, mette in gara l’intero intervento, così effettuando la selezione dei concorrenti su importi molto maggiori (2.787 milioni di euro) e senza contemplare la possibilità di avvalersi di quanto previsto dall’articolo 146 (possibilità di imporre al concessionario l’affidamento a terzi con gara di una quota di lavori pari almeno al 30%, ndr); si concretizza in tal modo una forte limitazione della concorrenza nell’area delle imprese di minori dimensione, che sono proprio quelle che il legislatore intendeva rilanciare».
L’Aanc osserva che «per risolvere le problematiche evidenziate la stazione appaltante avrebbe potuto riavviare le procedure di preselezione, senza ledere i concorrenti che si erano già candidati, perché questi avrebbero avuto il solo onere di ripresentare la comunicazione già inviata».
A questo punto, primo passo delle puntate successive, non resta che vedere se Autostrade per il Lazio decidera di rinviare o sospendere la gara, o se andrà avanti avanti come previsto.

MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014

UNA RIFLESSIONE SULLA FASE

Autostrada A12-Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone: che fare?
La disinformazione regna sovrana, nessuna Amministrazione coinvolta dal tracciato, ha mai, diciamo mai, informato i propri cittadini. Tutte le Giunte Regionali del Lazio che si sono succedute, hanno sostenuto la devastazione e più volte invitate al confronto con le comunità territoriali, si sono date alla fuga. Diversamente, le tante e partecipate assemblee, promosse dal nostro movimento si sono pronunciate categoricamente e unitariamente contro l’autostrada a pedaggio per l’adeguamento in sicurezza della Pontina e la costruzione della Metropolitana Leggera. Il 10 Dicembre 2014 scadranno i termini per la presentazione delle offerte della Gara d’Appalto e il 18 Dicembre 2014 Autostrade del Lazio SpA terrà una conf stampa. A questo punto, visto anche la latitanza del TAR del Lazio che non ha ancora convocato la prima udienza di merito sul nostro ricorso, presentato ormai nel lontano mese di Marzo 2014, ci troviamo davanti ad una sola alternativa: attivare i Presidi Permanenti dove inizieranno i cantieri. Per questa nuova eco-resistenza civica, servirà la partecipazione cosciente e in prima persona di tutte/i, al fine di fermare un’opera ingiusta, inutile e onerosa.

NOI, lo sfascia italia e il Partito Devastatore

NO SBLOCCA ITALIA

BLITZ DAVANTI IL PD DURANTE LA DISCUSSIONE IN SENATO

IDENTIFICATI ALCUNI ECORESISTENTI E L’OPERATORE DI LIBERA.TV

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Un PD devastatore da stato di polizia  

Dopo che al Senato il Governo Renzi/Lupi aveva stroncato il dibattito e gli emendamenti sullo “Sblocca italia” imponendo l’ennesima fiducia, i Comitati che presidiavano piazza del Pantheon contro questa legge distruggi/sfascia italia, abbandonavano la piazza non prima di aver denunciato la devastazione e la nocività di questa ennesima porcata.

Un gruppo di ecoresistenti, mentre percorrevano la strada del ritorno a casa incamminandosi verso la fermata Metro – Spagna, passavano davanti alla sede naz.le del PD. A questo punto sono partiti alcuni slogan come “NO allo sblocca italia”, “PD Partito Devastatore”.

La protesta trovava la reazione di alcuni agenti in borghese che fermavano e identificavano due attivisti del Comitato No Corridoio Roma-Latina, con l’accusa di aver trasgredito l’art. 18 della Costituzione (!?). La situazione si è prolungata per diverso tempo, nel quale sono intervenuti anche altri poliziotti in divisa.

Gli ecoresistenti denunciano come qualsiasi dissenso verbale contro un Partito che si sta dimostrando tutt’altro che democratico, diventi un problema di ordine pubblico, con l’uso repressivo della polizia.

Ribadiamo che andremo avanti senza paura opponendoci a questa legge ingiusta, per difendere la nostra terra, la nostra acqua e la nostra aria.

Roma, 4 Novembre 2014
I comitati promotori dei Presidi NO sblocca italia

SABATO 1 NOVEMBRE 2014

Tutte/i ai Presidi del 3/4 Novembre per bloccare lo “sblocca italia”

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: 3 e 4 Novembre 2014 – Votazioni al Senato dello “sblocca italia” – I Comitati promuovono due Presidi a Roma.

Lo avevamo annunciato a piazza Montecitorio che non saremo arretrati di fronte all’arroganza e all’autoritarismo del Governo Renzi/Lupi.
I Comitati, le Associazioni e i Forum che si sono incontrati Venerdi 31 Ottobre 2014 a Roma, rilanciano l’appello alla mobilitazione, in occasione delle votazioni al Senato per manifestare la ferma opposizione alla rottamazione del nostro “bel paese”.
Conseguentemente, invitano tutte/i a partecipare ai Presidi (autorizzati) in Piazza SS Apostoli il 3 Novembre 2014 dalle ore 14,30 e il 4 Novembre 2014 dalle ore 16,30. Nelle stesse giornate saranno praticate altre iniziative di contrasto.
Difendiamo la nostra terra, la nostra aria e il nostro mare, da un aggressione senza precedenti, portata avanti da un Governo che invece di intervenire contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza delle strade, delle scuole, per il rispetto del referendum sull’acqua pubblica e per investire nelle fonti di energia rinnovabile, si sta apprestando a diffondere una ulteriore cancrena devastante e nociva: impennata della cementificazione e impermeabilizzazione del territorio, incentivi all’energia da fossile (carbone), decine di trivellazioni per il petrolio, nuove grandi inutili opere autostradali, svendita del demanio pubblico, privatizzazione dell’acqua pubblica, centralizzazione dei controlli da parte dei Ministeri e conseguente perdita di poteri delle Sovraintendenze e degli Enti Locali, proroghe ai concessionari autostradali, senza alcuna gara, autocertificazione da parte dei proprietari di aver fatto le bonifiche dei siti contaminati, esautorando di fatto il potere di controllo degli Enti Locali.
NOI non ci faremo asfaltare e inquinare!
Per questo bisogna bloccare questa ingiusta legge
Per questo è un dovere di tutte/i resistere!
Roma, 31 Ottobre 2014
Per contatti e info: nocorridoio@tiscali.it – cell. 3332152909

 

M

 

GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014

31/10/2014 – Incontro Naz.le dei Comitati contro la “Sblocca Italia”

APPELLO
I presidi sotto Montecitorio sono stati solo l’inizio di una eco resistenza più articolata, autorganizzata e diffusa: “Ce n’est qu’un début, continuons le combat!”

Entro l’11/11/2014 il Governo Renzi/Lupi, dopo l’ennesima fiducia messa alla Camera dei Deputati, calendarizzerà la seduta al Senato nei prossimi giorni, per la definitiva conversione il legge. Per questo motivo, il Comitato No Corridoio Roma-Latina insieme ad altre realtà ecoresistenti, fhanno lanciato un appello a tutti i Comitati, Forum e Associazioni che hanno a cuore la propria terra, la propria aria e il proprio mare, per partecipare all’incontro naz.le del 31 Ottobre 2014 dalle ore 17,00 presso i locali di Via Giovanni Giolitti,231 a Roma (vicino alla stazione Termini).La finalità è quella di Decidere insieme le modalità del Presidio al Senato e altre iniziative di contrasto.
Il “Rottama Italia” contiene ed è portatore insano di devastazioni, nocività e inquinamenti senza precedenti:
– impennata della cementificazione e impermeabilizzazione del territorio
– incentivi all’energia da fossile (carbone)
– decine di trivellazioni per il petrolio
– nuove grandi opere autostradali
– svendita del demanio pubblico
– privatizzazione dell’acqua pubblica, nonostante il referendum
– centralizzazione dei controlli da parte dei Ministeri e conseguente perdita di poteri degli Enti Locali
– proroghe ai concessionari autostradali, senza alcuna gara
– autocertificazione da parte dei proprietari di aver fatto le bonifiche dei siti contaminati, esautorando di fatto il potere di controllo degli Enti Locali.

Per contatti: nocorridoio@tiscali.it – cell. 3332152909

Evento FB: https://www.facebook.com/events/1527474377493542/?fref=ts –

 

NONOSTANTE LE CENSURE, SIAMO OSTINATI E PERSEVERIAMO!

Cari amici, stiamo cercando di attirare l’attenzione dei media sulla nostra battaglia civica contro la devastante autostrada a pedaggio, per questo abbiamo pensato di scrivere a “Striscia la Notizia” per chiedere il loro sostegno sotto il punto di vista mediatico e di inchiesta.
Per farlo abbiamo bisogno del Vostro aiuto, Vi chiediamo quindi di scrivere a gabibbo@mediaset.it e/o andare sul sito:http://www.striscialanotizia.mediaset.it/segnalazioni.shtml ed inserire la Vostra segnalazione.
Inserire nostro riferimento FB: Comitato No Corridoio, email: nocorridoio@tiscali.it, cell.3332152909. Grazie!

Azione diretta contro Salini-Impregilo

http://asud.net/chi-ci-guadagna-con-lo-sblocca-italia-blitz-dei-movimenti-alla-sede-di-impregilo/

LUNEDÌ 6 OTTOBRE 2014

Foto Occupy Regione

 

Il Comitato occupa l’aula del Consiglio della Regione Lazio

Comunicato Stampa

Dichiarazione di Gualtiero Alunni – Portavoce del Comitato No corridoio per la metropolitana Leggera

 

Oggetto: Occupata l’aula consiliare della Regione Lazio.

 

Questa mattina si doveva tenere il Consiglio Straordinario sui Trasporti, ma per la terza volta consecutiva, veniva rinviato a data da destinarsi. Per questo motivo, un gruppo di attivisti del nostro Comitato, esasperati dalla blindatura istituzionale della Giunta Zingaretti, nel non risolvere i gravi problemi di sicurezza della V. Pontina (scia di sangue lunga 24 anni con 600 morti per incidenti stradali), nel mantenere i trasporti ferroviari pontini in condizioni da carro bestiame, di sostenere l’inutile, costosa e devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone, hanno deciso per protesta, di occupare l’aula consiliare. La condizione per liberare l’aula è stata la richiesta di un incontro urgente con il Presidente Zingaretti, l’Ass.re Refrigeri e il Presidente della Comm.ne, Panunzi. Di questo trittico del Partito Devastore (PD), si è reso reperibile solo il cons Panunzi, perchè gli altri due, erano subito fuggiti a gambe levate. Questa Giunta dimostra continuamente di essere allergica al confronto con i cittadini e di farsi promotrice di incontri informativi e partecipativi con le comunità locali. Diversamente, sono molto attenti a fare gli interessi delle grandi imprese private arraffatrici di grandi appalti, utili a riempire le loro tasche arrecando un grave danno ai pendolari, agli agricoltori e all’ambiente.

Nonostante tutto ciò, abbiamo incontrato il Cons Panunzi, il quale non contraddicendo il nostro giudizio, si è dimostrato un “muro di gomma”, non prendendosi nessun impegno, affermando di essere legato e subalterno ai voleri della Giunta a cui appartiene, e facendo lo “scarica barile” ci ha consigliato di contattare (leggi: inseguire) l’Ass.re Refrigeri.

 

Il nostro movimento non è ingenuo e tanto meno rinunciatario. Se questi signori, arroccati come sono al potere, pensano di averla vinta, hanno fatto male i loro calcoli. Così facendo radicalizzano ancora di più la nostra ecoresistenza, forte del consenso di centinaia di cittadini disseminati e autorganizzati nei Comuni e non solo, dove vorrebbero costruire il mostro d’asfalto e cemento.

Roma, 6 Ottobre 2014

MARTEDÌ 16 SETTEMBRE 2014

17/9/14 Consiglio Regionale Straordinario sui Trasporti

Alla Regione, alla Regione!
Mercoledi 17 Settembre 2014 dalle ore 10,00 alle ore 18,00 si terrà il Consiglio Straordinario della Regione Lazio sul problema dei trasporti. Invitiamo tutte/i a partecipare per dirne quattro a Zingaretti il devastatore.

 

MERCOLEDÌ 3 SETTEMBRE 2014

IL VELENOSO MENU’ DEL “DECRETO SBLOCCA ITALIA”

Di Gualtiero Alunni

Il Decreto Sblocca Italia è un velenoso menù che porta con se le ennesime devastazioni e cementificazioni. Tanto asfalto inutile e costoso, poca attenzione alla mobilità ferroviaria dei pendolari, mancano le risorse per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio e delle scuole, per le bonifiche e la lotta al dissesto idrogeologico.

La propaganda è una profonda gola mediatica, da cui esce che dal provvedimento arriveranno 100mila posti di lavoro.

Si continua a spingere sull’asfalto, finanziando le grandi opere autostradali a cui vanno risorse pubbliche dirette e attraverso la defiscalizzazione, con il sostegno a interventi mortali per il territorio. Si incentivano le trivellazioni per il petrolio e un nuovo cemento da semplificazioni per interventi edilizi in aree demaniali.

Allarme sulle conseguenze dell’articolo 45 del decreto: una norma riservata ai fondi immobiliari di investimento, per i quali, anche in concorso con la Cassa e Depositi e Prestiti, è prevista la concessione o il diritto di superficie su beni pubblici, anche demaniali non utilizzati, per la realizzazione e lo sviluppo di progetti urbanistici-edilizi. Tradotto: i fondi comuni che investono nel mattone potranno ottenere in concessione, aree pubbliche costiere per realizzare interventi edilizi in deroga anche ai piani regolatori.

Il Ministro Lupi ha introdotto una norma che favorirà la proprietà fondiaria e i grandi costruttori a scapito dell’interesse pubblico. Si tratta dello sportello unico edilizio, che toglie la pianificazione urbanistica ai Comuni: Se, entro 30 giorni, chi presenta una domanda per edificare non riceve una risposta dalle amministrazioni interessate, il funzionario dello sportello unico assume la funzione di commissario ad acta per il rilascio delle concessioni. Una follia perché la finalità della norma è quella di esaurire, ovvero cementificare, tutte le previsioni edificatorie dei Piani regolatori dei comuni italiani: l’esatto opposto del consumo di suolo zero.
Ne abbiamo abbastanza per parlare di interesse pubblico violato e chiedere a Renzi/Lupi di ritirare il provvedimento. Invece dal Governo, viene rivendicata la trivellazione, perché “se c’è il petrolio in Basilicata sarebbe assurdo, in questo momento, rinunciarvi”. La scusa per Renzi  riguarda la crisi energetica e con l’occasione ha sferrato un nuovo attacco alle comunità ecoresistenti “affette da comitatite”.

Ennesimo regalo alle società concessionarie delle autostrade, a cui si vorrebbe concedere un prolungamento delle concessioni, uno schiaffo alla libera concorrenza, ma ancora di più al giusto ritorno al pubblico della gestione. Dato che il Lupi perde il pelo, ma non il vizio, sempre in materia di autostrade troviamo lo spreco di risorse pubbliche più grave: la proposta di defiscalizzazione in favore dei privati per l’autostrada Orte-Mestre (un’opera faraonica lunga 400 km che costerebbe oltre 10 miliardi), inutile in quanto i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45, non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13.

Dobbiamo sottolineare una grave omissione di Renzi/Lupi, che non hanno impugnato la legge regionale della Campania n. 16 del 7 agosto 2014, ovvero il blitz estivo con cui il Consiglio regionale ha riaperto in maniera indecente e illegittima il condono edilizio in una delle regioni più massacrate dall’abusivismo edilizio.

Un’altra “chicca”la ritroviamo nelle norma che favoriscono lo sfruttamento delle fonti fossili a discapito dei territori e dell’ambiente. Con lo Sblocca Italia si sostituiscono le vecchie fasi di prospezione, ricerca e coltivazione con una concessione unica della durata di 30 anni, 10 in più rispetto alla normativa precedente, semplificando le procedure e allungando i tempi per il quale è possibile esercitare l’attività estrattiva sul territorio perfino con proroghe che potrebbero arrivare fino a 50 anni. Inoltre, viene accentrato il potere autorizzativo per la Valutazione di impatto ambientale (VIA) dei progetti, dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente: entro 90 giorni le Regioni dovranno inviare al Ministero tutte le istruttorie dei titoli vigenti e dei procedimenti in corso.

Un duro colpo di mano alle amministrazioni territoriali e locali per favorire le attività delle compagnie petrolifere e compromettere lo sviluppo delle economie locali del settore agricolo e turistico, fortemente legate alla valorizzazione e alla tutela della bellezza del territorio e del paesaggio. Il futuro del nostro Paese non può essere distorto dall’incapacità del Governo Renzi di non voler voltare pagina e rottamare le vecchie logiche di potere con le quali si continua a favorire clienteralmente un gruppo di interesse particolare, senza guardare all’interesse collettivo e in particolare ai giovani che vogliono costruire il loro futuro.

SLITTAMENTO DI 70 GG DEI TERMINI DELLA GARA D’APPALTO

Da Autostrade del Lazio Spa:
“Il termine per il ricevimento delle offerte fissato per il giorno 16 settembre 2014 alle ore 12:00, con nota ADL-344-P del 24 luglio 2014, a seguito di richiesta di tre concorrenti, è stata concessa una proroga per la presentazione dell’offerta. Pertanto, il termine per il ricevimento delle offerte è fissato per il giorno 27 novembre 2014 alle ore 12:00. La seduta pubblica si terrà il giorno 10 dicembre 2014 alle ore 10:00 presso Autostrade del Lazio spa – c/o ANAS – Direzione Generale – Unità Gare e Contratti, Via Monzambano, 10 – 00185 Roma.”
NOSTRO COMMENTO: qualcosa comincia a scricchiolare proprio da parte di coloro che dovrebbero devastare la nostra terra!

M

VENERDÌ 29 AGOSTO 2014

Dopo il 16/9/14 non sarà più tutto come prima!

Il 16 Settembre 2014 se la gara d’appalto verrà aggiudicata, cambierà radicalmente la nostra ecoresistenza. Per questo stiamo lavorando per costituire due PRESIDI PERMANENTI a Roma e a Latina: Invitiamo tutti i cittadini coscienti della devastazione che avverrà, ad essere attivamente conseguenti e a lottare in prima persona con il movimento NOcorridoio/NObretella!