IL 9/3 A LATINA – UNIRE TUTTE LE VERTENZE SOCIALI E AMBIENTALI

IL 9/3 A LATINA – UNIRE TUTTE LE VERTENZE SOCIALI E AMBIENTALI

VERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 23/3

CONTRO LE GRANDI OPERE E LE NOCIVITA’

Di Gualtiero Alunni*

Sabato 9 Marzo 2019 alle ore 17,30 promossa dai Nodi del Comitato No corridoio Roma-Latina, si terrà a Latina, presso “Il Gabbiano” in Viale XVIII Dicembre n.126, una Assemblea aperta a tutte le Associazioni , i Comitati e i cittadini, propedeutica e organizzativa verso la Manifestazione Nazionale a Roma del 23 Marzo 2019 contro le Grandi Opere inutili e per il clima.

La Via Pontina, pericolosa e volutamente lasciata insicura, ha fatto oltre 600 vittime per incidenti stradali; l’assenza di manutenzione ha prodotto centinaia di buche per il dissesto del fondo stradale; gli incidenti sono all’ordine del giorno e le file inesorabili di accesso a Roma sono chilometriche; l’inquinamento è ai massimi livelli. Le strade provinciali come le Migliare sono abbandonate e lasciate in condizioni critiche. La rete ferroviaria vive sofferenze estreme e, come per Terracina, determina l’isolamento traumatico di chi ci vive. Non stanno bene nemmeno i ponti, molti dei quali sono stati chiusi ed altri sono palesemente a rischio di crollo. La strada statale 156, la famigerata Monti Lepini, da anni è in attesa del completamento dei lavori. La sistemazione di questa arteria strategica è fondamentale e sufficiente per il collegamento viario e lo sviluppo economico della Provincia di Latina, senza dover ricorrere alla speculativa costruzione della Bretella Cisterna-Valmontone.

Il territorio pontino ha subìto negli anni una aggressione senza precedenti.

L’impianto della centrale nucleare di Borgo Sabotino costruito nel 1958, dopo la sua “chiusura” è diventata un pericolo per la salute dei cittadini. La bonifica e la post gestione della discarica di borgo Montello marca il passo. Intanto, le falde acquifere continuano ad essere inquinate. Il percolato (liquido derivato dalla macerazione dei rifiuti in discarica), è fuoriuscito da alcuni invasi non impermeabilizzati e ha avvelenato la falda. Le sostanze pericolose quali piombo, rame e zinco, ritrovate nell’acqua sotto la discarica, hanno determinato la modificazione delle acque di falda rendendole pericolose per la salute pubblica. Chi ha gestito il traffico illecito di rifiuti pericolosi ha trasformato una cava dismessa in provincia di Latina, in un’enorme discarica per rifiuti tossici, attraverso l’uso di decine di camion e macchinari utilizzati per il trasporto e il conseguente interramento delle sostanze pericolose, che sono ancora lì..

In assenza di una pianificazione virtuosa della gestione dei rifiuti, di là da venire, la Regione Lazio continua a disseminare il territorio di impianti a biometano (es. Latina Scalo), biogas e biomasse che, al di là del nome, producono inquinamento (la letale diossina) come gli inceneritori.

Le nostre proposte alternative, e di buon senso, sono note da sempre e riguardano la messa in sicurezza delle strade e dei canali, delle scuole pubbliche e del territorio; la prevenzione dei dissesti idrogeologici; impegno per la riforestazione. Insomma tante piccole opere necessarie all’ambiente e a chi ci abita.

Per questi motivi invitiamo tutte/i a partecipare all’Assemblea per rafforzare unitariamente la nostra eco-resistenza civica contro nocività e devastazioni.

* Portavoce Nodi Territoriali Comitato No Corridoio Roma-Latina