AUTOSTRADA ROMA-LATINA. IL MINISTERO AL COMITATO: SIAMO CON VOI

Teo Peppicelli, Gualtiero Alunni e Corrado Bisini

Deo Peppicelli, Gualtiero Alunni e Corrado Bisini al tavolo del Ministero dei Trasporti

 

Caldo torrido capitolino al Ministero di Infrastrutture e Trasporti, ma per il Comitato No Corridoio Roma-Latina, insieme a Legambiente Lazio, i circoli pontini, “Salviamo il Paesaggio” e “Respiro Verde”, promotori del presidio di fronte al palazzo ministeriale di Piazzale di Porta Pia andato in scena oggi dalle 15, l’incontro con tecnici e collaboratori del Ministro Toninelli è stato molto soddisfacenteDal Ministero ribadiscono di essere sulle stesse posizioni del Comitato che si batte contro l’autostrada a pedaggio. E la cosa rischia di provocare sensazioni urticanti per i politici pontini che, da più parti, dichiarano fantomatiche autostrade e bretelle.

Il buon esito dell’incontro per il Comitato No Roma-Latina è dato dalla notizia, appresa durante l’incontro “istituzionale”, che sono stati nominati 53 ispettori per la sicurezza stradale in Italia i quali, dal 24 giugno, sono al lavoro per fornire, entro 120 giorni, un cronoprogramma di interventi esclusivamente mirati all’adeguamento in sicurezza delle strade – abortito, di fatto, qualsiasi impegno per l’autostrada a pedaggio. Al tavolo di confronto, su nella sede del Ministero, erano presenti il dott. Francesco Guarente, responsabile delle relazioni sindacali del MIT, l’avvocato Gaetano Marzulli, capo della segreteria del Ministro, l’ing. Roberto Tartaro, responsabile sicurezza stradale e il dott. Gaetano Fulli. Per i Comitati No Roma-Latina e No Bretella Cisterna ValmontoneGualtiero Alunni, Daniela Cortese, Corrado Bisini e Deo Peppicelli. All’incontro si è unito anche il Presidente del IX Muncipio romano Marco Cerasola, da sempre contrario all’autostrada a pedaggio.

Per il Lazio, è stato scelto l’ingegnere Dominichini.

Un'immagine dal Presidio tenuto di fronte al Mit
Un’immagine dal Presidio tenuto di fronte al Mit

Per stessa ammissione degli uomini vicini al Ministro Toninelli permangono, tuttora, forti spinte politiche per fare in modo che l’autostrada a pedaggio si realizzi (Lega e Pd), benché il Consiglio di Stato, con il supporto fondamentale di Bankitalia, ha sonoramente bocciato il progetto di Autostrade del Lazio e la gara d’appalto vinta dal Consorzio italo-spagnolo SIS. Una decisione che peraltro è stata possibile anche in ragione del cambio, da parte della stessa Bankitalia, del tecnico che avrebbe dovuto formulare il parere sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’opera da emettere per conto dell’Istituzione guidata da Visco e richiesto dal medesimo Consiglio di Stato, a caccia di una valutazione terza e autorevole.

Danilo Toninelli, Ministro Infrastrutture e Trasporti
Danilo Toninelli, Ministro Infrastrutture e Trasporti

Infatti, in un primo momento, colui che avrebbe dovuto vidimare o meno, per Palazzo Koch, il progetto Roma-Latina era l’avvocato Raffaele Stajano. Un nome che aveva un particolarità difficilmente trascurabile: l’avvocato era stato Presidente di Autostrade del Lazio, ossia l’ente regionale (ormai quasi decotto) che ha partorito il progetto dell’autostrada a pedaggio.
Un ruolo, quello di Stajano, che evidentemente non avrebbe consentito una serenità di giudizio. Così Bankitalia ha cambiato tecnico e da lì si è arrivati alla decisione resa pubblica dal Consiglio di Stato il 13 settembre 2018 che, accogliendo il ricorso di Salini Impregilo (la controparte del SIS) e annullando gli atti di gara, è apparsa sin da subito tombale per le aspirazioni del Consorzio italo-spagnolo costretto a fare marcia indietro rispetto alla gallina dalle uova d’oro, al secolo Autostrada a pedaggio Roma-Latina (vedi video sotto con il resoconto di Gualtiero Alunni rispetto ai dettagli dell’incontro tenuto oggi pomeriggio ai tavoli del MIT).

Tuttavia il progetto autostradale Roma-Latina rimane ancora in essere, nonostante sia stato sepolto dalla sentenza di Palazzo Spada dello scorso settembre. Per tre motivi essenziali: non è stato de-finanziato il progetto al Cipeè stato reiterato il vincolo preordinato all’esproprio con delibera dello stesso Cipe risalente al 25 ottobre 2018il Consorzio SIS, ex vincitore del bando di gara, ha ancora pendente un ricorso in Cassazione di natura giurisdizionale. Un’azione, quella di SIS, che ha più il sapore della disperazione che della speranza.

Claudio Durigon
Claudio Durigon

Per quanto riguarda la bretella Cisterna Valomontone, che nelle ultime settimane era tornata in auge in ragione di alcune dichiarazioni di politici locali come il sottosegretario leghista Claudio Durigon, è stato confermato ciò che il Comitato sostiene da tempo: anche dal Mit fanno sapere che non esiste nulla di concreto, né progettualmente né dal punto di vista finanziario. Peraltro, il tavolo istituzionale che il Ministro Toninelli ha aperto con le parti politiche, compreso il Governatore del Lazio Zingaretti, è stato ad ora un passaggio a vuoto: appena due incontri dal 14 maggio, data di inizio dei lavori.
Il tavolo istituzionale, da cui il Comitato No Roma-Latina è escluso (ribadito oggi anche dai collaboratori di Toninelli), è ad ora un motivo in più per credere che i cittadini del Lazio non pagheranno l’ennesimo balzello. E per fortuna.

Comunicato sul presidio del 2 febbraio 2019 a Terracina

Il 2 Febbraio 2019 si è svolto il Presidio promosso dal Comitato No corridoio Roma -Latina per la metropolitana leggera, dal Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina, dal WWF Litorale laziale sez. di Terracina, Terracina Social Forum, Social Forum Circeo, Città Partecipata, Sempre Verde- Pro Natura Latina, I.S.D.E.- Medici per l’Ambiente Sezione di Latina. La manifestazione si è tenuta sotto la pioggia sulla Via Pontina al km 95, nei pressi di un secondo cantiere, sopra ad un canale che dava segni di cedimento.

L’obiettivo della manifestazione era portare all’attenzione dei cittadini l’insostenibile situazione di mobilità in tutto il territorio della provincia e in particolare la situazione di isolamento della città di Terracina causa di questa criticità.

Al tempo stesso le associazioni partecipanti al presidio hanno voluto sottolineare l’assurdità del progetto che prevede la costruzione del Corridoio intermodale Roma Latina e bretella Cisterna – Valmontone, praticamente un’autostrada con pedaggio a pagamento.

L’enorme quantità di denaro (3 miliardi di Euro), necessaria alla costruzione dell’autostrada potrebbe servire invece alla messa in sicurezza di tutta la Pontina, del monte Cucca e al ripristino della tratta ferroviaria Terracina – Fossanova attraverso un piano straordinario di manutenzione che darebbe nuovo impulso all’economia della Regione e lavoro a tante imprese e lavoratori.

Inoltre denunciamo l’impatto devastante che l’autostrada a pedaggio determinerebbe sul nostro territorio e in particolare su due aree di grande pregio naturalistico, la Riserva Naturale di Decima Malafede e la Riserva Statale del Litorale Romano.  Il ripristino e la messa in sicurezza della Pontina da Roma a Terracina è urgente dopo che la stessa è stata interrotta lo scorso 25 Novembre 2018 in prossimità di Terracina al km 97,700 in seguito all’apertura di un incredibile voragine, in cui ha perso la vita il povero Valter Donà. Voragine che sta creando grandi difficoltà alla viabilità da e verso Terracina, ma del cantiere ancora nemmeno l’ombra. Una Città che ha visto la chiusura da oltre due anni il Ponte sul Fiume Sisto (ora oggetto di un intervento di emergenza con un ponte provvisorio), i frequenti cedimenti strutturali e conseguenti chiusure della Frosinone Mare, il grave dissesto idrogeologico del Monte Cucca e la chiusura dal 2012, della tratta ferroviaria Terracina-Fossanova, gli allagamenti della Via Appia nella zona di Pontalto, le Vie Migliare colabrodo, vive una grave situazione di disagio ed è sempre più isolata dal resto della provincia.

A questo quadro di dissesto delle infrastrutture, va aggiunta la carenza di domanda e di offerta del trasporto pubblico locale, la situazione di degrado delle strade cittadine disseminate di buche, la carenza della pianificazione in tema di mobilità (PUMS) ed i servizi sicuramente migliorabili da e per la stazione di Monte San Biagio.

Le nostre osservazioni critiche sono calate anche nel contesto più generale dei cambiamenti climatici per cui le strutture viarie come ponti, viadotti, canali costruiti tanti decenni fa, non reggono l’impatto di eventi meteorologici estremi che stanno diventando la norma. Ciò dovrebbe comportare un continuo controllo e una seria manutenzione delle strutture esistenti, cosa questa, che il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino e l’Astral non hanno fatto.

Mettiamo in evidenza l’inquinamento dovuto all’eccessivo uso del trasporto su gomma che oltre all’emissione di gas di scarico in atmosfera sta facendo correre alla popolazione rischi sanitari gravi.

Vogliamo affermare la necessità di progetti condivisi con i territori, attraverso lo strumento del dibattito pubblico, garanzia, questa, per il rispetto dei requisiti di difesa del paesaggio e della trasparenza gestionale.

Una mobilità sostenibile amica delle persone ha bisogno di treni e metropolitane, di un trasporto pubblico su gomma, di piste ciclabili all’interno di un contesto naturale integro.

Diamo appuntamento a tutte/i alla Riunione di Sabato 16 Febbraio 2019 ore 15 presso i locali della Rete Solidale in Via Traiano s.n.c. a Terracina, per la costituzione del Nodo di Terracina del Comitato No Corridoio e per discutere delle prossime iniziative.