Archivio 2016

MARTEDÌ 11 OTTOBRE 2016

12/10 – Incontro in Campidoglio

Alle ore 10,30 una nostra delegazione incontrerà il Presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale, Marcello De Vito, per chiedere di mandare una lettera urgente al Ministro Delrio al fine di convocare una nuova Conferenza dei Servizi, visto la mutata situazione politica-amministrativa di Roma, Pomezia, Ardea, Aprilia e Latina.

GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016

RISOLUZIONE SULL’AUTOSTRADA

Martedi 4 Ottobre 2016 ore 9,00 è convocato il Consiglio del IX Municipio di Roma Capitale con all’odg anche la risoluzione contro l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e a sostegno delle proposte alternative.

 

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2016

Sabato 24/9 a Latina

GIOVEDÌ 8 SETTEMBRE 2016

RIUNIONE del NODO di ROMA del Comitato NO corridoio

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare!

LUNEDI 12 Settembre 2016 ore 21,00 presso la sede dell’Unione Inquilini a Spinaceto in Viale Caduti della Guerra di Liberazione, 268.

MARTEDÌ 6 SETTEMBRE 2016

SETTEMBRE di/con NOcorridoio/NObretella

1) Domenica 11 ore 8,00 – 20,00 “Lago Cantato” – Rassegna di oralità e civiltà contadina. Si svolgerà nell’ambito del Festival PE I NDO, presso il Lago di Giulianello (Cori – LT).

2) Domenica 18 ore 14,00 alla “Fiera della Sostenibilità e delle Relazioni” presso l’area Pizzamore in Via Nettunense km 34,500 ad Anzio.

3) Sabato 24 ore 9,30 – 17,00 In occasione della “Grande Piantumazione Libero Orto di Latina” presso ex Parco S. Marco – Via Vincenzo Rossetti – Assemblea informativa a cura del comitato NO CORRIDOIO | jam session a cura del collettivo SWAMP.

VENERDÌ 5 AGOSTO 2016

Comunicato richiesta nuova Conferenza dei Servizi

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO dei Comitati NOcorridoio/NObretella

Oggetto: Richiesta una nuova Conferenza dei Servizi sull’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone.

Nei giorni scorsi ci sono state delle novità.
Lunedi 25 Luglio 2016 si è tenuta presso il Circolo Heminghuay di Latina la Riunione del Nodo territoriale del Comitato No corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera.
La sala era strapiena di cittadini che hanno fatto molte domande qualificate, così da ottenere quelle informazioni negate dalla stragrande stampa di Latina e non solo, dalla pattuglia di parlamentari e consiglieri regionali (PD-FI-FdI) favorevoli alla devastante autostrada a pedaggio. Oltre due ore intense di dibattito che si sono concluse con l’impegno di continuare la campagna d’informazione, di partecipazione dei cittadini alle scelte li riguardano e con la mobilitazione-autorganizzazione d’autunno, in particolare attraverso la costituzione del Presidio Permanente a Borgo Piave di Latina, dove presumibilmente inizierà il cantiere. In questa occasione, oltre a diversi cittadini, hanno aderito al Nodo di Latina: il Collettivo “Libero Orto”, il Collettivo “Swamp”, il Circolo PRC di Latina, Meetup 256 “I grilli e le cicale di Latina”, il Meetup “5 stelle latina in movimento”, Comitato “Salviamo il Paesaggio” di Latina e Provincia.
Alle ore 16 del 27 luglio 2016 presso la sede del Comune di Latina la nostra delegazione è stata ricevuta dal sindaco Coletta e dall’assessore Buttarelli. Il portavoce Gualtiero Alunni in apertura dell’incontro ha ringraziato la Giunta di Latina che per la prima volta, diversamente da quelle che l’hanno preceduta, si è resa disponibile a confrontarsi con i nostri Comitati. Dopo aver consegnato una documentazione relativa alle criticità dell’opera e alle proposte alternative, il portavoce Gualtiero Alunni ha chiesto l’impegno della Giunta a promuovere, attraverso incontri pubblici, un percorso informativo e partecipativo della comunità latinense alle opere che ricadono sul proprio territorio e ricevendo in tal senso risposta affermativa e l’impegno del sindaco Coletta ad organizzare un incontro istituzionale aperto alla cittadinanza.
Lo stesso Sindaco di Latina, Coletta ha dichiarato: “Autostrada, soldi da utilizzare meglio. Avrei potenziato la rete ferroviaria e adeguato la Pontina”.
ADESSO TUTTI I SINDACI DA ROMA A LATINA HANNO ESPRESSO LA LORO CONTRARIETA’ ALLA DEVASTAZIONE, per questo chiediamo che sia SUBITO convocata UNA NUOVA CONFERENZA DEI SERVIZI!
Siamo ancora in tempo per salvare la nostra terra, il lavoro e l’ambiente da questa opera, inutile per i pendolari, onerosa per tutti i cittadini e devastante per gli agricoltori.4/8/2016

 

MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2016

Salini-Impregilo RINUNCIA ALLA SOSPENSIVA

02/08/2016 – TAR DEL LAZIO – CAMERA DI CONSIGLIO
Giudizio Cautelare 113
Salini-Impregilo RINUNCIA ALLA SOSPENSIVA
Lo interpretiamo in due modi:
1) sapendo di perderlo hanno evitato un pronunciamento negativo prima dell’udienza di merito del 19/10/16;
2) hanno avuto garanzie che l’Anas non procederà alla firma del contratto con la SIS.

GIOVEDÌ 28 LUGLIO 2016

COMUNICATO incontro con il Sindaco di Latina

COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Incontro della delegazione dei Comitati Nocorridoio/Nobretella con il Sindaco di Latina e l’Assessore alle Infrastrutture.
Alle ore 16 presso la sede del Comune di Latina la nostra delegazione è stata ricevuta dal sindaco Coletta e dall’assessore Buttarelli. Il portavoce Gualtiero Alunni in apertura dell’incontro ha ringraziato la Giunta di Latina che per la prima volta, diversamente da quelle che l’hanno preceduta, si è resa disponibile a confrontarsi con i nostri Comitati. Dopo aver consegnato una documentazione relativa alle criticità dell’opera e alle proposte alternative, il portavoce Gualtiero Alunni ha chiesto l’impegno della Giunta a promuovere, attraverso incontri pubblici, un percorso informativo e partecipativo della comunità latinense alle opere che ricadono sul proprio territorio e ricevendo in tal senso, una risposta affermativa e l’impegno del sindaco Coletta ad organizzare un incontro istituzionale aperto alla cittadinanza. A conclusione dell’incontro la nostra delegazione ha informato il Sindaco, nella presunzione che il cantiere aprirà a Borgo Piave di Latina, che i nodi dei nostri comitati si stanno adoperando per la costituzione di un presidio permanente pacifico ma deciso per fermare la violenza e l’ingiustizia dell”inutile e devastante autostrada a pedaggio.
Latina, 27 luglio 2016

MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

Comunicato Riunione Nodo di Latina

Comunicato Stampa

Oggetto: Riunione Nodo di Latina – Lunedi 25 Luglio 2016

Si è tenuta presso il Circolo Heminghuay di Latina la Riunione del Nodo territoriale del Comitato No corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera.

 

Hanno relazionato il portavoce del Comitato No Corridoio, Gualtiero Alunni  e Eugenio Marchetti del Comitato No Bretella Cisterna-Valmontone. La sala era strapiena di cittadini che hanno fatto molte domande qualificate, così da ottenere quelle informazioni negate dalla stragrande stampa di Latina e dalla pattuglia di parlamentari e consiglieri regionali (PD-FI-FdI)  favorevoli alla devastante

autostrada a pedaggio. Oltre due ore intense di dibattito che si sono concluse  con l’impegno a continuare  la campagna d’informazione, di partecipazione dei cittadini alle scelte li riguardano e con la mobilitazione-autorganizzazione d’autunno,  in particolare attraverso la costituzione del Presidio Permanente a Borgo Piave di Latina, dove presumibilmente inizierà il cantiere. Per il nostro movimento civico, il rilancio del Nodo di Latina è un fatto altamente strategico anche e soprattutto per la gestione del Presidio.   In questa occasione, oltre a diversi cittadini, hanno aderito al Nodo di Latina: il Collettivo “Libero Orto”, il Collettivo “Swamp”, il Circolo PRC di Latina, il Meetup  “Le cicale e i grilli”, il Meetup  “5 stelle Latina in movimento”.

Autostrada, rischio infiltrazioni

LUNEDÌ 25 LUGLIO 2016

L’INTERVISTA di MARCO BATTISTINI su “Il Giornale di Latina

Gualtiero Alunni, presidente del Comitato per il No incontrerà Coletta mercoledì 27.

“Autostrada, rischio infiltrazioni”

“Ai latinensi il pedaggio costerà 1800 euro all’anno, 52 aziende agricole potrebbero chiudere”

Saranno ricevuti mercoledì alle ore 16 i rappresentanti del comitato per il No alla Roma-Latina. Quella del 27 luglio può essere considerata una data storica. Per la prima volta un sindaco di Latina ascolterà le ragioni di chi si oppone all’autostrada. Gualtiero Alunni, 63 anni, presidente del comitato sarà presente già questa sera alle ore 20 nel capoluogo pontino per la riunione del Nodo di Latina presso il Circolo Hemingway a piazza Moro. Si parlerà ovviamente dell’autostrada a pedaggio A12 Roma-Latina, e come recita la locandina “l’incontro è aperto a tutti i cittadini, agli agricoltori, ai pendolari, alle realtà socio-culturali-ambientale, alle istituzioni locali”. Gualtiero Alunni da anni si batte contro l’opera infrastrutturale. La Roma-Latina non rischia di essere uno scempio ambientale con annesso spreco di denaro pubblico e con l’aggiunta di espropri e chiusure di aziende agricole? “Il problema primario è che quando si fa un’opera, si dovrebbero verificare i rapporti fra costi e benefici. In questo caso ci sono vantaggi solo per chi costruisce l’autostrada. Ci saranno ripercussioni pesantissime per i cittadini che pagheranno un pedaggio. Non sono stati informati i pendolari di questa problematica. Abbiamo calcolato che chi da Latina si recherà a Roma 5 volte alla settimana spenderà quasi 1800 euro l’anno. Le file poi continueranno ad esserci. L’autostrada non arriva dentro Roma e tutta la parte urbana non è interessata dall’opera. Resterà un imbuto all’ingresso della città”.

 

Crede che entro l’autunno i cantieri per la Roma-Latina possano essere aperti? “Pe n s i a m o che possano essere aperti dall’autunno. Ma rileviamo contraddizioni. C’è un’assegnazione  provvisoria  impugnata da Salini-Impregilo il 1 aprile, sulla quale il Tar deve pronunciarsi. L’udienza è fissata al 19 ottobre. Nonostante ciò l’Anas poi ha assegnato l’opera definitivamente senza attendere la sentenza del Tar. Così entro il 10 agosto ci sarà la firma del contratto. Per fare un ricorso qualche anno fa abbiamo speso 20.000 euro di cui 4.500 solo per depositarlo. Noi per la precisione abbiamo impugnato l’ultima decisione del Cipe riguardante il tratto A12-Tor de Cenci. L’impatto sarebbe pesantissimo, si dovrebbe scavalcare il Tevere. Forti ripercussioni sociali, dal momento che è nato un quartiere di 15.000 abitanti con rischi sul piano ambientale. E’ coinvolta la riserva naturale del parco romano di Decima Malafede. Di certo ci sarà un’in – frazione notevole ai danni dell’Italia. Noi abbiamo fatto ricorso all’Unione europea per le direttive calpestate. Noi non siamo solo ambientalisti, ma difendiamo anche il lavoro ed i tempi di vita che i pendolari perdono ogni giorno. Ci sono in ballo 50.000 nuovi posti di lavoro? Ma non scherziamo.

 

Non c’è industria a Pomezia e l’opera va ad attaccare le aree agricole, penso alla Cisterna-Valmontone. 52 aziende sono coinvolte e potrebbero rischiare la chiusura. Quasi tutte sono biologiche e saranno costrette a terminare la propria esistenza. Un danno incalcolabile proprio per l’area pontina. Ad ogni modo ad oggi gli unici veramente che ci sostengono sono quelli del M5S”. Cosa direte al sindaco Coletta mercoledì? “Lo ringrazieremo perché è il primo sindaco di Latina a riceverci. Le nostre comunità non sono mai state informate dalle istituzioni. Chiederemo che l’amministrazione del capoluogo pontino per dimostrare di voler favorire la trasparenza, informi i cittadini sulle diverse opinioni riguardanti la Roma-Latina”. Come mai secondo lei a Latina i partiti sono tutti a favore dell’autostrada, tranne il M5S? “L’autostrada inizierà da Borgo Piave. I segnali che abbiamo sono pesanti. Soggetti conosciuti (politici, ndr) sono ben indirizzati. A Roma non abbiamo consiglieri regionali e parlamentari così schierati per l’autostrada. Vorrei ricordare le parole del questore di Latina, che in commissione Antimafia ha dichiarato come operino quattro gruppi criminali in questa provincia. Chi vince la gara non costruirà l’autostrada. Il Consorzio Sis ha un capitale sociale enorme ed andranno a cercare piccole e medie aziende del territorio per i lavori. Il rischio di infiltrazioni criminose è alto per questo appalto. Segnalo pure come l’Acer, ovvero i piccoli e medi costruttori ha denunciato che l’opera è un danno. A dimostrazione che non ci sono solo ambientalisti o comitati spontanei contro l’autostrada. L’Acer ha fatto presente i problemi presenti allo stato attuale. Tanto da aver depositato un progetto per la messa in sicurezza della Pontina fattibile in due anni. Che credo sia più opportuno. Lo dice anche l’istituto nazionale Urbanistico, contrario la Roma-Latina”. Parliamo dei progetti alternativi. Credete davvero nel treno tram? “Tutto dipende dalla volontà politica. Abbiamo visto come a Barcellona funziona un’opera di questo tipo. Abbiamo visto un’operazione eccezionale. Quale sarebbe invece l’intermodalità della Roma-Latina. Il sistema del treno tram abbraccia tre reti, dalla Litoranea alla Pontina con un passaggio verso Ardea. Abbiamo privilegiato il primo tratto Roma-Pomezia-Ardea chiedendo alla Regione dei fondi per la progettazione. Per il momento è stata sempre rigettata in commissione. Pd e FI sono sempre stati uniti nel respingere la proposta. Il consumo di suolo sarebbe minimo. Appena tre metri di larghezza e 200 m di lunghezza. Da vedere le corse come le stesse banchine sarebbero da costruire. Ovviamente va potenziato il trasporto ferroviario, in particolare la Roma-Formia. Sono da ristabilire tutte le corse, c’è quindi da rafforzare il trasporto merci”. Comitati e associazioni che si oppongono all’opera hanno ricevuto solidarietà dal mondo politico – istituzionale? “Ci manca solo Latina. Per il resto tutti gli enti ci sono vicini, a partire da Aprilia e Cori. Latina purtroppo pagherà dazio maggiore per il pedaggio. Adesso creeremo uno zoccolo duro nel capoluogo pontino. Ci sarà un presidio permanente a Borgo Piave verso il mese di ottobre. Abbiamo diversi agricoltori di Cisterna di Latina pronti a sostenerci e a darci il supporto logistico. Faremo concerti e saremo molto visibili. A settembre potremo già essere ben operativi. Spero che il sindaco di Latina voglia partecipare alle nostre iniziative”. Cosa pensa di questi incendi a ripetizione che stanno devastando il territorio fra Roma e Latina lungo la Pontina? “Ho l’impressione che si stia strumentalizzando la questione degli incendi. Ce ne sono stati in passato, ma mai come quest’anno. E’ quasi certo il dolo e vorrei che la magistratura approfondisse la vicenda. So che è stata aperta un’indagine, spero si vada fino in fondo sulle responsabilità. Sulla zona di Roma si prevedono danni ingenti. Decine di ettari in fumo e 90 alberi che verranno abbattuti. Un problema ulteriore che si aggiunge a quello dell’opera autostradale.

VENERDÌ 22 LUGLIO 2016

Interrogazione parlamentare (M5S) per sospensione aggiudicazione gara d’appalto

Interrogazione a risposta orale 3-02398

presentato da

DAGA Federica

testo di

Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

DAGABUSTODE ROSAMANNINOMICILLOTERZONIZOLEZZI e VIGNAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:

da fonti stampa si apprende che il 6 luglio 2016 Autostrade del Lazio (partecipata pubblica in misura paritaria fra Anas e regione Lazio) ha disposto l’aggiudicazione definitiva in favore del Consorzio Stabile Sis S.c.p.A, per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione realizzazione e gestione del corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone. La stipula del contratto tra la stazione appaltante e il Consorzio Sis non potrà avvenire prima del 10 agosto 2016, così come disposto dall’articolo 11, comma 10, decreto legislativo n. 163 del 2006, e solo dopo l’esito positivo dei controlli sui requisiti generali di partecipazione della società;

il progetto prevede la realizzazione di 186 chilometri di infrastrutture: l’asse autostradale Roma-Latina e la Cisterna-Valmontone, oltre alle opere per la connessione con la viabilità locale e alla realizzazione di due viabilità complanari all’autostrada, gratuite per alcuni tratti, nonché l’adeguamento per il traffico locale dell’attuale Pontina, tra Pomezia nord ed Aprilia sud, per un costo totale dell’opera pari a 2,8 miliardi di euro (di cui oltre 900 milioni di euro stanziati dallo Stato) e una durata massima prevista per la concessione di 50 anni;

l’opera in questione (dichiarata strategica e di preminente interesse nazionale con deliberazione del CIPE n. 12 in data 21 dicembre 2001) presenta un iter burocratico estremamente contorto ed articolato, caratterizzato da molti contenziosi legali. Dopo una serie di controversie burocratiche e giudiziarie (che in questa sede e si evita di ricordare in quanto oggetto di numerose precedenti interrogazioni parlamentari), il 19 dicembre 2011 Autostrade del Lazio ha pubblicato il bando di gara, in cui, tra le altre cose, si specifica che il bando non vincola Autostrade del Lazio né all’espletamento della gara, né alla diramazione degli inviti, né alla successiva aggiudicazione. Inoltre, si legge testualmente che «Autostrade del Lazio si riserva espressamente la possibilità di annullare la gara o di modificarne o rinviarne i termini in qualsiasi momento ed a suo insindacabile giudizio, senza che i concorrenti possano avanzare pretese di qualsiasi genere e natura» e contestualmente si stabilisce un termine per il ricevimento delle domande di partecipazione. Nel giorno 9 febbraio 2012 (data di scadenza della presentazione predisposta dal bando) sono solo 6 le domande di partecipazione pervenute alla stazione appaltante;

dopo 28 mesi, il 10 aprile 2014 Autostrade del Lazio ha spedito le lettere d’invito ai concorrenti prequalificati, ma sono solo due le società che hanno presentato l’offerta: il Consorzio Sis, composto dai torinesi Dogliani e dall’iberica Sacyr, e la RTI Impregilo (società costituita dall’alleanza tutta italiana fra Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella). La RTI Impregilo propone uno sconto di 303 milioni di euro sul contributo pubblico. Si passa così da 902 e 605 milioni per l’intera tratta e da 468 a 367 milioni per la sola tratta Roma-Latina. Mentre il Consorzio Sis propone di incassare tutta la somma di finanziamento pubblico, 902 milioni di euro, ma si impegna a restituirla con un interesse del 5 per cento, «solo» dopo trent’anni dall’avvio della concessione e «senza garanzie finanziarie». Da fonti stampa si apprende che la società RTI Impregno, ha intrapreso le vie legali facendo ricorso al Tar, ritenendo inammissibile l’offerta presentata dalla società italo spagnola;

nonostante il codice dei contratti non imponga una specifica tempistica tra la fase di preselezione dei concorrenti e l’invio delle lettere di invito, è evidente che in questi 28 mesi, altri e nuovi operatori avrebbero potuto affacciarsi sul mercato e avere interesse a partecipare. Allo stesso tempo è altresì evidente che chi aveva già manifestato interesse poteva aver intanto modificato le proprie situazioni soggettive e non essere più interessato o in grado di partecipare. Risulta chiaro che l’eccessiva dilatazione dei tempi tra le fasi della gara e della procedura ristretta ha comportato una restrizione della concorrenza. Si precisa che quanto appena detto era stato segnalato precedentemente dall’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che aveva manifestato dubbi sulla correttezza e/o convenienza del bando di gara. Tali dubbi erano stati ratificati dal consiglio nell’adunanza del 4 luglio 2012 in una delibera, e successivamente dall’Anac con la delibera n. 29 del 9 dicembre 2014 (http://www.anticorruzione.it) si rileva, inoltre, il mancato coinvolgimento delle piccole e medie imprese richiesto dall’articolo 2 comma 1-ter del decreto legislativo n. 163 del 2006. Infatti, la stazione appaltante può: a) imporre al concessionario di lavori pubblici di affidare a terzi appalti corrispondenti ad una percentuale non inferiore al 30 per cento del valore globale dei lavori oggetto della concessione. Tale aliquota minima deve figurare nel bando di gara e nel contratto di concessione. Il bando fa salva la facoltà per i candidati di aumentare tale percentuale; b) invitare i candidati a dichiarare nelle loro offerte la percentuale, ove sussista, del valore globale dei lavori oggetto della concessione, che intendono appaltare a terzi. Di conseguenza, permane una evidente inottemperanza formale e sostanziale del bando di gara e della lettera d’invito; inoltre nessuna delle due società concorrenti ha fatto ricorso all’istituto della cooptazione (istituto che permette all’impresa di affidare una percentuale non superiore al 20 per cento dell’importo complessivo dei lavori ad altre imprese cooptate);

si evidenziano, altresì, ad avviso degli interroganti gravi carenze nella esplicitazione e chiara indicazione del quadro economico di progetto in merito alle reali somme destinate alle spese inerenti alle misure previste per i protocolli di legalità così come disposto dalla delibera del CIPE n. 58/2011 (Approvazione linee guida per la stipula di accordi in materia di sicurezza e lotta antimafia ex articolo 176, comma 3, lett.e) del decreto legislativo n. 163/2006 e successive modificazioni e integrazioni; infatti, nel quadro economico risulta assente la voce «costi per il protocollo di legalità», carenza, quest’ultima, che rischia di esporre la stazione appaltante a ulteriori contenziosi giudiziari;

in riferimento anche a quanto pubblicamente indicato dalla società RTI Impregilo, che si è detta intenzionata ad impugnare l’aggiudicazione definitiva in favore del Consorzio Stabile Sis s.c.p.a, si evidenziano delle carenze nel bando/lettera di invito nelle modalità di assegnazione dei punteggi per gli elementi quantitativi 7.1 e 7.2: il problema risiede in ciò che è stato previsto nella lettera d’invito e nella formula utilizzata per l’assegnazione dei punteggi, in cui si tiene conto solo dell’entità della restituzione del contributo e non delle tempistiche;

appare doverosa e necessaria una specifica valutazione da parte dell’ANAC estesa all’atto di aggiudicazione definitiva, anche in virtù dell’articolo 211, comma 2, del decreto legislativo n. 50 del 2016, al cui esito positivo e privo di criticità condizionare l’assegnazione dei finanziamenti statali;

appare altresì doveroso, in ossequio dei principi di correttezza e trasparenza delle procedure di scelta del contraente e dell’utilizzo di denaro pubblico, che le valutazioni espresse dall’ANAC sulla procedura in questione siano rese pubbliche e vincolanti rispetto all’adozione degli atti di competenza e alla stipulazione del contratto di gara –:

se il Ministro sia a conoscenza delle irregolarità riportate in premessa e, in considerazioni di queste nonché in virtù di quanto stabilito nel bando del 19 dicembre 2011 pubblicato da Autostrade del Lazio, non reputi doveroso avviare le iniziative di competenza per sospende l’iter amministrativo, in attesa di verifiche in merito alla legittimità della procedura di gara, accompagnate da una valutazione in ordine alla possibilità di evitare la realizzare dell’ennesima faraonica infrastruttura autostradale;

se in Ministro interrogato non ritenga di assumere iniziative volte a condizionare all’esito positivo dei pronunciamenti dell’Anac l’erogazione dei finanziamenti statali. (3-02398)

25/7/16 – Riunione del Nodo di Latina

 

Ottenuto incontro con il Sindaco di Latina

INCONTRO CON IL SINDACO DI LATINA
In seguito alla nostra richiesta ufficiale presentata l’11/7/2016, ci è stato comunicato la disponibilità di ricevere una delegazione dei nostri Comitati NoCorridoio/No Bretella per il giorno Mercoledi 27 Luglio 2016 ore 16,00.

VENERDÌ 15 LUGLIO 2016

INOLTRATA richiesta incontro ufficiale con il nuovo Sindaco di Latina, dr. COLETTA

All’attenzione di Michela Bondioli

Responsabile Segreteria del Sindaco di Latina
Il sottoscritto Gualtiero Alunni, Portavoce di tutti i Nodi territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera, CHIEDE un INCONTRO con il Sindaco dr. COLETTA e con gli Assessori competenti, sul progetto dell’autostrada a pedaggio denominato “Corridoio Integrato Intermodale A12-Roma-Latina”. Sicuro di trovare ascolto, nella piena trasparenza e partecipazione, nel fare i più sinceri auguri di buon lavoro e di buona amministrazione, rimango in attesa di un cenno di riscontro positivo.
Gualtiero Alunni
Portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
11 Luglio 2016

 

17 Comitato di Quartiere del IX Municipio contro la devastazione

Con una lettera spedita a tutte le istituzioni, 17 CdQ si posizione contro la devastazione dell’autostrada a pedaggio. Di seguito le richieste conclusive:

“Il Coordinamento dei CdQ del IX Municipio chiede di fermare la realizzazione dell’opera autostradale Roma-Latina contraria agli interessi legittimi delle popolazioni residenti, rinnovando con forza la richiesta di dare corso alle opere di mobilità sostenibile del Corridoio della Mobilità e della ferrovia leggera Roma-Pomezia unica soluzione per diminuire il congestionamento della circolazione veicolare sulle nostre arterie stradali.”

 

LUNEDÌ 11 LUGLIO 2016

Roma-Latina, il caso del bando vinto promettendo di rendere i contributi

Riportiamo l’art. uscito su “Il Corriere della Sera” del 7/7/16 a firma di Sergio Rizzo:

La nuova infrastruttura bloccata da quindici anni. E ora c’è un nuovo ricorso. L’ultima opera della legge obiettivo prima del nuovo codice appalti rischia di impantanarsi in una palude di carte bollate.

 

Quindici anni non sono bastati perché gli ingegneri avessero la meglio sugli avvocati. Così, nel luglio del 2016, l’ultima opera della morente legge obiettivo prima del nuovo codice degli appalti rischia di impantanarsi di nuovo in una palude di carte bollate. Parliamo dell’autostrada Roma-Latina e Cisterna-Valmontone, una roba da 2,8 miliardi che dovrebbe essere realizzata con quello che è in voga definire project financing. Traduzione: i privati ci mettono i soldi e si rifanno con i pedaggi. Ma è un project financing all’amatriciana. Non proprio tutti i soldi sono privati, e come sempre finisce in un pasticcio. C’è infatti un contributo pubblico di 902 milioni, e quello scatena una guerra senza precedenti. Alla gara indetta dalla Autostrade del Lazio, società pubblica al 50% fra Anas e Regione Lazio, si presentano in due: il consorzio Sis, composto dai torinesi Dogliani e dall’iberica Sacyr, e un’alleanza tutta italiana fra Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella. Quando si aprono le buste dell’offerta tecnica sono in vantaggio i quattro italiani. Ma alla verifica dell’offerta economica ecco il sorpasso. La cordata Impregilo propone uno sconto di 303 milioni del contributo pubblico: da 902 a 605 per l’intera tratta e da 468 a 367 per la sola Roma-Latina. Il suo avversario però spiazza chiunque. Non chiede infatti un solo euro. Non a fondo perduto, almeno. Nel senso che quei 902 milioni li vuole tutti quanti e subito, ma si impegna a restituirli con un interesse del 5%. Dopo trent’anni dall’avvio della concessione e senza garanzie finanziarie.

Il ricorso di Impregilo

Tanto basta per dare fuoco alle polveri. Il 23 giugno pochi giorni dopo che l’appalto è stato aggiudicato in via provvisoria, parte da Impregilo la richiesta all’Anas, alla Regione e ai ministero dell’Economia e delle Infrastrutture a dichiarare inammissibile l’offerta degli italo-spagnoli. Con la seguente motivazione: se il gruppo Sis dice che restituirà il contributo pubblico, questo deve necessariamente essere in relazione con stime di traffico spropositate. Dunque come può garantirne la restituzione? Già a marzo la cordata Impregilo, del resto, aveva fatto ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della gara. Il cui esito singolare non aveva mancato di sollevare qualche domanda nella stessa stazione appaltante, se è vero che era stato sollecitato alla commissione aggiudicatrice un supplemento di istruttoria: ricevendo tuttavia una conferma del giudizio in favore del gruppo italo-spagnolo. Esiste anche un precedente, riguardante il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi. In quel caso, come in questo, la gara era stata vinta dal consorzio (guidato da Autobrennero) che aveva promesso di restituire il contributo pubblico: particolare curioso, del raggruppamento faceva parte anche la Pizzarotti, che ora invece contesta quel meccanismo.

La mediazione di Autostrade del Lazio

Per risolvere la controversia Autostrade del Lazio propone allora ai ricorrenti di congelare l’azione promossa davanti al Tar per poter ottenere un parere dell’autorità Anticorruzione di Cantone. Ma il ricorso non viene ritirato. Così a restare nel congelatore è il parere dell’Anac, che su quella gara surreale ha intanto aperto un’istruttoria. E il 6 luglio arriva l’aggiudicazione definitiva dell’appalto al consorzio Sis, con il contestuale annuncio di un nuovo ricorso al Tar degli sconfitti. Avanti dunque con gli avvocati e le scartoffie. La morale, purtroppo, è sempre la stessa. Bandi confezionati spesso con il copia-incolla, in modo discutibile, con gare che durano all’infinito: questa è cominciata addirittura nel 2012, quattro anni fa. Nessuna certezza sui tempi e i costi delle opere, con il risultato di vanificare qualunque seria finanza di progetto. Il tutto regolarmente imprigionato in una giungla di cause, ricorsi e controricorsi.

Un calvario iniziato nel 2001

 

Il Calvario della Roma-Latina comincia nel 2001, quando la giunta laziale di Francesco Storace decide di affidare l’operazione a una joint venture pubblico-privata che si chiama Arcea: 51 per cento Regione Lazio, 49 suddiviso fra Autostrade, Monte dei Paschi, e un consorzio dai toni rossoneri. Accanto alla cooperativa Ccc che fa capo alla Legacoop troviamo infatti Erasmo Cinque, già capo dei costruttori romani, il cui studio trabocca di ritratti di Benito Mussolini. La cosa però non va avanti anche perché Bruxelles — com’era immaginabile — pianta una grana sul fatto che non si possono assegnare concessioni pubbliche a privati senza una gara. Poi nel 2008 Piero Marrazzo azzera tutto: fuori i privati, dentro l’Anas. Cinque e gli altri innescano il solito arbitrato, chiedendo danni per 859 milioni. E ci sarebbe quasi da ridere. Peccato che quattro anni fa, proprio mentre parte la gara ora contestata, il collegio arbitrale riconosca loro un danno di 43 milioni…

SABATO 25 GIUGNO 2016

26/6/16 Tutte/i al Lago di Giulianello

VENERDÌ 24 GIUGNO 2016

INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

 

“Con il via libera alla costruzione del tratto autostradale Roma-Latina, si rischia un impatto forte sul delicato ecosistema protetto dei Siti di Interesse Comunitario di Castel di Decima e Castel Porziano in prossimità dell’area di Tor De’ Cenci (Municipio IX di Roma)». Il Movimento 5 Stelle, attraverso l’eurodeputato di Roma, Fabio Massimo Castaldo e grazie al lavoro del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera, si è fatto carico di portare la questione in Europa presentando un’interrogazione a firma dello stesso Castaldo e della collega Isabella Adinolfi. «Il via libera definitivo al progetto, dato dal Cipe nel 2013 – spiega Castaldo – è stato deciso sulla base di una Valutazione di Impatto Ambientale  (VIA) risalente al lontano 2004”. Nel frattempo, la zona in questione ha visto nascere e svilupparsi il quartiere Torrino Mezzocammino, un fitto insediamento urbano, la cui presenza cambia in modo decisivo il quadro di impatto ambientale precedentemente delineato. “Il progetto preliminare e la relativa VIA hanno quindi necessariamente subito modifiche, di cui non è stato tenuto conto in mancanza di una VIA più aggiornata”, conclude Castaldo.

GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2016

Assegnazione appalto, Interrogazione Europea, Presidio Permanente

Settembre nero?
Autunno caldo!

Dopo gli ennesimi inciampi e gli immediati interventi “riparatori” del Governo e di Zingaretti, la Società Autostrade del Lazio ha deliberato l’assegnazione provvisoria dell’appalto autostradale alla SIS (cordata italo-spagnola). Sono partiti i 30 giorni per l’eventuale ricorso da parte dell’altra cordata, l’ATI, capitanata da Salini-Impregilo. Se non verrà impugnata (molto probabile), il concessionario dovrà fare il progetto esecutivo, rispondente alle oltre 140 prescrizioni con cui i vari soggetti istituzionali avevano vincolato il loro parere favorevole. Conseguentemente verrà fatta l’assegnazione definitiva. Quindi, presumiamo che in autunno potrebbero aprire i cantieri. Considerato che i maggiori sponsor politici del territorio sono quelli di Latina (Forte e Moscardelli del PD, Fazzone e Simeone di FI). Visto la forte infiltrazione della camorra e non solo, nelle aziende pontine. Per questi motivi è lecito pensare che il cantiere aprirà a Borgo Piave di Latina.

Di seguito due art:

http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/-/46894

 

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_14/roma-latina-cisterna-valmontone-aggiudicata-gara-28-miliardi-a1c378fc-325b-11e6-9479-1c0658e56669.shtml

 

Interrogazione alla Commissione Europea

Nei prossimi giorni verrà presentata dal parlamentare europeo del M5S, Fabio Massimo Castaldo, sulla violazione delle Direttive 2001/42/CE e 2011/92/CE.

 

Verso il Presidio Permanente, avanti con l’autorganizzazione e l’autofinanziamento!

Il 29 Maggio si è tenuta la nostra Festa della Primavera EcoResistente presso la Coop Agricoltura Nuova dentro alla Riserva Naturale di Decima-Malafede. Tanta partecipazione e 980 euro raccolti per finanziare l’allestimento del Presidio. Ringraziamo TUTTE/I e in particolare la Coop Agricoltura Nuova, la Mimo Arelis e la meravigliosa Orchestra Malancia.

 

Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

Web: http://quartiereroma12.blogspot.com – e.mail: nocorridoio@tiscali.it

Portavoce Gualtiero Alunni – cell. 3332152909

 

Facebook: Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

GIOVEDÌ 2 GIUGNO 2016

Rendiconto della Festa della Primavera EcoResistente del 29/5/16

 

 

Rendiconto sottoscrizione al netto delle spese, Festa della Primavera per l’autofinanziamento del Presidio Permanente: 980 euro!
Un GRAZIE ecoresistente a TUTTE/I.

Autostrada Roma-Latina, un mostro da fermare

Autostrada Roma-Latina, un mostro da fermare

di Stefano Porcari

 

 

“Immagina questa valle con un viadotto alto quindici metri che l’attraversa”. L’immagine stride brutalmente con quella evocata da Francesco Guccini che invitava a immaginare “tutto questo coperto di grano” o con la nostalgia del ragazzo della via Gluck che torna lì dove il cemento ha soppiantato l’erba. Eppure sono questi i flash che ti attraversano mentre dalla collinetta guardi la valle della riserva del parco di Decima-Malafede e Marco Antonini, dottissimo e tostissimo attivista del Wwf, ti descrive dove passerà l’autostrada Roma-Latina. Antonini è uno degli animatori  del Comitato No Corridoio che quasi da 26 anni si batte contro il progetto e che dalla Legge Obiettivo del 2001 è dovuto passare anche alla mobilitazione per fermarlo.

L’autostrada Roma-Latina adesso è nelle mani di un consorzio multinazionale italo-spagnolo , la SIS, che ha vinto come General Contractors “battendo” il consorzio dei due giganti italiani Salini-Impregilo. Ma più che una competizione è sembrato un accordo tra i due colossi, visto che collaborano allegramente in altri grandi appalti. La Sis è una creatura della spagnola Sacyr y Vallermoso (grande impresa impegnata proprio con Salini Impregilo per l’allargamento del nuovo canale di Panama) e oggi controllata al 51% dal gruppo Fininc di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.

Secondo gli attivisti del Comitato No Corridoio che le hanno provate tutte – dalle manifestazioni alle occupazioni di Regione e Anas ai ricorsi al Tar – i cantieri partiranno in autunno e partiranno da Latina, forse per la speranza della lobby del cemento di incontrare meno resistenza che nei dintorni di Roma. E proprio a Latina occorrerà dare un’occhiata molto vicino su a chi andranno i subappalti, visto che le stesse autorità di polizia denunciano la spartizione “a quattro” del territorio tra clan affiliati a mafia, camorra, n’drangheta e malavita sinti come i Ciarenti-Di Silvio legati ai Casamonica.

Domenica nella riserva di Decima-Malafade c’è stata una festa per raccogliere fondi per acquistare quello che servirà per il presidio permanente contro l’avvio dei cantieri (gruppo elettrogeno, cucina da campo etc.). A Latina si preparano a mobilitarsi gli agricoltori che si vedranno espropriare le terre –  e di fatto chiudere le aziende agricole –  mentre un paio di collettivi giovanili si vanno aggregando intorno a questa battaglia definita dai suoi protagonisti come “ecoresistente”.

Gualtiero Alunni portavoce storico del Comitato No Corridoio raccogli i fondi, distribuisce magliette, libri, gadget, materiali e spiega la storia e il senso di questa “No Tav” alle porte di Roma.  Poco prima Marco Antonini ha portato in giro un gruppo di persone spiegando con una dovizia di particolari entusiasmante flora, fauna, geologia, morfologia e archeologia di tutta l’area. Si è battuto a tutto campo anche contro una certa inerzia e complicità di associazioni e presidenti “ambientalisti” che si scoprono rapidamente collaterali alle istituzioni e ai poteri forti appena ricevono un incarico. L’idea che un paradiso come la riserva di Decima-Malafede venga devastata dall’autostrada gli accende una luce bellicosa negli occhi.

Mentre da un pentolone si sversano mestoli di zuppa di farro e fagioli che reclamano bis e tris, Alunni e Antonini spiegano come l’autostrada costerà miliardi (secondo alcuni 2,7, secondo altri quasi il doppio), di cui un quinto di soldi pubblici attraverso la furbata del project financing, e poi sarà a pedaggio andando a confluire esattamente nella stessa strozzatura all’ingresso di Roma che già oggi fa impazzire i pendolari che ogni giorno arrivano a Roma dal sud pontino.  Ma il Comitato No Corridoio respinge ogni catalogazione di “Nimby”, in questi anni ha avanzato controproposte concrete, fattibili e assai più economiche del progetto fortemente voluto dalla Regione Lazio e dai big delle infrastrutture. Hanno proposto e presentato la fattibilità di una metropolitana leggera sul tracciato già esistente (e ormai sottoutilizzato) della Roma Napoli, la messa in sicurezza della Pontina. Il tutto con il costo di un decimo di quanto previsto con l’autostrada. Non solo. Le soluzioni indicate avrebbero un impatto sul territorio irrilevante. Ma non c’è stato niente da fare. Il totem dell’autostrada ha ipnotizzato molti che si dicevano contrari quando erano all’opposizione in Regione Lazio (con una trasversalità che è arrivata da  An fino al Prc) ma che una volta al governo regionale hanno cambiato radicalmente opinione. Le associazioni ambientaliste ufficiali si sono via via defilate e azzittite, mentre è toccato ad un organo prestigioso come l’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) mettere nero su bianco le criticità dell’autostrada e la validità delle proposte dei comitati. Niente da fare. I ricorsi al Tar del Comitato No Corridoio sono ancora, stranamente, in attesa di essere discussi; i pareri contrari di vari enti pubblici e di vari comuni come Pomezia non sono stati neanche presi in considerazione.  Il mostro dell’autostrada Roma-Latina si prepara ad ingoiare tutto il territorio dell’Agro Romano e Pontina che riterrà di suo gradimento, e poi i soggetti privati passeranno all’incasso anche con il pedaggio. “Le abbiamo provate tutte” dice Alunni “adesso non ci resta che metterci davanti alle ruspe e bloccare i cantieri e i lavori. Ci auguriamo che in tanti capiscano il valore di questa lotta, come è stato per la Tav in Val di Susa, e vengano a darci manforte”. I nibbi, rapaci tornati dopo decenni sui cieli della riserva, volano alti su di noi e fanno spettacolo con i loro due metri di apertura alare. Quando le macchine sfrecceranno nella valle della riserva, se ne andranno un’altra volta, da un’altra parte, sempre che ci non sia un altro mostro di cemento e asfalto pronto a devastare territori come questi, di una bellezza straordinaria. I nibbi cacciano soprattutto i rettili. Ce ne sarà bisogno per fermare il nido di vipere che istituzioni e comitati d’affari hanno costruito intorno al progetto dell’autostrada Roma-Latina, inutile, costosa, devastante.

LUNEDÌ 18 APRILE 2016

Incontro in-formativo sulle grandi opere

La Rete dei Comitati di Roma e il Forum Salviamo il Paesaggio di Roma e del Lazio, nell’ambito dei “Corsi e percorsi in-formativi metropolitani”, INVITANO tutte/i, Giovedì 21 aprile 2016 ore 18,00
all’incontro su:
“Le grandi opere tra Legge Obbiettivo, Project Financing
e General Contractor” – Relatore: Gualtiero Alunni
presso la sede del Consiglio Metropolitano Partecipato
Via Giovanni Giolitti, 231- Roma.

 

 

DOMENICA 10 APRILE 2016

Appuntamenti del mese di AprilEcoResistente

 

INFORMAZIONE
Sabato 16 Aprile 2016 alle ore 21,00 “Libero Orto Folk Fest” presso SOTTOSCALA9 Circolo Arci in Via Isonzo, 194 – Latina.
Saremo presenti con un nostro banchetto.
FORMAZIONE
Giovedì 21 aprile 2016 ore 18,00“Corsi e percorsi in-formativi metropolitani”
presso la sede del Consiglio Metropolitano Partecipato in Via Giolitti 231- Roma
“Le grandi opere, tra Legge Obiettivo, Project Financing e General Contractor”
Relatore: Gualtiero Alunni
INVITO a partecipare.
VOLANTINAGGIO
Dal 22 al 25 Aprile ore 9,00 – 20,00 Mostra Agricola Campoverde (Aprilia – LT) in Via Pontina km. 55 uscita Campoverde.
Servono volontari.
OGNI CANTIERE SARA’UN PRESIDIO, NON UN PASSO INDIETRO!

 

 

VENERDÌ 8 APRILE 2016

Il video dell’assemblea generale del 4/4/16

https://www.youtube.com/watch?v=AT_1Or2gtEQ&feature=youtu.be

MARTEDÌ 5 APRILE 2016

Se per ignoranza o malafede: nostra risposta

Autostrada Roma Latina: “La Bretella è inutile. Spinaceto soffocherà nel traffico”

Gli studi trasportistici dell’Autostrada Roma Latina attestano che, ad oggi, solo l’11% del traffico veicolare si muove da Latina verso la Roma Civitavecchia. Diversamente l’80% si dirige verso il centro. Alunni: “Chi vuole la Bretella li conosce questi dati?”

Fabio Grilli

Redattore Roma

04 aprile 2016 17:42La Bretella che passando per Tor de’ Cenci consentirà di congiungere la futura autostrada Roma Latina all’A-12 è davvero utile? Per il Comitato di Quartiere di Tor de’ Cenci e Spinaceto la risposta è affermativa. Da tempo il suo Presidente ribadisce un concetto. “Eravamo contrari alla Roma Latina. Ma se si fa, pretendiamo anche la Bretella, perché altrimenti il traffico passerebbe nei nostri quartieri. E noi non vogliamo morirne soffocati”.

GLI STUDI TRASPORTISTICI – Il timore del CdQ potrebbe tuttavia essere infondato. “Gli studi trasportistici dell’autostrada Roma Latina, dichiarano formalmente che l’80% del traffico veicolare, oggi, è diretto verso il Centro. Il 9% usa la Pontina per raggiungere il Raccordo e poi procedere verso i Castelli. Ed il restante 11 %, punta invece ad arrivare a Civitavecchia – spiega Gualtiero Alunni, storico portavoce del Comitato No Corridoio – questo significa che se il timore è di restare soffocati, allora si deve temere l’Autostrada. Il grosso dei pendolari, deve infatti andare a lavorare in Centro e non è interessato dal percorso che farebbe la Bretella”.

L’EFFETTO SOFFOCAMENTO – La posizione del Comitato che da anni si batte per la messa in sicurezza dell’attuale Pontina, è chiara. Lo ribadisce ancora una volta Gualtiero Alunni.“Con l’Autostrada aumenteranno anche i veicoli che oggi transitano da Latina verso Roma. Gli stessi studi trasportistici attestano che cresceranno di circa un terzo, passando dagli attuali 2800 mezzi ai futuri 4500. Non c’è scritto da nessuna parte invece, che si modificheranno i flussi”. E’ quindi plausibile ritenere che la maggior parte dei veicoli si continueranno a muovere da Latina per raggiungere il Centro di Roma. E quelli “transiteranno nell’attuale Pontina – chiarisce Alunni – cioè passeranno proprio dentro Spinaceto”. Alla luce dei dati descritti, realizzare la Bretella Tor de’ Cenci-A12  per decongestionare le strade del quartiere e ridurre “l’effetto soffocamento”, servirà a ben poco.

Decisioni dell’Assemblea Generale del 4/4/16 Ardea

Comunicato Stampa Congiunto

dei Comitati No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e No bretella Cisterna-Valmontone

Oggetto: Decisioni approvate dall’Assemblea Generale del  4/4/16 ad Ardea.

Considerato la chiusura dei lavori della Commissione d’aggiudicazione della Gara d’appalto per la costruzione dell’autostrada/bretella a pedaggio, che ha visto assegnare il maggior punteggio  nell’esito tecnico/economico alla SIS.

Considerato che il Governo e la Giunta della Regione Lazio, in maniera unilaterale e senza ascoltare le comunità e le istituzioni locali interessate dal tracciato, sta sostenendo questa immane devastazione.

Visto che, presumibilmente, fra qualche mese, potrebbe aprire il cantiere.

Visto che le innumerevoli manifestazioni popolari, le circostanziate motivazioni critiche e le proposte alternative di buon senso, sono rimaste inascoltate.

L’Assemblea Generale dei Nodi del movimento NOcorridoio/NObretella ha approvato quanto segue:

1)      Pianificare l’organizzazione di un PRESIDIO PERMANENTEnel luogo dove inizierà il cantiere;

2)      continuare la campagna d’informazione e di autofinanziamento, promuovendo Assemblee Territoriali in ogni quartiere, paese e città coinvolte dal tracciato.

Per questi motivi chiediamo a tutte/i, di sostenere e di partecipare attivamente alla nostra “PRIMAVERA ECORESISTENTE”:

–          volantinaggio presso la Mostra Agricola di Campo Verde;

–          due giornate per la difesa della nostra, al Lago di Giulianello (Cori – LT) e al Parco di Decima-Malafede, presso la Cooperativa Agricoltura Nuova (Roma).

 

Ogni cantiere sarà un presidio, non un passo indietro!

GIOVEDÌ 24 MARZO 2016

Lunedi 4 Aprile 2016 alle ore 18,30 Assemblea Generale

IN PRIMA PERSONA CONTRO LA DEVASTAZIONE!

Considerata la conclusione dell’esito tecnico/economico,con la quale la Società SIS si aggiudicherà la gara d’appalto per la costruzione dell’odiosa e devastante autostrada/bretella a pedaggio.

Considerato il frontale Nocorridoio con Zingaretti, avvenuto presso la Sala Tevere alla Regione Lazio in V. C. Colombo, con il quale il nostro Portavoce, Gualtiero Alunni, durante la presentazione del PTPR (Piano Territoriale Paesaggistico Regionale), si è avvicinato al tavolo della Presidenza, e faccia a faccia con Zingaretti, gli ha chiesto di motivare la sua posizione sull’autostrada, considerato che il Ministro Delrio il 12/4/15, dopo aver “congelato” l’opera, si rimetteva alla decisioni della Giunta Regionale del Lazio. Zingaretti, prima ha affermato che lui era x la messa in sicurezza della Pontina, ma poi il Ministro Lupi lo ha “costretto” a sostenere l’autostrada, perché se diceva di no all’autostrada, i soldi, il Ministro li avrebbe destinati ad altra opera. Nel ricordare che Lupi c’era ieri e oggi c’ è Delrio, nel rispondere in quella forma, Zingaretti ha esplicitamente affermato di aver dato il via libera all’opera inutile e concludeva perfino accusando il nostro Portavoce, di non essere rispettoso della democrazia, perché aveva interrotto la sua riunione. La risposta è stata chiara e ferma: “la democrazia l’ha continuamente calpestata Lei Presidente, non venendo mai a informare e a confrontarsi con i cittadini e le comunità locali” e concludeva: “Lei Presidente, è il portatore dell’insana devastazione, l’aspettiamo al Presidio!”

—-> Per questi motivi è convocata per il giorno
Lunedi 4 Aprile 2016 alle ore 18,30
l’Assemblea Generale
 di tutti i Nodi Nocorridoio/NObretella,
presso il “Ristorante Madime” in Via Pontina Vecchia, Km 34,200 (Loc. Caronti – Ardea).

Odg:

aggiornamenti sul Ricorso al TAR del Lazio;

organizzazione del Presidio Permanente;

altre iniziative.

L’incontro è aperto a tutte/i e invitiamo i Sindaci, le Istituzioni Locali, i consiglieri comunali e regionali, i parlamentari, le Associazioni, i CdQ, gli agricoltori, i pendolari, i Patiti e i Sindacati.

—-> Di seguito il link dell’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Fassina (SI) alla Camera:

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4%2F12183&ramo=CAMERA&leg=17&parlamentare=FASSINA&primoFirmatario=FASSINA&testo=4+FASSINA

OGNI CANTIERE SARA’ UN PRESIDIO!

LUNEDÌ 7 MARZO 2016

Uscita la graduatoria assegnazione gara d’appalto

 

OGNI CANTIERE SARA’ UN PRESIDIO!

Con la pubblicazione sul sito della Soc. Autostrade del Lazio Spa della Graduatoria di Merito (vedi allegato) – Seduta del 19.02.2016, la Commissione di aggiudicazione della Gara affidamento in concessione ha concluso il suo lavoro. Si sta andando verso l’assegnazione provvisoria/definitiva della costruzione dell’inutile Autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone. Come da tabella allegata, la cordata italo-spagnola Sis, con l’offerta economica (+ 15 punti circa) ha ribaltato i parametri dell’offerta tecnica (-5 punti circa). In particolare con: – l’offerta sul contributo per l’intero intervento; – l’offeta sul contributo per le tratte A12-Tor de Cenci e Tor de Cenci-Borgo Piave di LT; – la durata della concessione. Insomma, la Sis ha fatto un forte ribasso e ha ridotto i tempi (anni) della concessione.
Questo ribaltamento a sfavore di una multinazionale italiana fortemente interna alle stanze del potere, non ci convince.
Di eseguito le due cordate:
1) ATI Salini-Impregilo (capofila), Astaldi, Pizzarotti, Ghella;
2) Consorzio stabile Sis SCpA. Alleanza tra il colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di TO, tramite la Soc. di Costruzioni Inc SpA e la Soc. di Ingegneria Sipa SpA, l’altro 49% di Sacyr.
Detto questo, purtroppo, nei prossimi giorni/settimane potrebbe essere formalizzata l’aggiudicazione dell’opera e se non ci saranno “inciampi”, il cantiere potrebbe aprire nei prossimi mesi.
Come avevamo annunciato, non sarà più tutto come prima. Dovremo attrezzarci a contrastare frontalmente il cantiere con un nostro presidio permanente. Servirà organizzare delle turnazioni che ricoprano tutti i giorni della settimana h24. Per questo motivo chiederemo a tutti i Nodi e a tutti i cittadini di formare delle squadre di ecoresistenti.

IN PRIMA PERSONA CONTRO LA DEVASTAZIONE, NON UN PASSO INDIETRO!

GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO 2016

Indigestione di biodigestori nocivi e inquinanti

Di Gualtiero Alunni

Ci vogliono far fare indigestione di centrali nocive ed inquinanti.

Come per Rocca Cencia (VI Municipio di Roma), dove vogliono costruire un biodigestore per il trattamento di oltre 400.000 tonnellate di rifiuti l’anno, quatti, quatti e senza informare i cittadini, il Comune di Roma e il Dipartimento, con la convocazione della Conferenza dei Servizi, volevano approvare il progetto di un’altro biodigestore al km 21 della Via Laurentina, vicino alla “Zolforata”, per sversare 240mila tonnellate annue di rifiuti organici della Capitale.

Per capire dove vogliono istallarlo, riporto un estratto di un art di Marco Antonini (naturalista): ”Uno dei geositi più interessanti del Lazio che insiste all’interno della riserva di Decima-Malafede. Si tratta di un’area caratterizzata da fenomeni naturali legati alla presenza di zolfo, di emissioni gassose e di acque fortemente mineralizzate, che danno luogo ad un paesaggio assolutamente unico. La presenza di un grande lago dalle acque colorate dai solfobatteri, di altri laghetti più piccoli caratterizzati da emissioni gassose che danno luogo a piccoli geyser, le pareti colorate dai minerali, rendono l’area affascinante dal punto di vista paesaggistico. L’area è anche molto significativa dal punto di vista floristico a causa della presenza di una particolare specie, l’Agrostis canina subsp Montelucci, una pianta endemica del territorio Italiano, che qui forma estese praterie, abitate anche da una avifauna tipica delle steppe, con specie rare. La Zolforata è molto importante anche dal punto di vista storico-archeologico, in quanto citata nell’Eneide come sede di un antichissimo culto legato al dio Fauno, venerato in una grotta, tuttora esistente, dove gli antichi pastori del Lazio arcaico si recavano a fare offerte ed avere visioni. Analizzando gli elaborati progettuali, si evince che l’area dove verrà realizzato l’impianto ricade parzialmente all’interno dei confini della riserva, interessando sia una parte del grande lago, sia la zona dei laghetti dei geyser e sia le spallette boscate che li sovrastano.

Che cos’è un biodigestore? Si tratta di una grande vasca nella quale vengono lasciati marcire scarti alimentari utilizzando dei “batteri digestivi” appositamente immessi per accelerare il processo. Da questo processo si ottiene il metano, che viene poi successivamente bruciato per produrre energia termica o elettrica.
Gli effetti negativi:

1) non è un dispositivo ad impatto zero, perché i miasmi e i gas nocivi si andrebbero ad aggiungere alla puzza già prodotta dal Trattamento Meccanico Biologico (TBM);

2) provoca l’aumento dell’inquinamento acustico, sia per il continuo andirivieni dei camion che trasportano i rifiuti, sia per quanto riguarda la sua apparecchiatura;

3) danneggia la salute, dato l’aumento di patologie in corrispondenza di tali strutture, come i tumori, le malattie tiroidee e le allergie infantili.

4) altera e distrugge il nostro Ecosistema per la presenza di prodotti di scarto come l’ammoniaca;

5) la contaminazione delle falde acquifere, provocherebbe un irrimediabile disastro ambientale.

Per fare un esempio,  non dobbiamo andare molto indietro con il tempo. Difatti, il 10 febbraio 2016 si è verificato un grave incidente nella centrale turbogas di Aprilia, nella quale un incendio ha provocato  la fuoriuscita di parte dell’olio dielettrico. La causa è stato  il malfunzionamento di un componente elettrico dell’alternatore della turbina che determinando un anomalo innalzamento della tensione di alimentazione del trasformatore, con il conseguente surriscaldamento ed innesco dell’olio di isolamento contenuto in una sezione dello stesso trasformatore, ha provocato la fuoriuscita di circa 1500-2000 litri di olio dielettrico, che si sono riversati sul terreno, inquinandolo, con seri pericoli di infiltrazione e danneggiamento delle falde acquifere sottostanti.

Di giorno in giorno aumenta il numero delle falde freatiche inquinate per sversamenti di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo. Il percolato delle discariche è un veleno micidiale che penetra e si espande nel sottosuolo distruggendo le falde e anche quando si cerca di proteggerle con barriere (polder), serve una continua attenzione per controllare la loro tenuta, come sanno tutti i cittadini che abitano vicino alla quarantennale mega-cloaca-discarica di Malagrotta.

Dobbiamo contrastare e fermare ad ogni costo, chi diffonde nocività a scapito dalla salute di tutte/i, siano i Governi o le Amministrazioni Locali, a cominciare dal “RottamaItalia”, con i suoi nuovi 9 inceneritori.

Per concludere una ulteriore nota dolente: il Governo sta disarticolando le Istituzioni Pubbliche che dovrebbero fare i controlli come  il Corpo Forestale dello Stato che  è stato soppresso e anche la Polizia Provinciale sta facendo la stessa fine, sul ridicolo numero degli ispettori, caliamo un velo pietoso.