E’ l’ora del confronto propositivo!

VERSO IL CONVEGNO PUBBLICO A ROMA

del 17 Gennaio 2020

 “Autostrade A12-Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone: le ragioni dei Si, quelle del No e le proposte alternative”.

Sono passati 16 anni dalla presentazione del primo progetto dell’autostrada/bretella a pedaggio. Nonostante il sostegno di tutti i Governi e di tutte le Giunte della Regione Lazio, il cantiere non è mai partito. I Comitati NOcorridoio/NObretella si sono opposti con tenacia a questa inutile, devastante e costosa grande opera. Vogliamo iniziare questo 2020 con un appello rivolto a tutte le Istituzione decisorie. Serve ritirare una volta per tutte il progetto autostradale, per rispondere in pochi anni e con minori costi alla domanda dei pendolari che in primis chiedono sicurezza. Per questo invece di un’opera miliardaria come l’autostrada A12-Roma-Latina, chiediamo il più economico (costo 500 milioni di euro) ed efficace adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina (da non confondere con il solo rifacimento del manto stradale), per scongiurare i tanti incidenti mortali (607 fino ad oggi!). Anche l’impatto della bretella Cisterna-Valmontone, che provocherà l’esproprio e la chiusura di decine di aziende agricole d’eccellenza, si può evitare sostenendo la proposta dei Comuni dell’area geografica interessata. Difatti, questo progetto denominato “bretellina leggera”, consiste nella ricucitura, nel potenziamento, nella costruzione di rotonde e di nuovi piccoli tratti stradali, della rete viaria provinciale, dal costo di 70 milioni di euro.

I nostri detrattori stanno discutendo se far ripartire il progetto in project financing bloccato dalla sentenza del Consiglio di Stato, oppure di farlo, come affermato da Zingaretti, in house a totale capitale pubblico. Visto, come diversamente dichiarato fino adesso da tutti i sostenitori dell’autostrada a pedaggio, che le risorse economiche non si potevano destinare ad altra opera, a questo punto – come dichiara Gualtiero Alunni Portavoce del Comitato No Corridoio Roma-Latina – “noi rilanciamo le nostre alternative, e chiediamo di finanziarle in house!”

Si potrà così ottenere un minor impatto ambientale e sociale, una forte riduzione dei costi e dei tempi di costruzione, e nessun salato pedaggio.

Il completamento virtuoso di questa nuova progettazione alternativa, risiede nella costruzione dell’intermodalità ferroviaria complanare alla Via Pontina, che potrà ridurre l’uso dei mezzi privati su gomma a beneficio della fluidificazione del traffico che, anche con il progetto autostradale e visto l’imbuto d’ingresso a Roma, continuerebbe altrimenti a creare inesorabilmente file interminabili. Il cerchio delle nostre proposte si chiude con il rilancio del trasporto merci su ferro per togliere dalla strada “bisonti” come i TIR.

Su questi argomenti i nostri Comitati hanno organizzato per il 17 Gennaio 2020 alle ore 17,30 presso il Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio, 60 A Spinaceto (Roma) un Convegno Pubblico dal titolo “Autostrade A12-Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone: le ragioni dei Si, quelle del No e le proposte alternative”. All’evento parteciperanno figure politico/istituzionali, rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste e di categoria, Sindaci e Avvocati.

I Nodi Territoriali dei Comitati No Corridoio Roma-Latina e No bretella Cisterna-Valmontone

Email: nocorridoio@tiscali.it
Blog: https://comitatonocorridoio.noblogs.org/
F
B: Comitato no Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera

Tel.: 3332152909

Lettera ai cittadini per la chiusura dell’anno 2019


Autostrada Roma Latina e bretella Cisterna Valmontone
Convegno 17 gennaio 2020 a Roma
Finisce un anno, se ne aprirà un altro sempre più eco-resistente!
Care/i cittadine/i,
nel fare un bilancio dell’ennesimo anno di resistenza al progetto della devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, siamo, come negli anni precedenti, soddisfatti a metà. Il progetto è fermo, non un metro quadrato di cemento/asfalto è stato costruito, ma l’autostrada è ancora una minaccia per le nostre comunità. Abbiamo visto con soddisfazione il ritorno della Via Pontina come strada statale, alla gestione di Anas che diversamente da Astral, sta rifacendo il manto stradale depauperato in anni di abbandono.
Con la nomina di Toninelli ministro del MIT, si era aperto uno spiraglio positivo, confermato nell’incontro con una nostra delegazione nel giorno del Presidio tenutosi il 28 Giugno 2019. Questa parentesi si è chiusa con la nomina della restauratrice delle grandi opere inutili cioè la nuova ministra De Micheli. Sul piano giudiziario, nello scontro tra im-prenditori per accaparrarsi la torta dei 3 miliardi di euro, ancora insiste un Ricorso al Presidente della Repubblica intentato dal Consorzio SIS. Il nostro ricorso al Tar invece, dopo 5 anni e mezzo di attesa, è stato liquidato con l’udienza di merito del 2 Luglio 2019. La sentenza ha rigettato le nostre motivazioni, con argomentazioni a dir poco discutibili. Nella riunione dei nostri Nodi, è stato deciso di non ricorrere al Consiglio di Stato, visti i tempi stretti e i costi in migliaia di euro, che non potevano essere raccolti in così poco tempo. Rimane ancora pendente il nostro ricorso al Tar rinviato il 3 Luglio 2019, che ci vede ad opponendum, alla richiesta della Soc Autostrade del Lazio S.P.A., di non considerare il parere negativo all’autostrada della Commissione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano per il tratto di sua competenza.
Dopo 15 anni di eco-resistenza, la nostra battaglia civica continua senza tentennamenti. Ribadiamo che vogliamo in primis salvaguardare la vita di tutti i pendolari che percorrono la SS Pontina da Roma a Terracina con l’adeguamento in sicurezza complessivo: costruire le corsie d’emergenza, lo spartitraffico e le corsie a norma di legge, eliminazione dei pericolosi incroci e inserimenti a raso, illuminazione e pannelli fonoassorbenti, rifacimento segnaletica verticale e orizzontale, riduzione di quei raggi di curvatura dove la visuale non è libera, due corsie per senso di marcia anche nel tratto da Latina a Terracina. Inoltre, per ridurre l’intenso traffico privato su gomma ed aiutare a far fluidificare quello rimanente, chiediamo l’intermodalità con il ferro, con la costruzione di una linea di treno-tram complanare alla Pontina, il miglioramento della rete ferroviaria esistente e il rilancio del trasporto merci su ferro per ridurre drasticamente il traffico dei “bisonti” della strada, i TIR.
Queste nostre proposte sono in linea con il “Libro Bianco della Mobilità” dell’UE e sono state adottate già da molti anni in tanti paesi europei.
Per il prossimo anno abbiamo organizzato un Convegno Pubblico su “Autostrada A12-Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone: le ragioni dei Si, quelle del No e le proposte alternative”. L’iniziativa si terrà il 17 Gennaio 2020 alle ore 17,30 presso il Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio,60 Spinaceto (Roma). Per la prima volta ci sarà un confronto/contraddittorio, a cui non si può mancare!
Auguri Eco-Resistenti a tutte/i di Buone Feste e per un Buon Anno Nuovo senza devastazioni, più sicurezza per i pendolari, tutela delle attività agricole e dell’ambiente!
21Dicembre 2019
Gualtiero Alunni
Portavoce dei Nodi Territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina

I devastatori non mollano la gallina dalle uova d’oro!

Ci viene una rabbia, pensando ai poveri pendolari presi in giro e beffati da un salato pedaggio che continueranno a fare le file interminabili perché l’imbuto d’ingresso a Roma rimarrà com’è adesso! 3 mld di euro da regalare ai privati e lasciare l’altra metà della Pontina, da Latina a Terracina, insicura!

Roma-Latina, altri 200 milioni di euro dal Cipe per l’Autostrada

fonte: Latina oggi – La Redazione 26/11/2019

Altri 200 milioni di euro per la Roma-Latina che sarà una Autostrada. Il punto è stato chiarito oggi durante un incontro tra i consiglieri regionali del Pd Enrico Forte e Salvatore La Penna e il segretario provinciale Claudio Moscardelli insieme all’assessore regionale Mauro Alessandri. Quest’ultimo ha illustrato i contenuti dei recenti incontri avuti col ministero delle Infrastrutture. Insomma, l’Autostrada Roma-Latina è una priorità per la Regione Lazio.

“Oggi abbiamo incontrato in Regione l’assessore regionale alle Infrastrutture Mauro Alessandri e il Capo di Gabinetto del Presidente Albino Ruberti per fare il punto sull’Autostrada Roma Latina e la bretella Campoverde-Cisterna-Valmontone. Il 5 dicembre avremo un nuovo incontro dedicato alle infrastrutture del centrosud della Provincia di Latina. Dopo l’incontro con il Ministro e con Anas la Regione Lazio nell’incontro odierno ha ribadito la volontà di realizzare l’Autostrada, spazzando via ogni dubbio su progetti alternativi, messe in sicurezza o ipotesi di parziali realizzazioni. Il punto politico e di merito fondamentale è questo e questo è l’obiettivo perseguito dal PD di Latina e dalle proprie rappresentanze regionali per realizzare un’opera fondamentale per il futuro della nostra Provincia, sede del primo polo chimico farmaceutico d’Italia. Il percorso per arrivare a realizzare l’opera non prescinderà dalla Delibera CIPE che si pensa di rafforzare nella dotazione finanziaria portando le risorse da 468 milioni di euro a 668 milioni. L’obiettivo è di esplicitare la volontà di realizzare sia l’Autostrada che la bretella di collegamento con l’A1 , aspetto strategico dell’opera. Con Regione e Ministero si è pensato ad ulteriori passi per ulteriori step di finanziamento dell’opera.
Il precedente governo a trazione leghista aveva dichiarato che l’Autostrada non si sarebbe fatta con quella approssimazione e quella superficialità che caratterizzava quella stagione.
La Lega della Provincia di Latina ha affermato che l’autostrada sarebbe stata un sogno ma non si capiva perché doveva essere bloccata con la ricetta alternativa di mettere in sicurezza la Pontina tramite ANAS. Anas fa la gestione ordinaria della Pontina: si rifà il manto stradale e la segnaletica. Cosa che ha sostanzialmente fatto. La verità è che serve una strada più ampia con corsie di emergenza , un’infrastruttura moderna. È stata fatta la gara d’appalto ed è stata aggiudicata e ci sono le risorse a carico dello Stato. Il Consiglio di Stato ha annullato solo un segmento della gara d’appalto. Completare la gara d’appalto o seguire un altro percorso attraverso la concessione non poteva significare che l’autostrada non si sarebbe realizzata in cambio di una riasfaltatura della Pontina e con la realizzazione della sola Bretella, con una nuova progettazione e una nuova gara e con tempi dilatati e senza garanzie.
Ricordiamo che l’opera su Latina prevede interventi compensativi come la realizzazione della tangenziale nord – est che permetterebbe di deviare il traffico pesante sulla nuova infrastruttura prevista dal PRG e che da Borgo Piave passerebbe all’altezza di Borgo Podgora e Borgo Carso e si ricongiungerebbe alla SS 148 a Borgo San Michele . L’attuale tratto di mediana che separa la Città rispetto ai quartieri Nuova Latina e Nascosa diverrebbe urbano, ricucendo così la trama urbana della città . L’altro intervento è il potenziamento del tratto Borgo Piave – Foce Verde a servizio del turismo. Il PD di Latina è forza di governo essenziale per lo sviluppo di Latina”.

COMUNICATO CONGIUNTO NODI TERRITORIALI COMITATI NOCORRIDOIO/NOBRETELLA

 

NON PERMETTEREMO LO SCEMPIO E LA DEVASTAZIONE DELLA NOSTRA TERRA!
Dopo la nomina del nuovo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, De Micheli (PD), sono ripresi con vigore i rumor funesti dei fautori della devastazione. Zingaretti continua con le sue farneticanti dichiarazioni sui tempi (che saranno lunghi) e sui soldi (che non ci sono) a disposizione, per costruire il mostro di cemento e asfalto. Ma lor signori non sanno o fanno finta di non sapere che fino a quando non saranno risolti tutti i contenziosi giuridici, come per es. quello al Presidente della Repubblica intentato dal Consorzio Sis, non si potrà ripartire con l’iter progettuale. Inoltre, la sentenza del Consiglio di Stato ha evidenziato la decisione di andare ad espletare un nuovo bando di gara e conseguentemente una nuova lettera d’invito.
Questo vuole dire che, se tutto andrà “bene”, ci vorranno almeno altri 10 anni per l’entrata in esercizio dell’autostrada a pedaggio (salato!) che sostituirà parzialmente la Pontina, da B. Piave di Latina a Tor de Cenci di Roma. Per non parlare delle due bretelle: Cisterna-Valmontone e A12-Tor de Cenci con un impatto sociale, ambientale e agricolo invasivo!
Entro la fine del mese di Ottobre c.a., i 59 Ispettori a cui è stata delegata dal MIT, la verifica di adeguare in sicurezza le strade statali, compresa la Via Pontina, consegneranno una relazione dettagliata a cui dovrà seguire, nel 2020, lo stanziamento dei soldi. Che farà il Pd, bloccherà anche questo positivo lavoro?
Le nostre critiche dettagliate, le nostre ragioni di buonsenso, le nostre proposte alternative, sono almeno 15 anni che le ripetiamo! Nonostante tutto ciò i Governi e le Giunte della Regione Lazio che si sono succedute, hanno lasciato la Via Pontina (da Roma a Terracina) in condizioni sempre più disastrose, incuranti dei tanti incidenti mortali che si sono susseguiti: 607 croci per 607 pendolari! Basterebbe questo a far cambiare idea a coloro che vogliono l’inutile e la costosa autostrada a pedaggio, ma niente, nemmeno un po’ di umanità, loro continuano a girarsi dall’altra parte per favorire gli interessi degli avvoltoi privati, che saranno gli unici a trarne un copioso beneficio miliardario.
Al d la delle nostre proposte alternative, siamo disposti ad appoggiare e condividere:
1) la proposta lanciata dal Comune di Lariano di ricucitura, messa in sicurezza e potenziamento della rete viaria intercomunale alternativa alla bretella Cisterna-Valmontone (costo 70 milioni di euro);
2) la proposta dell’ANCE-ACER di stornare i 468 milioni di euro per l’autostrada e destinarli all’adeguamento in sicurezza della Via Pontina.
Chiediamo ai vari Zingaretti & C., ai vari “sindacalisti” alla Cecere, di evitare le basse strumentalizzazioni della lotta per il clima, visto che vogliono sommergerci di ulteriori gas di scarico delle auto e dei TIR!
Noi diciamo a tutti i cittadini d’informarsi, senza dar credito alle continue veline propinate da quella stampa che per prima ha ucciso il diritto democratico all’informazione. A quei politicanti che scappano da qualsiasi contraddittorio con noi, diciamo ancora una volta di armarsi di un po’ di coraggio e venirsi a confrontare con i nostri Comitati, pubblicamente.

 

 

 

 

Quando non c’è più il gatto, i topi tentano di ballare

Non c’è più Danilo Toninelli, sostenitore di quell’ala contraria  alla  realizzazione dell’autostrada. L’esponente M5S infatti era  sostanzialmente  in   linea   con  le posizioni del Comitato No Corridoio che da anni si batte sostenendo che l’autostrada non serve e che è sufficiente la messa in sicurezza della Pontina e la realizzazione di una viabilità su ferro alternativa, ovvero una metro che colleghi la Capitale con Latina.

Autostrada Roma-Latina, l’analisi costi-benefici dell’era Toninelli

Latina – Con Toninelli era stato fatto uno studio costi-benefici che metteva in dubbio l’utilità della Roma Latina. De Micheli non sarebbe della stessa idea

fonte: Latinaoggi di Tonj Ortoleva del 27/09/2019

«E’ opportuno e urgente un confronto sulle osservazioni pervenute alla Regione Lazio dal Ministero delle Infrastrutture in sede di analisi costi-benefici discussa tra i mesi di maggio e giugno». Nella lettera con cui l’assessore regionale Mauro Alessandri chiede al ministro Paola De Micheli un incontro sul futuro della Roma-Latina, questo è il passaggio più delicato. Da una parte ufficializza quello che già si sapeva, ossia che il predecessore di De Micheli, l’ex ministro Danilo Toninelli, aveva commissionato uno studio costi e benefici al ministero probabilmente per fermare la realizzazione dell’opera. Tanto che nei successivi decreti sblocca cantieri, come fatto notare da più parti, dell’infrastuttura viaria del Lazio non vi era traccia.
Alessandri vuole incontrare il neo ministro per capire anche quale sia l’indirizzo politico del nuovo Governo sul progetto. Anche perché i tempi stringono e dalle parti di via Cristoforo Colombo hanno bisogno di sapere in che direzione devono muoversi. Come ha ricordato il consigliere regionale Giuseppe Simeone «da tempo ho lanciato l’allarme sul rischio che questa operazione finisca in un binario morto. L’iter procedurale resta incerto, a partire dalla gara sospesa e ancora sub-judice. Ma soprattutto fra 13 mesi scadrà il vincolo preordinato di esproprio. La reiterazione del vincolo è strumento fondamentale per la realizzazione dell’opera: alla scadenza infatti, non solo sorgerebbero ulteriori ostacoli, ma verrebbe meno definitivamente la possibilità dell’occupazione d’urgenza. Per questo non possiamo più perdere tempo. Fortunatamente, da qualche settimana si sono venute a ricreare delle condizioni favorevoli ad un esito positivo della vicenda».
Ossia non c’è più Danilo Toninelli, sostenitore di quell’ala contraria alla realizzazione dell’autostrada. L’esponente M5S infatti era sostanzialmente in linea con le posizioni del comitato No Corridoio che da anni si batte sostenendo che l’autostrada non serve e che è sufficiente la messa in sicurezza della Pontina e la realizzazione di una viabilità su ferro alternativa, ovvero una metro che colleghi la Capitale con Latina.

Alle Istituzioni e ai giornali chiediamo di informare i cittadini una volta per tutte!

Dichiarazioni di Gualtiero Alunni Portavoce dei Nodi Territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera.

Oggetto: autostrada Roma-Latina e bretella Cisterna-Valmontone – Informare i cittadini una volta per tutte!

Sono trascorsi 15 anni dalla prima stesura del progetto autostradale a pedaggio, ma mai nessun Sindaco, nessun Presidente della Regione Lazio, nonostante abbiano a disposizione il DVD e nonostante il progetto si possa scaricare facilmente dal sito di “AutostradedelLazio”, ha portato a conoscenza in maniera dettagliata e trasparente le comunità territoriali interessate. I fautori dell’inutile, costosa e devastante autostrada/bretella, parlano solo a slogan: “opera strategica”, “opera per lo sviluppo”, “Opera che ci fa uscire dall’isolamento”, “opera da 50.000 posti di lavoro”. Invitiamo gli amministratori pubblici ad un confronto/contraddittorio e a rendere pubblico il progetto in maniera integrale. Ai giornali chiediamo di fare altrettanto, di essere promotori della conoscenza del contendere e siamo disponibili, se vorranno cimentarsi per il bene dei cittadini, a partecipare, portando le nostre proposte alternative e di buonsenso.

Fin da subito ci rendiamo disponibili, ma facciamola finita con il fare mera propaganda e disinformazione!

NOI siamo dei semplici cittadini attivi che abbiamo a cuore la nostra terra e per questo abbiamo organizzato autonomamente la nostra battaglia civica. NOI abbiamo organizzato decine di assemblee informative.

Questo è un ulteriore appello, nella speranza che venga raccolto da istituzioni/li disponibili e da giornali che hanno al loro interno il DNA della democrazia e della partecipazione.

9 Luglio 2019

AUTOSTRADA ROMA-LATINA. ABBIAMO FATTO BRECCIA – IL MINISTERO AI COMITATI: SIAMO CON VOI

Abbiamo sfidato il caldo torrido capitolino con il Presidio al Ministero di Infrastrutture e Trasporti, ma per i Comitati No Corridoio Roma-Latina e No bretella Cisterna-Valmontone, insieme a Legambiente Lazio e i circoli pontini, “Salviamo il Paesaggio” e “Respiro Verde-Legalberi”, il “Gruppo dei 12 Via Francigena delSud” promotori del presidio di fronte al palazzo ministeriale di Piazzale di Porta Pia,1 andato in scena il 28 Giugno 2019 dalle 15, l’incontro con tecnici e collaboratori del Ministro Toninelli è stato molto soddisfacente. Il Ministero ha ribadito di essere sulle stesse posizioni dei Comitati che si battono contro l’autostrada/bretella a pedaggio. E la cosa rischia di provocare sensazioni urticanti per quei politici soprattutto pontini, che sostengono la devastazione.

Al tavolo di confronto, nella sede del Ministero, erano presenti il dott. Francesco Guarente, responsabile osservatorio sindacale del MIT, l’avvocato Gaetano Marzulli, capo della segreteria politica del Ministro, l’ing. Roberto Tartaro, responsabile Dipartimento sicurezza stradale e il dott. Gaetano Sulli. Per i Comitati No Roma-Latina e No Bretella Cisterna ValmontoneGualtiero Alunni, Daniela Cortese, Corrado Bisini e Deo Peppicelli. All’incontro si è unito anche il Presidente del Consiglio del IX Municipio di Roma Capitale, Marco Cerisola, da sempre contrario all’autostrada a pedaggio.

Il buon esito dell’incontro è dato dalla notizia, appresa durante l’incontro “istituzionale”, che sono stati nominati 53 ispettori per la sicurezza stradale in Italia i quali, dal 24 giugno, sono al lavoro per fornire, entro 120 giorni, un cronoprogramma di interventi esclusivamente mirati all’adeguamento in sicurezza delle strade che verranno finanziati a partire dal 2020 – abortito, di fatto, qualsiasi impegno per l’autostrada a pedaggio. Per il Lazio, è stato scelto l’ingegnere Dominichini.

Per stessa ammissione degli uomini vicini al Ministro Toninelli permangono, tuttora, forti spinte politiche per fare in modo che l’autostrada a pedaggio si realizzi (Lega e Pd), benché il Consiglio di Stato, con il supporto fondamentale di Bankitalia, ha sonoramente bocciato il progetto di Autostrade del Lazio e la gara d’appalto vinta dal Consorzio italo-spagnolo SIS. Una decisione che peraltro è stata possibile anche in ragione del cambio, da parte della stessa Bankitalia, del tecnico che avrebbe dovuto formulare il parere sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’opera da emettere per conto dell’Istituzione guidata da Visco e richiesto dal medesimo Consiglio di Stato, a caccia di una valutazione terza e autorevole.

Infatti, in un primo momento, colui che avrebbe dovuto vidimare o meno, per Palazzo Koch, il progetto Roma-Latina era l’avvocato Raffaele Stajano. Un nome che aveva un particolarità difficilmente trascurabile: l’avvocato era stato Presidente di Autostrade del Lazio, ossia l’ente regionale (ormai quasi decotto) che ha partorito il progetto dell’autostrada a pedaggio.

Un ruolo incompatibile, quello di Stajano, che avrebbe rischiato di non consentire un giudizio imparziale. Così Bankitalia ha cambiato tecnico e da lì si è arrivati alla decisione resa pubblica dal Consiglio di Stato il 13 settembre 2018 che, accogliendo il ricorso di Salini Impregilo (la controparte del Consorzio SIS) e annullando gli atti di gara, compresa la lettera d’invito, è apparsa sin da subito tombale per le aspirazioni del Consorzio italo-spagnolo costretto a fare marcia indietro rispetto alla gallina dalle uova d’oro, al secolo Autostrada a pedaggio Roma-Latina.

Tuttavia il progetto autostradale Roma-Latina rimane ancora in essere, nonostante sia stato sepolto dalla sentenza di Palazzo Spada dello scorso settembre. Per tre motivi essenziali: non è stato de-finanziato il progetto al Cipeè stato reiterato il vincolo preordinato all’esproprio con delibera dello stesso Cipe risalente al 25 ottobre 2018il Consorzio SIS, ex vincitore del bando di gara, ha ancora pendente un ricorso in Cassazione di natura giurisdizionale. Un’azione, quella di SIS, che ha più il sapore della disperazione che della speranza.

Per quanto riguarda la bretella Cisterna Valmontone, è stato confermato ciò che il Comitato sostiene da tempo: anche dal Mit fanno sapere che non esiste nulla di concreto, né progettualmente né dal punto di vista finanziario.

Peraltro, l’apertura di un “tavolo tecnico istituzionale” lanciato dal Ministro Toninelli insieme al Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, che doveva decidere in trenta giorni, gira a vuoto: appena due incontri dal 14 maggio, data di inizio dei lavori e non si intravede la conclusione.

Nel considerare positivamente l’incontro, i nostri Comitati ribadiscono che continueranno la loro battaglia civica fino al ritiro del progetto autostradale, alla chiusura della Soc. “Autostradedellazio”, all’adeguamento in sicurezza di TUTTA la Via Pontina, alla costruzione della rete intermodale con il ferro.

Roma, 29 Giugno 2019

AUTOSTRADA ROMA-LATINA. IL MINISTERO AL COMITATO: SIAMO CON VOI

Teo Peppicelli, Gualtiero Alunni e Corrado Bisini

Deo Peppicelli, Gualtiero Alunni e Corrado Bisini al tavolo del Ministero dei Trasporti

 

Caldo torrido capitolino al Ministero di Infrastrutture e Trasporti, ma per il Comitato No Corridoio Roma-Latina, insieme a Legambiente Lazio, i circoli pontini, “Salviamo il Paesaggio” e “Respiro Verde”, promotori del presidio di fronte al palazzo ministeriale di Piazzale di Porta Pia andato in scena oggi dalle 15, l’incontro con tecnici e collaboratori del Ministro Toninelli è stato molto soddisfacenteDal Ministero ribadiscono di essere sulle stesse posizioni del Comitato che si batte contro l’autostrada a pedaggio. E la cosa rischia di provocare sensazioni urticanti per i politici pontini che, da più parti, dichiarano fantomatiche autostrade e bretelle.

Il buon esito dell’incontro per il Comitato No Roma-Latina è dato dalla notizia, appresa durante l’incontro “istituzionale”, che sono stati nominati 53 ispettori per la sicurezza stradale in Italia i quali, dal 24 giugno, sono al lavoro per fornire, entro 120 giorni, un cronoprogramma di interventi esclusivamente mirati all’adeguamento in sicurezza delle strade – abortito, di fatto, qualsiasi impegno per l’autostrada a pedaggio. Al tavolo di confronto, su nella sede del Ministero, erano presenti il dott. Francesco Guarente, responsabile delle relazioni sindacali del MIT, l’avvocato Gaetano Marzulli, capo della segreteria del Ministro, l’ing. Roberto Tartaro, responsabile sicurezza stradale e il dott. Gaetano Fulli. Per i Comitati No Roma-Latina e No Bretella Cisterna ValmontoneGualtiero Alunni, Daniela Cortese, Corrado Bisini e Deo Peppicelli. All’incontro si è unito anche il Presidente del IX Muncipio romano Marco Cerasola, da sempre contrario all’autostrada a pedaggio.

Per il Lazio, è stato scelto l’ingegnere Dominichini.

Un'immagine dal Presidio tenuto di fronte al Mit
Un’immagine dal Presidio tenuto di fronte al Mit

Per stessa ammissione degli uomini vicini al Ministro Toninelli permangono, tuttora, forti spinte politiche per fare in modo che l’autostrada a pedaggio si realizzi (Lega e Pd), benché il Consiglio di Stato, con il supporto fondamentale di Bankitalia, ha sonoramente bocciato il progetto di Autostrade del Lazio e la gara d’appalto vinta dal Consorzio italo-spagnolo SIS. Una decisione che peraltro è stata possibile anche in ragione del cambio, da parte della stessa Bankitalia, del tecnico che avrebbe dovuto formulare il parere sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’opera da emettere per conto dell’Istituzione guidata da Visco e richiesto dal medesimo Consiglio di Stato, a caccia di una valutazione terza e autorevole.

Danilo Toninelli, Ministro Infrastrutture e Trasporti
Danilo Toninelli, Ministro Infrastrutture e Trasporti

Infatti, in un primo momento, colui che avrebbe dovuto vidimare o meno, per Palazzo Koch, il progetto Roma-Latina era l’avvocato Raffaele Stajano. Un nome che aveva un particolarità difficilmente trascurabile: l’avvocato era stato Presidente di Autostrade del Lazio, ossia l’ente regionale (ormai quasi decotto) che ha partorito il progetto dell’autostrada a pedaggio.
Un ruolo, quello di Stajano, che evidentemente non avrebbe consentito una serenità di giudizio. Così Bankitalia ha cambiato tecnico e da lì si è arrivati alla decisione resa pubblica dal Consiglio di Stato il 13 settembre 2018 che, accogliendo il ricorso di Salini Impregilo (la controparte del SIS) e annullando gli atti di gara, è apparsa sin da subito tombale per le aspirazioni del Consorzio italo-spagnolo costretto a fare marcia indietro rispetto alla gallina dalle uova d’oro, al secolo Autostrada a pedaggio Roma-Latina (vedi video sotto con il resoconto di Gualtiero Alunni rispetto ai dettagli dell’incontro tenuto oggi pomeriggio ai tavoli del MIT).

Tuttavia il progetto autostradale Roma-Latina rimane ancora in essere, nonostante sia stato sepolto dalla sentenza di Palazzo Spada dello scorso settembre. Per tre motivi essenziali: non è stato de-finanziato il progetto al Cipeè stato reiterato il vincolo preordinato all’esproprio con delibera dello stesso Cipe risalente al 25 ottobre 2018il Consorzio SIS, ex vincitore del bando di gara, ha ancora pendente un ricorso in Cassazione di natura giurisdizionale. Un’azione, quella di SIS, che ha più il sapore della disperazione che della speranza.

Claudio Durigon
Claudio Durigon

Per quanto riguarda la bretella Cisterna Valomontone, che nelle ultime settimane era tornata in auge in ragione di alcune dichiarazioni di politici locali come il sottosegretario leghista Claudio Durigon, è stato confermato ciò che il Comitato sostiene da tempo: anche dal Mit fanno sapere che non esiste nulla di concreto, né progettualmente né dal punto di vista finanziario. Peraltro, il tavolo istituzionale che il Ministro Toninelli ha aperto con le parti politiche, compreso il Governatore del Lazio Zingaretti, è stato ad ora un passaggio a vuoto: appena due incontri dal 14 maggio, data di inizio dei lavori.
Il tavolo istituzionale, da cui il Comitato No Roma-Latina è escluso (ribadito oggi anche dai collaboratori di Toninelli), è ad ora un motivo in più per credere che i cittadini del Lazio non pagheranno l’ennesimo balzello. E per fortuna.

Ministro Toninelli apri al dibattito pubblico

COMUNICATO STAMPA

Di Gualtiero Alunni*

Caro Ministro Toninelli,

per un nuovo inizio partecipato, democratico e condiviso dalle nostre comunità, proponiamo decine di assemblee consultive che in quattro mesi decidano sul che fare!

Sulla ventennale nostra azione di contrasto contro la devastante grande opera inutile dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e alla Bretella Cisterna-Valmontone, oggi, dopo la chiusura dei contenzioni giudiziari, si può aprire la possibilità di una inversione di rotta, solo se ci sarà la volontà politica del Ministero delle Infrastrutture di applicare lo strumento previsto dal nuovo Codice degli Appalti – art. 22, comma 2, d.lgs. n. 50/2016 e del suo regolamento attuativo entrato in vigore il 24 agosto 2018 recante “modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”.

Con l’introduzione del dibattito pubblico ci si pone non solo in un’ottica di trasparenza, informazione e partecipazione democratica ai processi decisionali, ma si consente un confronto “a monte” in vista dell’inizio dei lavori. La consultazione pubblica delle istanze e osservazioni delle comunità locali dei territori interessati dalla realizzazione di opere infrastrutturali strategiche si pone come strumento di prevenzione di forme di contrasto alla realizzazione di opere pubbliche e di deflazione degli eventuali successivi contenziosi in ambito giuridico.

Chiediamo che la discussione sia ampia ed efficace, chiediamo di affrontare il problema di come si risolve la sicurezza su tutta la Via Pontina, da Roma a Terracina e non solo parzialmente da Borgo Piave di Latina a Tor di Cenci. Su come si devono tutelare le Riserve Naturali dal forte impatto del mostro di cemento e asfalto dell’autostrada. Su come si devono salvaguardare le tante aziende agricole di eccellenza coinvolte dagli espropri. Su come far fluidificare e ridurre il copioso traffico privato su gomma, prevedendo l’intermodalità con il ferro. Su come evitare di pesare sulle tasche dei pendolari con un pedaggio salato e beffa.

Quindi, il cosiddetto “tavolo tecnico istituzionale” dei trenta giorni, che dovrebbe partire a breve, non deve decidere nulla sulla testa dei cittadini.

18 Maggio 2019

*Portavoce Nodi Territoriali del Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera