MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2015
Il progetto di messa in sicurezza della Pontina
Quella che riportiamo è la scheda presentata dall’ANCE/ACER (Associazione delle Piccole e Medie Imprese) sull’efficacia di stornare i 468 mln di euro dall’autostrada a pedaggio e investirli per l’adeguamento in sicurezza di tutta la V. Pontina.
REPORT Incontro NOcorridoio del 21/12/15
Nel ringraziare tutti i partecipanti alla riunione, di seguito riportiamo le decisioni prese:
1) Verificare la possibilità di aprire un’azione penale;
2) portare gli “auguri” al Consiglio Regionale del Lazio;
3) fare ricorso alla Corte di Giustizia Europea.
• Per ovvi motivi non diamo info più dettagliate.
SABATO 19 DICEMBRE 2015
Comunicato Stampa – Non sarà più tutto come prima
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e Comitato No bretella Cisterna-Valmontone
Oggetto: dopo lo sblocco e l’assegnazione della gara d’appalto, non sarà più tutto come prima.
In 25 anni di opposizione popolare abbiamo costruito un percorso partecipato che ha visto centinaia di cittadini, associazioni, comitati, istituzioni locali, coinvolte attivamente nella difesa della nostra terra dal mostro di asfalto e cemento dell’inutile, costosa e devastante autostrada/bretella. Da parte dei Governi e delle Giunte della Regione Lazio che si sono succedute, non c’è mai stato ascolto, hanno negato qualsiasi confronto/contraddittorio pubblico. I grandi mezzi della dis-informazione, hanno fatto da cassa di risonanza alla becera e falsa propaganda sostenitrice degli interessi privati di un General Contractor come il pidduista massone Pietro Salini. Perfino la 1^ Sezione del TAR del Lazio, dopo 21 mesi dalla presentazione del nostro Ricorso, non ha calendarizzato la prima udienza di merito.
Prendiamo atto che anche il Ministro Delrio, diversamente da quanto da lui dichiarato al momento dell’insediamento, si è dimostrato uguale a tutti i suoi predecessori perché gli strumenti della corruzione: la Legge Obiettivo, il General Contractor, il Project Financing, non sono stati minimamente scalfiti. Come non denunciare il ruolo della Giunta Zingaretti che con l’inserimento dell’autostrada/bretella nel Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2016 ha sbloccato l’iter.
Siamo sempre stati coscienti che la nostra lotta non era facile, perché toccava gli interessi dei grandi avvoltoi rapaci im-prenditori di appalti pubblici. NOI siamo stati e saremo sempre dalla parte delle nostre comunità, dei pendolari e degli agricoltori, per l’adeguamento in sicurezza di tutta la V. Pontina e i 600 morti per incidenti stradali sono tutti sulla coscienza dei governanti, come quelli per il forte inquinamento atmosterico, per la difesa dall’esproprio di decine di aziende agricole d’eccellenza, per la tutela contro lo sventramento del Parco di Decima-Malafede e dell’impatto sul Lago di Giulianello, per la difesa della qualità della vita contro il grave danno sociale sui quartieri di Roma Sud, per la metropolitana leggera meno costosa e più efficace perché ridurrà del 60% il traffico delle auto sulla V. Pontina eliminando le interminabili file, riducendo i tempi di percorrenza sia per chi utilizzerà il mezzo di trasporto su ferro e sia per chi continuerà ad usare il mezzo privato.
Ci appelliamo a tutte/i gli uomini e le donne liberi/e, alla cittadinanza attiva, affinché come un solo corpo vivo ed ecoresistente si compattino unitariamente e fraternamente al nostro movimento autonomo e indipendente per bloccare la devastazione. Con l’apertura del cantiere, tutto non sarà più come prima. Invitiamo tutte/i a non arrendersi, perché un atto ingiusto trasformato in legge è violenza. Per questo motivo è nostro dovere resistere e continuare la lotta con altri mezzi a partire da presidi permanenti e azioni dirette. La nostra forza è la massa critica e la partecipazione democratica dei cittadini alle decisione che dovremo intraprendere. Il primo appuntamento sarà Lunedi 21 Dicembre 2015 ore 17,30 presso il Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio,60 a Spinaceto (Roma).
Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
web: http://quartiereroma12.blogspot.it/ – email:nocorridoio@tiscali.it
Portavoce: Gualtiero Alunni – cell.: 3332152909
FB: Comitato no corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
Comitato NO alla Bretella Cisterna-Valmontone
web: www.laspinosavelletri.blogspot.com – e.mail:laspinosa@gmail.com
Portavoce: Corrado Bisini – Cell. 3283864047
FB: Comitato No alla bretella Cisterna-Valmontone
DOMENICA 13 DICEMBRE 2015
Una fine del 2015 pericolosa – 21 Dicembre INCONTRO PUBBLICO
In prima persona contro la devastazione dell’inutile autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina
LUNEDI 21 DICEMBRE 2015 ORE 17,30
Presso il Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio,60 Spinaceto – Roma
INCONTRO INFORMATIVO PUBBLICO
Un fine 2015 pericoloso:
25/2/15 – La Commissione aggiudicatrice (C.A.) dell’appalto ammette due cordate, tra cui l’ATI capitanata da Salini-Impregilo;
12/4/15 – il nuovo Ministro alle Infrastrutture, Delrio, non inserisce l’autostrada tra le opere strategiche prioritarie,ma non bolla i lavori della C.A.;
16/11/15 – la C.A. si vede bloccata e rinviata l’assegnazione della gara perché le risorse pubbliche non erano state finalizzate;
8/12/15: il nuovo Presidente dell’ANAS, Armani, dichiara che entro il mese di Dicembre c.a., con un accordo di programma Ministero/Regione Lazio le risorse economiche saranno rese disponibili.
VIGILANZA, PARTECIPAZIONE, MOBILITAZIONE
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2015
Comunicato di adesione e partecipazione alla manifestazione del 24/11/15 alla Regione Lazio
COMUNICATO STAMPA
Dichiarazioni di Gualtiero Alunni, Portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
Oggetto: Adesione e partecipazione alla manifestazione del 24 Novembre 2015 proposta dal Sindaco e dalla Giunta del Comune di Pomezia.
La situazione per quanto riguarda l’iter del progetto della devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina, è molto pericolosa. Dopo il “congelamento” del 12/4/15 da parte del nuovo Ministro Delrio, la Commissione di aggiudicazione dell’appalto ha continuato a lavorare e a Settembre ha chiuso l’analisi tecnica con esito a favore della Salini-Impregilo. Quindi, dopo l’analisi della proposta economica, sembra scontata a chi verrà aggiudicata la costruzione dell’opera. Abbiamo un mostro a due teste: se non verrà bloccato subito il progetto, partiranno i lavori il prossimo anno, ma se verrà bloccato dopo l’aggiudicazione, la Società chiederà rimborso di penali milionarie. La Giunta Zingaretti deve esprimersi nettamente contro questa inutile opera che favorisce i soliti prenditori/predatori di grandi appalti pubblici. Da 25 anni oltre ad opporci abbiamo elaborato proposte alternative di buonsenso, come l’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina e la costruzione della metropolitana Leggera (treno-tram) Roma-Pomezia-Ardea.
Per questi motivi, accogliamo l’appello del Sindaco di Pomezia, Fabio Fucci: “Con pazienza e dedizione impegniamo il nostro tempo affinché temi di fondamentale importanza, quali ambiente e difesa del suolo non rimangano solo ideali, ma si traducano in azioni politiche concrete. Di atti ne abbiamo prodotti diversi. Ma più le nostre azioni sono incisive, più le Istituzioni sovra ordinate rispetto la nostra comunale non ascoltano i territori o peggio lavorano in direzione opposta, annullando i nostri sforzi e proseguendo una strategia politica devastante. L’attacco al territorio del sud di Roma è ormai insopportabile. Cementificazione, inceneritore, centrali biogas, nuove autostrade. Vogliamo costringere Regione Lazio e Stato a rispettare il nostro territorio.”
Per difendere la nostra terra contro nocività e devastazioni, PARTECIPIAMO TUTTE/I, Martedì 24 Novembre 2015 ore 10 alla manifestazione sotto il palazzo della Regione Lazio, Piazza Oderico da Pordenone (Via Cristoforo Colombo sede della Giunta).
Roma, 18 Novembre 2015
SABATO 4 LUGLIO 2015
Brutte notizie: a settembre “scongeleranno” l’autostrada
In controtendenza con le promesse fatte dal ministro Delrio il 12/4/2015, in data 18/6/2015, il Parlamento ha rilanciato il project financing e il general contractor, due mostri che hanno generato devastazione e corruzione nelle grandi opere. Adesso la coppia Delrio-Zingaretti annuncia, soddisfatta, che a Settembre c.a. l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina verrà re-inserita nel Piano Programmatico delle infrastrutture Strategiche.
La Troika:Delrio, Zingaretti e Marino, dopo essere fuggita da ogni confronto democratico, dimostrando di aver paura della cittadinanza attiva e delle comunità ecoresistenti, costringe i cittadini a subire decisioni di vertice, escludendoli dalla partecipazione alle scelte che li riguardano. Così facendo dimostrano, volenti o nolenti, che si devono inchinare, come utili sciocchi servitori, agli avvoltoi prenditori privati dei grandi appalti!
Settembre nero?
Autunno caldo!
NOcorridoio/NObretella!
GIOVEDÌ 14 MAGGIO 2015
L’ANCE LAZIO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA V. PONTINA
L’Ance insiste: Fondi della Roma-Latina per la messa in sicurezza
«La decisione presa dalla Regione Lazio di non procedere all’approvazione del bilancio 2014 di Autostrade per il Lazio costituisce un chiaro segnale che qualcosa si sta muovendo per quanto riguarda l’affidamento per la costruzione dell’autostrada Roma Latina». Così in una nota il Presidente di Ance Lazio Stefano Petrucci.
«La decisione della Giunta – come si legge nel provvedimento – è stata presa in quanto “sono in corso incontri tra l’amministrazione regionale ed il Governo tesi ad accertare il perdurare dell’interesse pubblico nazionale al mantenimento e finanziamento dell’intervento pubblico concernente il completamento del corridoio tirrenico meridionale”».
«Ora – aggiunge Petrucci – ci si attivi nel confronto con il Governo per arrivare a riconvertire la risorse stanziate dal Cipe per un progetto diverso: la messa in sicurezza dell’attuale tracciato, affidando i lavori in piena trasparenza e assicurando ai cittadini e al sistema economico locale un miglioramento rapido delle condizioni di viabilità della seconda strada italiana per numero di incidenti e di perdite umane».
«La motivazione della Giunta Regionale – continua Petrucci – sta ad indicare come il nuovo ministro delle Infrastrutture Del Rio abbia avviato una ricognizione attenta sulla convenienza e sulla compatibilità economica e finanziaria relativa alle grandi opere strategiche previste dalla Legge Obiettivo. La vicenda della Roma Latina, come abbiamo ripetutamente segnalato, merita questa attenzione. L’auspicio è che finalmente si proceda con un metodo che salvaguardi il finanziamento destinato alla nostra regione, utilizzandolo per un intervento di riqualificazione dell’attuale superstrada, attraverso meccanismi ordinari e trasparenti di affidamento sia progettuale che dei lavori, in grado di selezionare imprese qualificate del territorio, assicurando costi e tempi certi. Esattamente il contrario di quanto avvenuto con il sistema e il metodo previsto dalla legge obiettivo».
Comunicato di Italia Nostra
MARTEDÌ 14 APRILE 2015
Comunicato Stampa su congelamento e richiesta di cancellazione dell’autostrada
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
dei Comitati NOcorridoio Roma-Latina e NObretella Cisterna -Valmontone.
Oggetto: Bene il congelamento – ora la cancellazione definitiva di tutta l’inutile opera autostradale.
Giudichiamo positivamente l’azione del Ministro Delrio, non solo per il “congelamento” del progetto dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, ma per la volontà di superare l’odiosa e devastante Legge Obiettivo, il General Contractor e il Project Financing.
L’affermazione del Ministro, di chiudere il capitolo nero dei 14 anni di emergenza delle grandi opere per battere la corruzione, non deve essere solo una enunciazione o una mera indicazione di marcia, ma si deve agire subito e conseguentemente, senza lasciare un vuoto incomprensibile e inaccettabile da tutti i pendolari, con l’atto necessario e dovuto della cancellazione definitiva di questa odiosa opera, stornando contestualmente i 468 milioni di euro per impegnarli nell’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina. In soli due anni di cantiere avremo una strada sicura e senza il fardello del pedaggio. Una strada killer lasciata da sempre, volontariamente, da tutti Governi e le Amministrazioni Regionali, in condizioni precarie al fine di far richiedere, beffardamente, dagli molti utenti, la costruzione dell’autostrada, ma questa operazione fino ad oggi è costata la vita a 600 cittadini.
La stessa cosa chiediamo per quanto riguarda l’intervento urgente per eliminare le quotidiane file interminabili di auto private: progettare e costruire la linea di treno-tram, la cosidetta metropolitana leggera, complanare alla SR148 che ridurrà drasticamente il numero dei mezzi privati su gomma fino al 60%, facendo fluidificare il traffico da/a per Roma. Il quadro degli interventi si chiude con il potenziamento della rete ferroviaria esistente e con il raddoppio dei binari (attualmente a binario unico) delle linee Roma-Velletri e Nettuno-Campoleone.
Tra l’altro, di primaria importanza sarà la ricaduta positiva sull’occupazione, perché come preventivato dall’Associazione delle Piccole e Medie Imprese (PMI), l’ANCE/ACER, si risponderà alla crisi del settore dando lavoro al 27% in più di lavoratori, senza chiudere e espropriare le decine di aziende agricole biologiche e di eccellenza, mantenendo i livelli occupazionali, senza la triste e drastica conseguenza del licenziamento per centinaia di lavoratori agricoli.
Per questi motivi siamo disponibili ad incontrare in tempi brevi, il signor Ministro Delrio per sottoporgli le nostre proposte alternative più economiche, utili ed efficaci.
Il risparmio di almeno i 2/3 delle risorse economiche, potrà essere investito nel piano triennale che verrà presentato nel mese di Settembre 2015, per l’adeguamento in sicurezza di altre strade e degli edifici scolastici, l’intermodalità ferroviaria regionale e la lotta al dissesto idrogeologico.
Roma, 14 Aprile 2015
GIOVEDÌ 9 APRILE 2015
Assemblee nelle Sale Consiliari dei Comuni di Pomezia e Ardea
PARTECIPIAMO E INVITIAMO A PARTECIPARE!
Lettera/appello dei Comitati e Associazioni al Ministro Delrio
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Graziano Delrio
Oggetto: Richiesta di sospensione immediata dell’assegnazione gara di appalto per la costruzione dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.
Egr. Sig. Ministro,
Non appena ricevuta la nomina a Ministro delle Infrastrutture Ella ha fatto importanti dichiarazioni circa le necessità:
- a) di una selezione delle opere realmente utili;
- b) della riqualificazione urbana e della mobilità, soprattutto per le grandi città;
- c) della pulizia di tutte le contiguità patologiche fra politica, burocrazia e malaffare;
- d) della abolizione della Legge Obiettivo e della figura contrattuale del general contractor.
Conseguentemente, ci appelliamo a Lei, per chiedere l’immediata sospensione della gara d’appalto in oggetto, in considerazione del rischio reale, visto anche l’inchiesta “Sistema”, dell’uso improprio delle milionarie risorse pubbliche per fini non trasparenti.
A tal proposito ricordiamo che:
- la Magistratura Contabile della Corte dei Conti, solo qualche mese fa, ha rinviato a giudizio 11 persone tra cui l’ex Presidente della Regione Lazio, Storace, l’ex Assessore Gargano, funzionari Regionali e imprenditori per il costo raddoppiato della progettazione: 40 milioni di euro invece di 20;
- il costo totale di 2.728 milioni di euro dell’opera per 14 milioni di euro/Km, risulta estremamente eccessivo;
- le spese per le progettazioni, studi e varianti, fino ad oggi, sono costate all’erario pubblico ben 120 milioni di euro, escluso l’arbitrato di 67 milioni di euro che il TAR in prima istanza ha condannato la Regione Lazio a pagare ai soci privati di ARCEA, non è stato versato solo perché in attesa della sentenza di appello.
Per questi motivi è necessario stornare i 468 milioni di euro stanziati per l’inutile autostrada a pedaggio, per impegnarli nel più efficace ed economico intervento di adeguamento in sicurezza di tutta la SR148 Via Pontina che in oltre 20 anni. in assenza di qualsiasi intervento straordinario ed immediato, ha provocato un drammatico tributo di sangue, con la morte per incidenti stradali di 600 persone, senza contare le centinaia di feriti e invalidi.
L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) e l’Associazione Costruttori Edili del Lazio, Roma e Latina, le Associazione Ambientaliste Italia Nostra e VASonlus, il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio-Difendiamo i Territori, i Sindaci dei Comuni di Pomezia, Ardea, Cori, Priverno, Formia e il Presidente del IX Municipio di Roma Capitale, le decine di Associazioni e Comitati di scopo presenti nei territori coinvolte/i dal tracciato autostradale, si sono espresse/i contrariamente alla costruzione dell’autostrada a pedaggio e favorevolmente all’adeguamento in sicurezza della SR148 Via Pontina.
La informiamo che questa richiesta è stata mandata il 27 Marzo 2015 anche al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella;al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi; al Presidente della Regione Lazio, Nicola.
Nel formularLe ogni augurio di buona attività al servizio del paese e nel rappresentarLe il convincimento circa la sua coerenza, alle dichiarazione espresse, nella attività che si appresta a svolgere e certi di un Suo riscontro immediato e positivo alla nostre richieste, inviamo i più cordiali saluti.
Roma, 8 Aprile 2015
Firmato:
– Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera- Comitato No bretella Cisterna-Valmontone- Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa (C.A.L.M.A.)- Associazione Viviamo Vitinia- Consiglio Metropolitano Partecipato di Roma- Associazione Educazione Ambientale (A.EDUC.A.)- Lega Consumatori Regione Lazio- Coop Agricoltura Nuova- Carteinregola- Verdi Ambiente e Società (VAS) Roma- Associazione Mobilitiamoci- Camminacittà – Federazione italiana diritti pedone e salvaguardia ambiente
– Associazione Diritti Pedoni di Roma e Lazio (ADP).
DOMENICA 29 MARZO 2015
INVITIAMO TUTTE/I A SCRIVERE AI PRESIDENTI PER BLOCCARE L’ASSEGNAZIONE DELLA GARA!
IMPORTANTE URGENTE IMPORTANTE URGENTE!!!
Considerato che l’assegnazione per la costruzione dell’autostrada è in dirittura di arrivo.
Visto le indagini e gli arresti che coinvolgono gli stessi funzionari e im-prenditori come Incalza, del “nostro” progetto.
Invitiamo tutte/i a mandare SUBITO la lettera con la richiesta urgente di bloccare tutto, ai seguenti indirizzi:
Al Presidente del Consiglio – Matteo Renzi: presidente@pec.governo.it – matteo@governo.it
FB: https://www.facebook.com/matteorenziufficiale?fref=ts
Presidente della Regione Lazio – Nicola Zingaretti: presidente@regione.lazio.it
FB: https://www.facebook.com/nicolazingaretti?fref=ts
Per quanto riguarda il Presidente della Repubblica Italiana – Sergio Mattarella, bisognerà compilare la scheda: https://servizi.quirinale.it/webmail/
TESTO:
Al Presidente della Repubblica Italiana
Sergio Mattarella
Al Presidente del Consiglio
Matteo Renzi
Al Presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti
Oggetto: Richiesta di sospensione immediata dell’assegnazione gara di appalto per la costruzione dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.
Egr. Presidenti,
mi rivolgo a Voi, per chiedere l’immediata sospensione della gara d’appalto pere la costruzione dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, in considerazione del rischio reale, visto anche l’inchiesta “Sistema”, dell’uso improprio delle milionarie risorse pubbliche per fini non trasparenti.
A tal proposito ricordo che:
– la Magistratura Contabile della Corte dei Conti, solo qualche mese fa, ha rinviato a giudizio 11 persone tra cui l’ex Presidente della Regione Lazio, Storace, l’ex Assessore Gargano, funzionari Regionali e imprenditori per il costo raddoppiato della progettazione: 40 milioni di euro invece di 20;
– il costo totale di 2.728 milioni di euro dell’opera per 14 milioni di euro/Km, risulta estremamente eccessivo;
– le spese per le progettazioni, studi e varianti, fino ad oggi, sono costate all’erario pubblico ben 120 milioni di euro, escluso l’arbitrato di 67 milioni di euro che il TAR in prima istanza ha condannato la Regione Lazio a pagare ai soci privati di ARCEA, non è stato versato solo perché in attesa della sentenza di appello.
Per questi motivi è necessario stornare i 468 milioni di euro stanziati per l’inutile autostrada a pedaggio, per impegnarli nel più efficace ed economico intervento di adeguamento in sicurezza di tutta la SR148 Via Pontina che in oltre 20 anni. in assenza di qualsiasi intervento straordinario ed immediato, ha provocato un drammatico tributo di sangue, con la morte per incidenti stradali di 600 persone, senza contare le centinaia di feriti e invalidi.
L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) e l’Associazione Costruttori Edili del Lazio, Roma e Latina, le Associazione Ambientaliste Italia Nostra e VASonlus, Il Forum Naz.le Salviamo il Paesaggio-Difendiamo i Territori, i Sindaci dei Comuni di Pomezia, Ardea, Cori, Priverno, Formia e il Presidente del IX Municipio di Roma Capitale, le decine di Associazioni e Comitati di scopo presenti nei territori coinvolte/i dal tracciato autostradale, si sono espresse/i contrariamente alla costruzione dell’autostrada a pedaggio e favorevolmente all’adeguamento in sicurezza della SR148 Via Pontina.
Certo di un Vostro immediato e positivo riscontro, invio i più sinceri e cordiali saluti,
Firmato
MARTEDÌ 24 MARZO 2015
L’autostrada che… Incalza!
Nel corso del mese di marzo, la commissione incaricata, dovrebbe definitivamente varare l’apertura dei cantieri per una colossale opera che dovrebbe devastare il territorio dell’agro romano a favore di una dubbia necessità di mobilità. Parliamo dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina. Peccato che a decidere quello di cui i cittadini hanno bisogno siano alcuni indagati, un Ministro dimissionario e alcune aziende sotto pressione di giochi di potere.
di Claudio Auriemma
Lo scorso 25 febbraio, si è tenuta una delle riunioni della Commissione che dovrebbe aggiudicare l’appalto miliardario per la costruzione dell’inutile autostrada a pedaggio Roma – Latina. Un mega progetto, impattante e dannoso per l’ambiente nato dalle fantasie lombrosiane di quel “sistema” di potere che è oggi al centro di un’importante inchiesta portata avanti dalla Procura di Firenze e che verte a far luce sulla fitta rete di interessi, affari e malapolitica che ruota intorno al palazzo di Porta Pia.
Il Centro di Documentazione sui conflitti Ambientali, un organismo di documentazione e di informazione nato dal lavoro della associazione “a sud”, ha definito questo progetto come un “conflitto ambientale”, lì dove per conflitto ambientale si intende un opera che ha un impatto particolarmente elevato in termini di sfruttamento delle risorse naturali e dei beni comuni. Che prevede la perdita per la comunità di aree verdi, di biodiversità, di inquinamento delle falde acquifere e delle acque di superficie, oltre che determinare un danno alla resilienza ecologica del territorio dove andrebbe ad insistere. Senza poi parlare delle conseguenze socio economiche che ruotano intorno ad un progetto di questa portata, il rischio di corruzione negli appalti e nei sub-appalti che un opera come questa può generare è elevato e non facile da determinare in solo ambito progettuale. Ma i motivi che determinano che quest’opera sia impattante non sono finiti qui.
Viste le ultime notizie in campo giudiziario, vogliamo approfondire proprio il lato socio economico della vicenda per cercare di far luce su quali sono gli attori che ruotano intorno alla vicenda.
I Comitati che si sono presentati alla riunione della Commissione lo scorso febbraio si sono trovati davanti ad un tavolo al quale erano seduti: da un lato i Commissari e dall’altro gli imprenditori della concessione autostradale formati da due mega cordate: una guidata daSalini Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella. L’altra formata dal Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), una consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” e oggi controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.
Un nome tra tutti ci colpisce particolarmente, la presenza a quel tavolo della Ghella SpA, riconducibile a Giandomenico Ghella, uno dei nomi nel registro degli indagati nel procedimento n° 15144/2013 del R.G. N.R. e n° 10785/2014 del R.G. Redatto dal Giudice per le indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti del Tribunale di Firenze. Come anche ci colpisce la presenza di Pizzarotti, che ha subito pressioni da parte del sistema Incalza/Perotti che lo ha indotto “a promettere a Perotti Stefano ed ai professionisti a lui vicini Fermi, Li
Calzi ed Oliva, il conferimento dell’incarico di progettazione e direzione lavori con riferimento alla realizzazione del lotto funzionale “Brescia-Verona” come è anche interessante rilevare che una altra delle società sedute a quel tavolo si possono ritrovare nelle oltre 200 pagine di quel fascicolo. La Salini-Impregilo sembra aver ricevuto un trattamento di favore da parte del sistema Incalza/Perotti “a fronte dell’affidamento a Perotti Stefano, da parte del suddetto Consorzio, dell’incarico di direzione dei lavori” nell’ambito della realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità Genova-Milano Terzo Valico di Giovi (contratto sottoscritto il 14.1.2014). Citiamo i virgolettati estratti dal fascicolo del Tribunale di Firenze (n.d.r.)
Senza approfondire di più, ci chiediamo come sia possibile che un opera che nasce da esigenze affaristiche, anche se poi sarà il terzo grado di giudizio a darcene conferma, contraria al parere di Cittadini, Comitati, archeologi ed ambientalisti non debba assolutamente essere fermata e rivalutata in base alle osservazioni e alle memorie presentate da tutti gli attori in campo. Inoltre tutti i cantieri riconducibili a queste lobby affaristiche andrebbero riconsiderati e ne andrebbero valutati i motivi ostativi mossi dalle Associazioni che si occupano di difesa ambientale. Se esiste un popolo nutrito di cittadini che hanno messo dei veti su progetti che vogliono devastare il territorio in cui vivono, ed è chiaro che sono progetti che nascono per fare affari e non per necessità reali della popolazione o sulla propria esigenza di spostamento, vanno a questo punto bloccati e riconsiderati. Almeno questo sarebbe quello che dovrebbe accadere in un paese civile, certo l’Italia non sono sicuro appartenga a questa specie.
Per bloccare l’autostrada in oggetto, i Comitati chiedono la partecipazione unitaria di tutti con manifestazioni, presidi e qualunque altro metodo democratico di lotta che porti a riconsiderare tale scempio per il territorio dell’agro romano. Per tenersi informati sull’agenda delle attività
Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
web: http://quartiereroma12.blogspot.com/ – e.mail: nocorridoio@tiscali.it
Portavoce Gualtiero Alunni – cell. 3332152909
Facebook: Comitato No Corridoio – Twitter: NoCorridoio – YouTube: XIIRoma
SABATO 21 MARZO 2015
Grandi opere e corruzione in dieci mosse
Di Gualtiero Alunni
Gli scandali a ripetizione sulle ruberie e le corruttele nei grandi appalti per le grandi opere, destano nell’opinione pubblica rabbia e ribrezzo.
A mente fredda e lucida, analizzando la situazione, scopriamo che tutto ciò è un’arma volutamente caricata a salve, una bomba lanciata scientificamente e meramente scandalistica per fare cilecca.
La strategia dei grandi manovratori “occulti” e criminali è prima di tutto quella di bloccare la pianificazione e la programmazione di centinaia di “piccole” opere utili che costano meno, ma che salvaguardano l’interesse e l’incolumità collettiva, come la lotta al dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza delle strade e delle scuole. Per salvare la faccia si fanno stanziare delle briciole e spesso i pochi fondi a disposizione vengono bloccati e si impantanano nella burocrazia (vedi Genova).
La lista delle opere incompiute e dei lavori non fatti a regola d’arte, grida vendetta. Ricordiamo quelli per il G8 in Sardegna, per i terremoti de L’Aquila e dell’Emilia, le strade e i viadotti crollati in Sicilia e nel Molise, la vela di Calatrava e la nuvola di Fuksas a Roma.
Il decalogo della corruzione, della devastazione, della disinformazione e dell’impunità è articolato nelle seguenti dieci azioni, con cui questo sistema putrido dalle fondamenta, si fa gioco dell’Italia onesta e popolare:
1) Finanziare e/o corrompere politicanti e boiardi di Stato da mandare nei posti chiave di comando;
2) eleggere/nominare (per onestà intellettuale escludiamo gli attuali eletti rimasti nel M5S), trasversalmente nel Parlamento, nelle Amministrazioni Regionali, nei Dipartimenti chiave, utili idioti servitori di due padroni: le banche (per es. Intesa, MPS, UniCredit) e le Società dei General Contractor (per es. Salini-Impregilo, Gavio, Benetton, Pizzarotti, Caltagirone, Astaldi);
3) far approvare, tramite il Governo, il CIPE e le Giunte Regionali, leggi come la “Legge Obiettivo”, il “Project Financing”, il “Decreto Fare” e lo “SbloccaItalia”. Conseguentemente programmare le “opere strategiche”, stanziando miliardi di euro di risorse pubbliche;
4) orchestrare una campagna mediatica propagandistica finalizzata a convincere l’opinione pubblica della bonarietà e della necessità di queste opere con le tre paroline chiave: “strategico, sviluppo e lavoro”. Molto facile, visto che la proprietà dei mass media e nelle mani dei poteri forti;
5) bloccare la giustizia e la magistratura, almeno fino a quando il malloppo non sarà al sicuro, nelle tasche dei grandi lobbisti privati;
6) non ascoltare e non informare le comunità locali e i cittadini, non facendole partecipare alle decisioni sulle opere li riguardano;
7) assegnare gli appalti, distribuendoli ai vari “benefattori”;
8) criminalizzare e bloccare anche con la repressione poliziesca l’opposizione sociale dei Comitati (vedi NOTAV e NOMUOS);
9) una volta aperto il cantiere, allentare la stretta sulla magistratura e lasciare, come nei casi dell’EXPO e del MOSE, che qualche giudice, sfuggito alle maglie del controllo lobbistico, tenti di fare giustizia, ma i polli (leggi i miliardi di euro) avranno già preso il volo, atterrando su nidi sicuri (le tasche dei due padroni, come sopra descritti);
10) se malauguratamente, la magistratura bloccherà il cantiere e l’opera, all’Impresa si dovranno pagare anche i danni per milioni di euro. Oltre al danno (per i cittadini e il territorio) anche la beffa!
La farsa continua con gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto Incalza e Lupi (NCD=Nuova Corruzione Devastatrice) che in Parlamento, in occasione delle sue dimissioni da Ministro, spudoratamente, se la ridacchia e fa le corna, come fece il suo ex amico Berlusconi: stessa teppa!
Una ultra decennale vertenza ancora è viva e resiste: quella del movimento NOcorridoio/NObretella contro l’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone. Si sono già mangiati decine di milioni per progetti, varianti, consulenze e indennità per i Consigli di Amministrazione di ARCEA e Autostrade del Lazio, il cantiere non è stato ancora aperto, ma lo sarà in autunno del 2015.
Fermarlo sarà possibile, se tutte/i insieme, cittadini, pendolari, agricoltori, ambientalisti, Comitati e Associazioni, saranno UNITE/I come un solo grande blocco solidale per difendere la nostra terra con i presidi permanenti, con i nostri corpi e i nostri trattori, davanti alle ruspe dei politicanti corrotti e degli avvoltoi prenditori e accaparratori di grandi appalti pubblici
VENERDÌ 20 MARZO 2015
BRINDIAMO per le DIMISSIONI del MINISTRO più DEVASTATORE che un governo abbia mai avuto!
Per voltare pagina bisognerà stracciare la cartina italiana delle inutile grande opere, bloccarle tutte e riprogrammare le tante piccole opere utili: interventi contro dissesto idrogeologico, adeguamento in sicurezza di tutte le strade pericolose, messa in sicurezza delle scuole.
Invitiamo a non abbassare la guardia e a vigilare perché il successore di Lupi quasi sicuramente rimarrà nel solco mostruoso di asfaltare e cementificare il nostro futuro.
NOcorridoio/NObretella!
MERCOLEDÌ 18 MARZO 2015
Anche per questo ci battiamo con la nostra ecoresistenza civica!
Nella planimetria ufficiale della Provincia di Roma, potete vedere come la devastante autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina sventrerà il Sito d’interesse Comunitario (SIC) n.20!
L’autostrada Roma-Latina è un “conflitto ambientale”
VENERDÌ 6 MARZO 2015
SOS Capocotta: autorizzato il taglio criminale di migliaia di querce secolari!
Di Gualtiero Alunni
SOS Capocotta: autorizzato il taglio criminale di migliaia di querce secolari!
Ancor prima che le ruspe iniziassero a devastare il Parco di Decima-Malafede per la costruzione dell’inutile grande opera dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina, la speculazione ha allungato i suoi tentacoli.
Lo stridio delle motoseghe sta sostituendo il canto degli uccelli già in nidificazione. Stanno distruggendo una delle aree più preziose dell’agro romano, dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Ci troviamo nel Parco Riserva naturale di Decima Malafede, un’area naturale protetta della Regione Lazio con vincolo paesistico, istituita nel 1997 con una superficie di 6.145 ettari.
L’ente che doveva tutelarlo, Romanatura, prima ha pagato per anni l’affitto per questo prezioso bosco, poi ha rescisso il contratto di affitto e adesso ha concesso il taglio devastante, andando contro le proprie finalità istitutive. Stiamo parlando di una autorizzazione che sta consentendo il taglio di migliaia di querce secolari dell’ultimo bosco di alto fusto della Campagna Romana, quello di Capocotta. Dobbiamo sottolineare che le maggiori aree boschive dell’Agro Romano sono comprese in questa zona e costituiscono una delle maggiori foreste planiziali del bacino del Mediterraneo. Un territorio ricco di biodiversità, in cui sono state censite almeno 900 specie vegetali ed è stata certificata la presenza di 25 specie animali. La zona sia prima che dopo l’istituzione del Parco, purtroppo, è stata caratterizzata dall’abusivismo edilizio, ultimi i cosiddetti toponimi che hanno portato con se deforestazione e impermeabilizzazione del suolo. Ricordiamo che “La Sughereta” di Vallerano ha già subito un duro colpo.
Le leggi, i regolamenti e i compiti demandati alla Regione Lazio, all’ Agenzia Regionale Parchi (ARP) e All’Ente RomaNatura sono chiari:
perseguire e gestire le singole risorse ambientali nel rispetto delle relative condizioni di equilibrio naturale e di preservazione dei patrimoni genetici di tutte le specie animali e vegetali. Tutelare, recuperare e restaurare gli habitat naturali e i paesaggi, nonché la loro valorizzazione. Conservare le specie animali e vegetali e gli ambienti naturali che abbiano rilevante valore naturalistico ed ambientale.
Per questo compiti assegnati, avrebbero dovuto effettuare l’attività di monitoraggio e controllo sullo stato di qualità degli habitat, delle specie della flora e della fauna di importanza comunitaria (Rete Natura 2000). Nonché, la Gestione dei vincoli di Legge nel Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma.
Diversamente da tutto ciò, in particolare la zona di Castel di Decima è stata presa di mira dalla proprietà privata di Vaselli che ha chiesto e sembra sia stata autorizzata a fare ripetuti interventi di deforestazione, rivolti in maniera sistematica agli alberi di alto fusto secolari e in particolare a querce, sughere e lecci con la rasatura di intere colline e la distruzione del sottobosco. La deforestazione è già avvenuta in alcune parti della zona, con una celerità incredibile e sta continuando in modo selvaggio e indiscriminato radendo al suolo un’intera area della foresta. Proprio per questo è lecito pensare che ci troviamo davanti ad un intervento speculativo ancora più massiccio e mirato, che potrebbe protrarsi nel tempo. Interpellati sul posto, i taglia boschi, hanno dichiarato di essere in possesso di regolare autorizzazione proprio da quell’Ente che avrebbe il compito di far rispettare i vincoli paesistici. Annualmente scompaiono nella Riserva colline piene di alberi secolari di alto fusto, immediatamente tagliati sul posto in tronchetti destinati ad essere venduti come legna da ardere. Le prove si possono vedere andando su you tube, alla voce “indagate Romanatura”, attraverso numerosi filmati, vengono evidenziate le carenze rilevate nella gestione dei vincoli paesistici della Riserva nei riguardi sia degli interventi di deforestazione, sia degli abusi e sia di insediamenti autorizzati dall’Ente Romanatura.
Davanti a questo insensato e complice atteggiamento delle Istituzioni, non basta solo la denuncia, ma serve la mobilitazione dei cittadini per fermare lo scempio omicida che riduce la quantità di ossigeno donato a pieni “polmoni” dalle nostre utili foreste, mettendo in serio pericolo la qualità della vita di tutte/i
Se pensiamo che a capo dell’Ente vi è Gubbiotti, che prima lega l’ambiente e poi lo sega, viene naturale la richiesta delle sue immediate dimissioni o della sua rimozione dall’incarico.
Roma, 6 Marzo 2015
GIOVEDÌ 5 MARZO 2015
4/3 – Bella e partecipata Assemblea Pubblica
SOTTOSCRIVIAMO – Ognuno secondo le sue possibilità!
“Quando l’ingiustizia diventa legge, resistere in prima persona è un dovere!”
SOSTENIAMO l’autofinanziamento della nostra lotta, ognuno secondo le sue possibilità:
CCB intestato a “Associazione ViviamoVitinia Onlus”
c/o Banca Etica – Codice IBAN: IT03E0501803200000000168733
Causale del versamento: “contributo autodifesa territoriale”
G R A Z I E !
Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
MARTEDÌ 3 MARZO 2015
LE STIAMO PROVANDO TUTTE!
Nonostante la chiusura della Gara d’Appalto,
NON STIAMO LASCIANDO NULLA D’INTENTATO!
1) Al fine di portare allo scoperto le modalità del rapporto economico con l’impresa che si aggiudicherà l’opera, il prof. Antonio Tamburrino ha fatto la seguente SEGNALAZIONE all’Autorità Anti corruzione: “Il principale rischio dell’opera riguarda la domanda di traffico. Le previsioni adottate dal progetto,dell’amministrazione sembrano irrealisticamente ottimistiche. Pertanto il rischio di domanda risulta estremamente elevato. Non è stato reso noto se il rischio deve essere a carico dell’Impresa o della stazione appaltante, e di conseguenza, non sono state comunicate le forme, i modi e i tempi per farvi fronte.”
2) le cons. del M5S Regione Lazio,
Valentina Corrado e Gaia Pernarella, hanno presentato una richiesta di accesso agli atti rispetto all’autostrada Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone.
L’istanza include la richiesta dell’elenco delle società che hanno partecipato alla gara di appalto, le cui buste sono state aperte il 25 febbraio e l’elenco di quelle che hanno ricevuto la lettera di invito per la partecipazione alla gara.
Con questo atto, si vogliono approfondire le modalità che hanno determinato la gara di appalto, verificando che le aziende che hanno partecipato alla pre-gara, coincidano con quelle che hanno ricevuto la lettera di invito.
Quindi, la visione di questi documenti sarà propedeutica per future azioni di contrasto, anche legali.
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO 2015
AZIONE DIRETTA alla 1^ Riunione Commissione aggiudicazione appalto
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: azione diretta del Comitato No Corridoio alla prima riunione presso l’ANAS della Commissione aggiudicatrice dell’appalto dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina.
Una delegazione di attivisti del Comitato No corridoio Roma-Latina si è presentata nell’aula dove si stava aprendo la 1^ riunione della Commissione che dovrebbe aggiudicare l’appalto miliardario per la costruzione dell’inutile autostrada a pedaggio.
Da un lato i Commissari e dall’altro i prenditori della concessione autostradale formati da due mega cordate: una guidata da Salini Impregilo, Astaldi, Pizzarotti e Ghella. L’altra formata dal Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), una consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico “Sacyr y Vallermoso” e oggi controllata al 51% dal gruppo “Fininc” di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), contro il 49% di Sacyr.
Considerato la censura e la continua disinformazione pianificata ad arte, abbiamo fatto visita alla sede centrale dell’ANAS, per rendere edotti i convenuti della volontà decisamente contraria espressa dalle nostre comunità alla costruzione del mostro di cemento e asfalto. Visto l’unilaterale decisione del Governo Renzi/Lupi e della Giunta della Regione Lazio di Zingaretti di perseverare nella volontà devastatrice senza informare e far partecipare i cittadini alle decisione che li riguardano. Per questi motivi i Nodi del nostro Comitato hanno deciso di mettere in pratica delle azioni tendenti a denunciare e informare pubblicamente degli impatti sociali e ambientali dell’opera e delle alternative più efficaci ed economiche. Abbiamo comunicato agli intervenuti che il nostro movimento non si piegherà e non retrocederà di un millimetro, anche davanti all’apertura del cantiere.
Il percorso per condividere e organizzare i PRESIDI PERMANENTI inizierà con la prima Assemblea Pubblica che si terrà il 4 Marzo 2015 alle ore 17,30 presso la sala Teatro della Dodicesima in Via Carlo Avolio, 60 a Spinaceto – Roma.
Roma, 25 Febbraio 2015
Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015
NON LASCEREMO NULLA D’INTENTATO
Al fine di portare allo scoperto le modalità del rapporto economico con l’impresa che si aggiudicherà l’opera, il prof Tamburrino (progettista della nostra proposta di Metropolitana leggera) ha fatto la seguente SEGNALAZIONE all’Autorità Anti corruzione: “Il principale rischio dell’opera riguarda la domanda di traffico. Le previsioni adottate dal progetto dell’amministrazione sembrano irrealisticamente ottimistiche. Pertanto il rischio di domanda risulta estremamente elevato. Non è stato reso noto se il rischio deve essere a carico dell’Impresa o della stazione appaltante, e di conseguenza, non sono state comunicate le forme, i modi e i tempi per farvi fronte.”
VENERDÌ 20 FEBBRAIO 2015
4 Marzo 2015 – ASSEMBLEA PUBBLICA: Lo spettro della devastazione
Il 18/2/15 scadono i termini per la presentazione delle offerte di Gara per la costruzione della autostrada/bretella. Il 25 Febbraio 2015 si terrà la prima riunione pubblica della Commissione aggiudicatrice dell’appalto. Il cronoprogramma prevede l’inizio dei lavori per la fine 2015-inizio 2016. Per questi motivi il nostro movimento, visto la nuova situazione che si prospetta, ha deciso di organizzare insieme al movimento No bretella, le ASSEMBLEE in tutte le città coinvolte dal tracciato autostradale. Lo scopo è sempre quello di informare, discutere e decidere insieme con tutte le nostre comunità.
Per questo invitiamo tutte/i a partecipare e a diffondere la seguente locandina della prima Assemblea Pubblica:
LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2015
Il rinvio a giudizio per danno erariale sia solo l’inizio di un atto di giustizia complessivo.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
dei Comitati Nocorridoio Roma-Latina e Nobretella Cisterna -Valmontone.
Oggetto: Il rinvio a giudizio per danno erariale sia solo l’inizio di un atto di giustizia complessivo.
La Corte dei Conti ha quantificato un danno erariale da 20 milioni di euro “per mancato risparmio”. Per questo sono stati citati in giudizio undici persone tra funzionari regionali e imprenditori, compreso l’ex governatore Francesco Storace. Nel 2003 fu creata la società mista Arcea, con il 51% del capitale di proprietà della Regione Lazio e l’altro 49% di tre soggetti privati (Consorzio 2050, Autostrade per l’Italia e MPS) incaricata di realizzare e gestire l’autostrada a pedaggio.
La progettazione preliminare e definitiva venne affidata senza gara al Consorzio 2050, uno dei tre soci privati di Arcea, per 40 milioni di euro. I pm contabili hanno raffrontato i costi sostenuti nel 2010 per la progettazione di un’opera analoga, la Trento-Rovigo, e sono arrivati alla conclusione che si sarebbero potuti risparmiare esattamente 19.858.120 euro. In più la Regione non avrebbe dovuto assegnare direttamente ad Arcea la progettazione e questa non avrebbe dovuto assegnare a sua volta l’incarico al Consorzio 2050. Secondo l’accusa, senza un regolare confronto concorrenziale, sarebbero stati sprecati quasi 20 milioni di euro: soldi che ora la procura contabile chiede che vengano restituiti alla collettività da coloro che ritiene responsabili di quella decisione o del mancato controllo.
Si sono elargiti e gonfiati i costi in fase di progettazione per decine di milioni di euro per studi, saggi e varianti. Ad oggi, è stata superata ampiamente la cifra di 120 milioni di euro e nessun cantiere è mai stato aperto. Senza contare le ricche retribuzione, per oltre 2 milioni di euro, intascate dai membri dei due Consigli di Amministrazione di ARCEA e di Autostrade del Lazio. Inoltre, è tuttora pendente una denuncia/arbitrato dei soci privati di ARCEA verso la Regione Lazio, che in 1° grado (è in corso l’appello) ha condannato l’Amministrazione Regionale ad un indennizzo di altri 67 milioni di euro. In ogni caso sono tutti soldi dei cittadini, sottratti ad opere utili, sociali ed efficaci.
Le decine di varianti, non sono mai state fatte per “migliorare” questa Grande Opera, ma per mettere gli Uffici di Autostrade del Lazio a disposizione degli amici dei politicanti, a cui hanno spostato diverse volte il tracciato, recando danno al vicino meno amico: un vero e proprio nimbismo clientelare ed istituzionale!
Una domanda sorge spontanea: perché la magistratura ha chiamato in giudizio solo la Giunta Storace, quando tra gli imputati ci sono dirigenti delle Amministrazioni Regionali, in primis quella di Marrazzo, passati poi in tutte le successive Giunte? Gli stessi che, omettendo i controlli dovuti, hanno usato e acquisito la progettazione dell’Arcea. Le Giunte Polverini e Zingaretti, hanno perfino resuscitato e approvato il progetto del tratto Roma-Fiumicino – Tor de Cenci, con una Verifica d’Impatto Ambientale (VIA) non più idonea, visto che il territorio coinvolto era ieri una area verde incolta, ma oggi esiste il quartiere di Torrino-Mezzocammino con la presenza di 20mila abitanti, che vivrebbero sotto l’inferno dell’inquinamento acustico ed atmosferico dell’autostrada che attraverserebbe le loro case.
Il cantiere non è stato ancora aperto. Prima che sia troppo tardi è ancora possibile un passo indietro deciso per ritirare responsabilmente, e una volta per tutte, il progetto devastante e costoso dell’autostrada/bretella a pedaggio: fare giustizia ora e non (forse) dopo che i privati si saranno intascati la quota parte di 468 milioni di euro pubblici attualmente stanziati.
10 Febbraio 2015