Comunicato a cura di Gualtiero Alunni*
Domani verrà sottoscritto, nella Sala Cambellotti della Prefettura di Latina, alle ore 10.30, l’accordo tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e la Regione Lazio per la revisione e l’aggiornamento progettuale dell’autostrada Roma – Latina, attraverso ASTRAL.
Prima di tutto si ricorda che “il progetto dell’autostrada a pedaggio in project financing è ancora oggetto di un contenzioso e le società che parteciparono alla gara d’appalto poi annullata hanno promosso, nel marzo scorso, due azioni risarcitorie per un indennizzo totale di quasi 700 milioni di euro – con la Sis del gruppo Dogliani che richiede un importo pari 688 milioni, mentre Webuild (ex Salini-Impregilo) di poco superiore ai 6. A fronte dei 468 milioni stanziati dal Cipe per la realizzazione dell’opera, il risarcimento risulta quasi il doppio. E questo apre forti contraddizioni al percorso della nuova revisione e dell’aggiornamento progettuale.
Quasi tutte le opere complementari assegnate a quei Comuni che in contropartita votarono si alla autostrada/bretella, sono state eliminate per un valore complessivo di 491 milioni di euro. di cui: il tratto complanare con l’A91 dall’A12 di 5,4 km; le tangenziali di Latina e Labico; la riqualificazione della Via Apriliana, di Via Foce Verde e della Via Ariana.
Per la bretella Cisterna-Valmontone è stato nominato Commissario. L’Ad di Astral, Mallamo, che come dal Decreto “semplificazioni” potrà scavalcare tutte le norme e le leggi, compreso perfino il Codice degli Appalti. E’ stata scorporata dall’autostrada e sarà totalmente finanziata con soldi pubblici e costruita in house. Mantiene totalmente la sua superficie, senza nessuna riduzione del consumo di suolo e tutte le aziende agricole di eccellenza, come prima, verranno espropriate e si perderanno decine di posti di lavoro nel settore. Il pesante impatto sul lago di Giulianello, monumento naturale regionale, rimane invariato.
Dovrebbe essere confermato il project review pubblicato il 17/12/2020 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio N. 152.
L’autostrada Roma-Latina verrà realizzata in fasi, suddivisi in lotti funzionali: fase 1a da km 5,4 dell’A91 (Roma-Fiumicino) ad Aprilia Nord; fase 1b Cisterna-Valmontone; fase 2 da Aprilia Nord a Borgo Piave di Latina.
Il pedaggio, considerato la riduzione degli interventi e dei costi, che da 2,1 miliardi di euro dovrebbero ridursi a 1,5 miliardi di euro, diminuirà di circa il 20%, da 13 euro A/R giorno Roma-Latina a circa 10 euro A/R giorno.
La riduzione di consumo di suolo sul tracciato autostradale si avrà sui 5,4 km del tratto A12 – snodo Roma-Fiumicino. Va detto che quest’area è già fortemente compromessa dalla stessa A91 e dalle complanari. Il resto, sono derivanti dalle tangenziali di Latina e Labico che oggi sono state stralciate, ma come già scritto in precedenza, verranno costruire a parte.
Insomma, a fronte di una riduzione del consumo di suolo di circa 25 ettari, il totale rimane pesantissimo: oltre 200 ettari!
Il bilancio complessivo di questa revisione progettuale continuerà a rimane negativo, con la sua reiterata devastazione ambientale e sociale, con il pedaggio sull’autostrada Roma-Latina che rimarrà pesante per le tasche dei pendolari, con la sua inutilità certa, visto che l’imbuto d’ingresso a Roma rimarrà e le file interminabili continueranno inesorabilmente, l’impatto del viadotto tra Tor de Cenci e A91 manterrà tutta la sua nocività dell’inquinamento atmosferico e acustico per non parlare degli espropri delle abitazioni, delle attività commerciali e agricole.
Non è stato preso in considerazione dal Ministero, il nostro Project Review Alternativo che contiene l’adeguamento in sicurezza di TUTTA la Via Pontina, l’intermodalità con la costruzione della linea di treno-tram, il potenziamento di tutta la rete ferroviaria pontina e il rilancio del trasporto merci su ferro.
Chi vuole difendere la nostra terra dalla rinnovata devastazione che si preannuncia, si può unire ai nostri Comitati NOcorridoio/NObretella che fin da subito rilanciano l’opposizione sociale a questa inutile opera.
La seconda metà del 2022 si preannuncia con una rinnovata eco-resistenza, che faremo con tutti i mezzi a nostra disposizione, contro questa opera i cui beneficiari saranno solo e sempre i rapaci prenditori privati che si accaparreranno miliardi di euro pubblici, con il sostegno dei soliti politicanti, Zingaretti&C. in primis!
*Portavoce Nodi Territoriali Comitato NO Corridoio Roma-Latina