Una bretella mostruosa, costosa e impattante

                  COMUNICATO STAMPA

dei Comitati NO bretella Cisterna-Valmontone e NO corridoio Roma-Latina

Oggetto: UNA VERA E PROPRIA STRAGE!
Pur di fare un’opera inutile, politicanti e avvoltoi privati, incuranti dei danni e delle distruzioni irreparabili, continuano unilateralmente senza informare e attivare un percorso partecipativo democratico con le comunità territoriali che si trovano sul tracciato della superstrada bretella Cisterna-Valmontone.
Di seguito riportiamo i principali punti negativi dell’opera:
– 1.280 particelle (leggi terreni e fabbricati) per 5.000 proprietari espropriati
– Un danno alle decine di aziende agricole d’eccellenza e biologiche
– decine di maestranze agricole che rimarranno disoccupate
– un costo esorbitante raddoppiato: da 600 mln di euro a 1.120 mln di euro di costo iniziale per 32 mln di euro a km
– un impatto devastante sul meraviglioso lago di Giulianello monumento naturale della Regione Lazio, il Cammino della Transumanza e la Via Francigena del Sud.
Nei prossimi giorni si terranno assemblee con agricoltori e cittadini e con loro decideremo quale tipo di azioni eco-resistenti attuale. Coloro che sono sulle liste del 1° decreto Espropri (leggi Aprilia), potranno presentare ricorso al TAR del Lazio entro 60 giorni dalla notifica.
11 Ottobre 2023

Bretella Cisterna-Valmontone, i comitati pronti ad ostacolare gli espropri

La notizia dell’inizio delle procedure di esproprio dei terreni che dovranno fare spazio alla Bretella Cisterna-Valmontone provoca reazioni diverse nel mondo della politica e dell’associazionismo. C’è chi si è sempre dichiarato a favore dell’opera, che permetterà di raggiungere in tempi più celeri l’autostrada Roma-Napoli, e chi invece da anni si batte contro quella che è considerata l’ennesimo spreco di risorse pubbliche. Due fronti divisi e che appaiono inconciliabili. Chi vede di buon occhio il nuovo tracciato è per esempio il sindaco di Cisterna Valentino Mantini e l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Andrea Santilli. “L’avanzamento dell’iter per la realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone – spiegano – è un ottimo segnale per la nostra comunità, che da anni attende questa importante infrastruttura viaria. Aspetteremo le procedure degli espropri dei terreni che sono in capo al Commissario straordinario per il collegamento della bretella Cisterna-Valmontone, opera strategica del Ministero delle Infrastrutture, per avere contezza del numero dei terreni che saranno interessati nel nostro Comune. Non appena avremo questa certezza, organizzeremo un incontro pubblico aperto alla cittadinanza che insieme all’Amministrazione comunale darà forza e sostegno alla realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone, infrastruttura che andrà a decongestionare il traffico dai mezzi pesanti e consentirà il veloce e funzionale raggiungimento della rete autostradale. Le ricadute economiche per la nostra comunità e per l’intero territorio della parte nord della Provincia pontina saranno, infatti, così come la possibilità di mettere Cisterna al centro della logistica, data l’importante presenza del nostro Polo Industriale”. “Sappiamo che le procedure relative agli espropri – commenta invece il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi – hanno avuto una accelerata. Stanno iniziando a notificare il provvedimento. Abbiamo diversi terreni nella zona di Campoverde, in direzione Velletri e Cisterna, che verranno espropriati dalla regione Lazio. Noi come amministrazione, su questa vicenda, non possiamo fare altro che attenerci alle disposizioni dell’ente regionale”. Chi è contrario, e lo è da anni, è il fronte del comitato No Autostrada Roma-Latina e No Bretella che proprio in questi giorni sta portando avanti una serie di incontri con i cittadini e le aziende del territorio. “Molti imprenditori della zona – spiega Gualtiero Alunni – stanno cedendo all’offerta di indennizzo complice anche la situazione particolarmente critica che riguarda la moria del kiwi. Preferiscono accettare i soldi e chiudere l’azienda. Questo comporterà un pesantissimo costo in termini di manodopera. Molti lavoratori, stagionali e non, diventeranno disoccupati. Stiamo parlando di circa 1700 persone che non avranno più un lavoro. L’impatto, sia a livello ambientale che occupazionale, sarà disastroso. Abbiamo sempre proposto alternative valide a questo progetto come il potenziamento dei collegamenti ferroviari. La politica ha preferito non ascoltarci. Noi andremo avanti con la nostra battaglia a supporto di quei cittadini che non si piegheranno all’esproprio. Siamo pronti anche a bloccare le operazioni se necessario”.

*Articolo del 10 Ottobre 2023 di “Aprilia News”