Di Gualtiero Alunni*
La storia infinita della subalternità ai poteri forti speculativi degli amministratori regionali del Lazio, iniziata con Landi e proseguita da Storace, Marrazzo, Polverini, Zingaretti1e2, è un ossessivo accanimento contro l’ambiente, la salute, i lavoratori agricoli e i pendolari.
Si sta scrivendo l’ennesima puntata della brutta novella pontina. Difatti, l’ex ministro Giovannini insieme a Zingaretti, il 5 Agosto 2022, hanno firmato una convenzione per far ripartire subito, con ben 5.000 espropri, tra cui 52 aziende agricole, la maggior parte di eccellenza e biologiche, la bretella Cisterna-Valmontone, raddoppiando perfino i costi: da 650 mln di euro a 1.120 mln di euro.
L’autostrada Roma-Latina partirà fra due anni, una volta “rivisitato” il progetto, come da dichiarazione del Commissario Mallamo per la bretella Cisterna-Valmontone e AD di Astral. Visto che si seguirà il metodo della bretella, da 1.500 mln di euro si passerà alla “modica” cifra di 3.000 mln di euro!
Mentre lor signori sono impegnati da oltre venti anni a voler costruire un’opera inutile e devastante, i pendolari della FR8 (Nettuno – Roma) percorrono il loro “binario triste e solitario” in condizioni da carro bestiame: 48 gradi d’agosto, finestrini bloccati, treni soppressi, porte guaste, servizi igienici inagibili, viaggiatori ammassati in piedi, carrozze sporche. Non si trovano in condizioni migliori i pendolari che percorrono la Via Pontina: tra incidenti mortali e file interminabili, vivono quotidianamente un calvario. Non scordiamo lo squartamento del Parco Regionale di Decima-Malafede, le decine di case e attività agricole chiuse e/o abbattute. Il Movimento autorganizzato nei Nodi del Comitato No Corridoio per la Metropolitana Leggera non ha mai smesso di denunciare tutto ciò, mobilitando le comunità locali contro la cattiva strada dell’asfalto e del cemento per la cura del ferro e della sicurezza. Oltre all’URGENTE adeguamento in sicurezza di TUTTA la Via Pontina da Roma a Terracina, al potenziamento della rete ferroviaria esistente, abbiamo presentato il Progetto M3. D i “Metropolitana Leggera”. La definizione completa è “Mobilità Metropolitana Meridionale”, trattasi di una rete di metropolitane leggere, come la tratta Roma-Pomezia-Ardea-Aprilia-Latina che riducendo i flussi di auto e mezzi privati, darebbe alti benefici e minor costi. Con queste “piccole opere” si porterebbe a soluzione una delle questioni principali che non farà l’autostrada: entrare/uscire a/da Roma in tempi umani e sostenibili.
Dato che noi andiamo in direzione ostinata e contraria di chi vuole devastare la nostra terra con un mostro di cemento e asfalto, rilanciamo l’eco-resistenza delle nostre comunità.
*Portavoce Nodi Territoriali Comitato No Corridoio Roma-Latina