Di Gualtiero Alunni e Corrado Bisini*
Presso la prefettura Latina, è stata firmata in data 5 Agosto 2022, la convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e la Regione Lazio che fa ripartire il progetto del collegamento autostradale Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.
Si confermano due grandi opere devastanti con un impatto pesantissimo sul territorio, l’ambiente, l’agricoltura e inutili per i pendolari.
L’ing Mallamo, AD di Astral ha addolcito la pillola dichiarando: avrà una pavimentazione green e fonoassorbenti ad alto potere drenante” e ancora “riduzione dei costi, minor consumo di suolo”.
Invece è questa la realtà:
– raddoppio del costo della Cisterna-Valmontone da 645 a 1.102 milioni di euro;
– 5.000 espropri tra cui 52 aziende agricole d’eccellenza con la perdita di decine di posti di lavoro nel settore;
– 31.500 metri di lunghezza per 22 metri di larghezza =70 ettari di consumo di suolo;
– impatto sul lago di Giulianello e sulla Via Francigena del Sud;
– inquinamento diffuso provocato dai gas di scarico delle auto e dei tir, sulle attività agricole bio e di eccellenza senza considerare lo sradicamento delle centinaia di alberature di frutta ed essenza arboree.
Le opere complementari stralciate e finanziate a parte, passano da un costo di 155 milioni di euro a 210 milioni di euro, con un aumento di oltre il 30%.
Insomma un “greenwashing”, una strategia di comunicazione e di marketing perseguita da queste istituzioni, che presentano come ecosostenibili le proprie attività, cercando di occultarne l’impatto ambientale negativo.
Dal 1 Ottobre 2022 dovrebbero partire gli espropri e a novembre 2023 il cantiere vero e proprio.
Alcune considerazioni su Mallamo. Da 9 anni AD di Astral S.p.A. Dal 2002 fino al febbraio2019, quando la Pontina è ritornata sotto l’Anas, la manutenzione stradale è stata un disastro, compreso i 6 anni di “gestione” Mallamo. Si è reso disponibile nel 2021 alla nomina di Commissario Straordinario della bretella Cisterna-Valmontone, contemplato nel decreto “semplificazioni” che gli consentirà di scavalcare leggi e norme e perfino il Codice degli Appalti. Una operazione eversiva, voluta dalla solita mala politica.
Per quanto riguarda l’autostrada a pedaggio Roma-Latina, stando dalle dichiarazioni di Mallamo, si sta procedendo ad aggiornare il project review con lo stesso metodo della bretella e dovrebbe partire fra 2 anni. Ci aspettiamo un’altra impennata dei costi e l’impatto sull’ambiente continuerà ad essere devastante per la riserva naturale di Decima-Malafede, il fiume Tevere, le abitazioni, le attività commerciali e agricole che verranno espropriate.
Considerato l’imbuto d’ingresso a Roma che rende ancor più inutile l’autostrada, ci aspettavamo da Mallamo/Zingaretti/Giovannini, l’esproprio e l’abbattimento delle decine di abitazioni e di attività commerciali dei quartieri di Tor de Cenci e Spinaceto. A costoro interessa fare propaganda e sottacere i problemi, per questo questa misera operazione, sarà una ulteriore beffa e danno per tutti e in particolari i pendolari.
Le alternative di buonsenso, efficaci e veramente compatibili con l’ambiente, con pochissimo consumo di suolo e meno costose, sono state presentate da oltre 20 anni dai Comitati NOcorridoio e NObretella, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Per questi motivi rinnoviamo il nostro impegno all’opposizione, contro queste grandi opere inutili, costose e devastanti.
- Portavoci dei Comitati No Corridoio Roma-Latina e No bretella Cisterna-Valmontone