Una storia da dimenticare se non fosse reale:
2013: in campagna elettorale è contrario e promette l’adeguamento in sicurezza della Via Pontina;
2013: alla richiesta del ministro Lupi di schierarsi a favore dell’autostrada, lui acconsente con la scusa che altrimenti, i soldi stanziati sarebbero stati spostati ad altre opere;
2014: l’ANCE-ACER gli chiede di adoperarsi per stornare i soldi pubblici dall’autostrada all’adeguamento in sicurezza della Pontina, ma lui ribadisce il sostegno all’autostrada;
2015: il nuovo ministro Delrio, “congela” il progetto e gli chiede di pronunciarsi, questa era una occasione straordinaria per bloccare la devastazione, ma lui acconsente a mandare avanti l’iter del progetto;
2016-2017: si adopera ad eliminare tutti gli “ostacoli” che si sono venuti a determinare, per consentire il prosieguo dell’iter;
2018: ribadisce il sostegno all’autostrada nella polemica sull’accordo con LeU per le nuove elezioni regionali;
2019: dopo la sentenza del Consiglio di Stato che blocca l’assegnazione della gara, rilancia il progetto in house, tutto a carico dei cittadini;
2020: la Giunta della Regione Lazio approva il project review che determina la stessa devastazione.
E ancora:
1) Non ha mai informato, incontrato e fatto partecipare alle decisioni le comunità e i cittadini coinvolti/e dal tracciato autostradale;
2) non ha mai ascoltato gli appelli provenienti dall’INU, dall’ANCE-ACER, dall’ISDE (Medici per l’Ambiente), dalle Associazioni ambientaliste, dal Coord.to dei CdQ del IX Municipio di Roma, dalle amministrazioni comunali di Roma, Pomezia, Ardea e Cori, dall’Associazione Vittime delle strade, dalla Federazione dei Consumatori, da numerosi intellettuali e urbanisti;
3) non ha mai preso in considerazione le proposte alternative e di buonsenso elaborate dai nostri Comitati.