LATINA. CISL, L’AUTOSTRADA A PEDAGGIO E IL CAPORALATO

Una foto con Marco Vaccaro (il primo a destra)

A febbraio del 2017, come si legge sul sito della Fai Cisl Latina, fu confermato Marco Vaccaro come segretario generale.
“L’elezione unanime da parte del direttivo territoriale è avvenuta oggi pomeriggio” – comunicava il sindacato – “dopo la celebrazione del congresso provinciale. Con lui nella squadra di segreteria anche Orietta Alessandroni e Agelo Semenzato. Dopo la relazione introduttiva dello stesso Vaccaro, tra gli altri, hanno preso la parola il segretario regionale Fai Claudio Tomarelli e il segretario Ust Cisl Roberto Cecere. Ha concluso l’assise un intervento del segretario generale della Fai Luigi Sbarra”.

Oggi, un’operazione della Polizia, denominata “Commodo”, ha portato all’arresto dell’ispettore del lavoro Nicola Spognardi e del summenzionato segretario provinciale Fai Cisl Marco Vaccaro. Sei le persone finite in manette nell’operazione in corso dalle 4 di stamane e portata avanti da parte dello SCO, della Squadra mobile di Latina, coordinata dalla Procura pontina, contro lo sfruttamento dei lavoratori agricoli nelle campagne dell’agro pontino e di tutta la regione.

Ancora caporalato, una piaga della nostra provincia sviscerata dal sociologo Marco Omizzolo e che ormai ci consacra come una delle province “leader” in Italia. Durante l’ultima puntata di “Presa Diretta” di Riccardo Iacona, in onda su RaiTre lo scorso lunedì 14 gennaio, l’attento giornalista che ha condotto l’inchiesta sulla macchina scassata della giustizia, parlando di Latina, in riferimento a Via Filzi, la sezione fallimentare e del lavoro del Tribunale di Latina, ha rilevato quanto sia critica la situazione d’emergenza pontina in una terra ammorbata dal caporalato.

L’arresto di un sindacalista della Cisl – a breve si conosceranno i particolari – fa pensare, ancora una volta, però, non tanto all’eventuale fatto criminoso, piuttosto a comequesto sindacato, in buona compagnia con l’Ugl, negli ultimi tempi ha pensato piuttosto ad assurde battaglie pro-autostrada a pagamento, la famigerata Roma-Latina già costata oltre cento milioni di euro, più il danno erariale da venti, per cui non si capisce cosa c’entri un organismo che, in questo modo, fa gli interessi di un consorzio privato che vuole costruire un’opera pubblica inutile con soldi dello Stato, invece di tutelare i lavoratori, essere vigile durante le crisi aziendali (si registrano molti malumori tra i lavoratori riguardo alla conduzione Cisl nella trattativa aziendale con la Corden Pharma) e, magari, denunciare forme di sfruttamento del lavoro, caporalato, capetti negrieri, furgoncini modello “campi di cotone della Lousiana di due secoli fa”. Sarebbe tempo guadagnato, invece di perderlo a organizzare sit-in, per la verità piuttosto tristi di spirito e numero, in favore di un’opera inutile.

Bernardo Bassoli, LatinaTu